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Le Nebulose

taddei giacomo

Created on May 27, 2024

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Transcript

Le Nebulose

Taddei Giacomo 3°H Salvemini

Introduzione

La prima volta che mi sono avvicinato all'astronomia è stata, alcuni anni fa, quando ho trascorso un periodo di vacanza nell'osservatorio astronomico della città di Volterra. Qui ho potuto osservare con più telescopi il cielo notturno. In particolare mi hanno stupito la bellezza della Galassia di Andromeda (che un tempo si pensava fosse una nebulosa) e le foto delle nebulose scattate dal telescopio dell'osservatorio.
Osservatorio astronomico di Volterra
Ecco perchè ho scelto di parlarvi proprio delle nebulose.

Le Nebulose

Una nebulosa (dal latino nebula, nuvola) è un agglomerato interstellare di polvere, idrogeno e plasma. Originariamente il termine veniva impiegato per indicare qualsiasi oggetto astronomico di grandi dimensioni di natura non stellare né planetaria né cometaria, quindi comprendeva anche quelle che oggi sono note come galassie (per esempio, la Galassia di Andromeda era chiamata Nebulosa di Andromeda prima che le galassie venissero scoperte da Edwin Hubble).

I granuli di polvere interstellare hanno di solito una dimensione che va da qualche molecola a pochi micron.Le nebulose si possono osservare a occhio nudo oppure con telescopi più o meno potenti .

L'astronomo francese Charles Messier, vissuto tra 1700 e 1800 fu il primo a elencarle.

Nelle nebulose le forze di attrazione gravitazionale tendono a unire le particelle dei gas e delle polveri interstellari, facendo loro acquisire una velocità crescente.Nel tempo la Nebulosa si contrae su se stessa per la gravità e come conseguenza la massa di polveri e gas si riscalda . Quando la temperatura raggiunge alcuni milioni di gradi si instaurano violente reazioni di fusione nucleare, in questo modo nasce una stella che inizierà ad emettere energia sottoforma di calore e luce finche non si esaurirà.

Si possono distinguere varie tipologie di nebulose in base a come ci appaiono :

Nebulosa fiamma

Le Nebulose Planetarie

Come disse l'astronomo William Erschel vissuto dal 1738 al 1822 le nubulose planetarie non hanno nulla a che fare con i pianeti. Lo capì dal fatto che non potevano né essere stelle né pianeti perchè se fossero stati pianeti si sarebbero mosse rispetto alle stelle fisse sullo sfondo.

Le nebulose planetarie durano solo qualche decini di migliaia di anni, poco in astronomia.Infatti la nube di gas poi si dissolve e lascia solo la nana bianca centrale.

Le nebulose planetarie si formano quando stelle poco più grandi del Sole diventano con il passare degli anni giganti rosse che si dissolvono diventando nebulose planetarie.Queste Nebulose quindi sono prodotte da un sussulto, infatti le stelle che creano queste nebulose terminano la loro esistenza contraendosi ed espandondosi separando il nucleo,che diventerà una nana bianca, dagli strati esterni che poi la circonderanno.

M 57 - "Nebulosa Anello"

  • Costellazione: Lira
  • Distanza: 2300 a.l.
  • Tipo: nebulosa planetaria

M76 – Nebulosa “Farfalla”

  • Costellazione: Perseo
  • Distanza: 3400 a.l.
  • Tipo: nebulosa planetaria

Le Nebulose Oscure

Le nebulose oscure sono tra gli oggetti più freddi conosciuti in campo astrofisico. Sono composte principalmente da idrogeno molecolare ed elio, due molecole prive di polo elettrico, quindi molto difficili da osservare a temperature così basse, si parla di temperature interne nell'ordine di 10k. L'aspetto di questi oggetti è essenzialmente dovuto alla presenza di una piccola frazione di polvere, responsabile dell'assorbimento della luce. Le nubi oscure quindi si possono osservare se oscurano parte di una nebulosa a emissione o nebulosa a riflessione (come la Nebulosa Testa di Cavallo) o se bloccano la luce delle stelle di fondo (come la Nebulosa Sacco di Carbone).

Le più grandi nebulose oscure, le cosiddette nubi molecolari giganti, hanno una massa di circa un milione di volte quella del Sole. Sono larghe circa 150 anni luce.

La formazione di stelle avviene nelle regioni più dense e fredde delle nubi molecolari: l'alta densità del gas, unita alla pressione degli strati più esterni della nube ed alle basse temperature, crea le condizioni per forme di instabilità gravitazionale . La zona centrale della nube inizia a collassare a causa della forza di gravità, con conseguente formazione di una stella.

IC434 – “Testa di Cavallo”

La nebulosa “Testa di Cavallo” è prospetticamente vicina alla “Nebulosa Fiamma“. Sotto la “cintura” è visibile la “spada di Orione” con la nebulosa M42 la Grande nebulosa di Orione.

  • Costellazione: Orione
  • Distanza: 1500 a.l.
  • Tipo: nebulosa oscura

Nebulose a Riflessione

A riflessione

Le nebulose a riflessione sono nubi di polvere che riflettono la luce di stelle vicine, sono solitamente azzurre. Si formano quando le stelle (o la stella) vicine non sono calde abbastanza per causare la ionizzazione del gas, sono abbastanza brillanti a dare sufficiente scattering e rendere visibile la polvere. Perciò lo spettro mostrato dalle nebulose a riflessione è simile a quello delle stelle che le illuminano.

(Lo spettro elettromagnetico (abbreviato in spettro EM) è l'insieme di tutte le possibili frequenze della radiazione elettromagnetica, composta dalle onde radio)

Le nebulose a riflessione sono solitamente luoghi di formazione stellare.

NGC 7023 – “Nebulosa Iris”

Il nome ricorda il colore di un fiore.

  • Costellazione: Cefeo
  • Distanza: 1400 a.l.
  • Tipo: a riflessione.

Nebulose a emissione

Una nebulosa a emissione emette da se se stessa luce di vari colori.

La luce di questa di queste Nebulose è emessa dai loro gas ionizzati dal calore proveniente dalle stelle vicine.La Nebula di Orione che è una delle più brillanti rientra in questa categoria, si trova nella costellazione di orione.

Nebulosa di Orione

  • Data di scoperta: 26 novembre 1610
  • Raggio: 12 anni luce
  • Età: 3.002.000 anni
  • Scopritore: Christiaan Huygens
  • Distanza dalla Terra: 1.344 anni luce

Pilastri della Creazione

  • Costellazione Serpente 49′ :Distanza 7000 a.l. (2146 pc)
  • Caratteristiche fisiche Tipo Regione H II
  • Galassia di appartenenza Via Lattea
  • Caratteristiche rilevanti :parte della nebulosa Aquila

Una regione H II è una nebulosa a emissione associata a stelle giovani.

Il parsec (abbreviato in pc) è un'unità di lunghezza usata in astronomia, e corrisponde a circa 3,26 anni luce, cioè 31 mila miliardi di chilometri.

Studiare questi angoli di Universo permette agli astronomi di comprendere cosa sia successo durante i primi milioni di anni dell'evoluzione planetaria attorno al sole.

Links https://www.osservatorioastronomicovolterra.it/ https://nssdc.gsfc.nasa.gov/photo_gallery/photogallery-astro-nebula.html

GRAZIE PER L'ATTENZIONE