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LISABETTA DA MESSINA

Alessia Stalla

Created on May 27, 2024

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Transcript

Lisabetta da Messina

Quinta novella della quarta giornata delDecameron

Di Giovanni Boccaccio

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I personaggi

LISABETTA:

sfortunata protagonista della novella. Orfana di padre, è innamorata di Lorenzo, un aiutante dei suoi fratelli. è una ragazza nobile d'animo ma fragile. Lei subisce due grandi colpi al cuore durante il racconto, il primo è la morte di Lorenzo, il secondo è il ritiro eterno della testa dell'amato; l'unico ricordo che lei ha di lui. Al secondo colpo la povera Elisabetta crolla emotivamente e psicologicamente. Disperata e sola si ammala di crepacuore

-LORENZO → il povero Lorenzo è un giovane bello e cortese ma di società inferiore e fa da aiutante ai fratelli di Lisabetta. Questo fu proprio la causa del suo omicidio, ovvero i fratelli non volevano che si sposasse con la loro sorella perchè avrebbe abbassato il grado sociale della famiglia.

-I SUOI FRATELLI →tre giovani mercanti che si sono arricchiti dopo la morte del padre. Totalmente contrari all'amore tra la loro sorella e Lorenzo, decidono di uccidere Lorenzo per poi mentire al mondo sulla verità. Dopo il ritrovamento del corpo presi dalla paura e dal rimorso scappano a Napoli.

Storia della novella

Di che Lorenzo accortosi 1 e una volta e altra, similmente, lasciati suoi altri innamoramenti di fuori, incominciò a porre l'animo a lei; e si andò la bisogna che, piacendo l'uno all'altro igualmente, non passò gran tempo che, assicuratisi 2, fecero di quello che più disiderava ciascuno.

La giovane donna, non ancora maritata, commette lo sbaglio d’innamorarsi di Lorenzo, un modesto ragazzo di Pisa che aiuta i fratelli nel loro lavoro. Il giovane appartiene a un ceto inferiore a quello di Lisabetta e di conseguenza il loro amore assume immediatamente implicazioni sociali assai complicate per l’epoca, esemplificate dalla mentalità ristretta dei tre fratelli, rispetto alla quale invece la passione tra i due protagonisti si afferma come qualcosa di assolutamente spontaneo e naturale. Dice infatti Boccaccio:

Se la "bisogna" (ovvero, la situazione che nasce tra i due) sembra promettere un esito felice della vicenda (come nelle novelle della quinta giornata), lo sviluppo successivo sarà tragico. I tre fratelli infatti, una volta scoperto che la sorella si reca nottetempo dal suo amante, decidono di contrastare con ogni mezzo la loro unione, che nella loro ottica affaristica (Lisabetta è ancora nubile) mette a rischio il decoro e il buon nome della famiglia. Inducono così Lorenzo a seguirli fuori città con una scusa, e una volta usciti da Messina lo assassinano e ne occultano il corpo. Tornati a casa giustificano l’assenza del loro giovane aiutante dicendo a tutti che si trova altrove per motivi di affari, e convincono di ciò anche la povera Lisabetta. Quando l’assenza di Lorenzo diventa però sospetta, protraendosi per troppo tempo, la giovane donna innamorata comincia a disperarsi.

storia della novella

Una notte il defunto compare ad animare i sogni di Lisabetta, rivelandole di essere stato ucciso dai fratelli, e mostrandole il luogo dove è stato sepolto da questi. La ragazza, presa da sconforto e disperazione, escogita un piano per recuperare il corpo di Lorenzo. Ottiene infatti il permesso dei fratelli di fare una gita in campagna con una fidata donna di servizio, Lisabetta si reca sul luogo indicatole in sogno dall'amato. Qui ne disseppellisce il cadavere, e, non potendogli dare più degna sepoltura, gli taglia la testa per poter conservare vicino a sé almeno un ricordo del suo innamorato. Tornata a casa, Lisabetta nasconde la testa di Lorenzo in un vaso ("un testo di bassilico", dice Boccaccio introducendoci alla narrazione) e la copre con una profumatissima pianta di basilico, che cresce in modo assai rigoglioso. Ogni giorno Lisabetta piange e si dispera sul vaso di basilico, trasferendo su questo l'amore e la passione insopprimibili per l'amato Lorenzo.

Il comportamento di Lisabetta insospettisce i vicini, che segnalano l'anomalia ai fratelli; questi ultimi decidono quindi di requisirle la pianta e, dopo averci trovato all’interno la testa dell’amato, di far sparire il tutto. Timorosi che la vicenda e il delitto da loro compiuto diventino di dominio pubblico, abbandonano Messina e si trasferiscono a Napoli, portando con loro Lisabetta. La ragazza, già ammalatasi dopo la sottrazione della pianta, muore di lì a poco di dolore. Il suo amore disperato - ci dice Filomena, narratrice degli eventi - viene ancor oggi ricordato in una struggente canzone, che ricorda il furto della pianta.

i temi presenti nella novella

tratta vari temi e vari aspetti; alcuni dei quali sono: l'amore, l'etica mercantile, la sofferenza e il dolore.

Boccaccio, ci presenta il tema dell'amore, raccontandoci della relazione segreta tra Lorenzo e Lisabetta; ma ce lo presenta anche descrivendoci lo stato d'animo di Lisabella in due momenti: il primo, quando i suoi fratelli le avevano mentito e le avevano raccontato che il suo amato era in viaggio di lavoro; lei nella sua assenza soffriva molto perché era preoccupata e soprattutto perchè lo amava e non lo poteva vedere.

Il secondo momento invece, ci viene presentato quando Lisabetta si dirige dove era sepolto Lorenzo e ne taglia la testa per poi portarla con se, nonostante questo atto può essere definito "folle", ci fa anche capire che la giovane donna provava dei sentimenti veri e forti verso il suo uomo.

L'etica mercantile ci viene descritta attraverso l'atteggiamento dei fratelli della ragazza, che piuttosto che farla sposare con una persona di rango inferiore, avevano preferito far fuori il pover'uomo; tutto ciò accadde perché non volevano che la relazione potesse interferire con i loro affari e con la loro posizione sociale.

Altro tema che troviamo nel testo è il dolore di una donna follemente innamorata; Lisabetta una volta che si era portata a casa la testa del suo amato, che poi aveva messo in un vaso;soffriva e piangeva ogni giorno accanto ad essa...

Quale messaggio traspare dal triste caso di Lisabetta?

Il messaggio che traspare dal triste caso di Lisabetta e che ci vuole tramandare Giovanni Boccaccio è: l'incitamento all' accettare l'amore, con chiunque esso sia non importa la posizione sociale o i soldi che gli appartengono; un altro messaggio, è il smettere di trattare la donna come merce di scambio, data in sposa con fini economici e per dar vita ad un affare. Infatti in quel periodo il matrimonio era un modo per assicurare alla famiglia protezione, denaro e il prestigio dell'azienda; ciò ci spiega il motivo per il quale i fratelli di Lisabetta hanno agito in questa maniera.

Caratteristiche dello stile di Boccaccio

Analizzando il periodo che va dalla riga 40 alla riga 47, notiamo lo stile di Boccaccio cioè quello di utilizzare periodi ampi, lunghi, complessi e ricchi di frasi subordinate che danno alla narrazione un ritmo lento e sinuoso; altre caratteristiche abitudinarie di Boccaccio sono: le inversioni dell'ordine delle parole, l'utilizzo di coppie di aggettivi, di sostantivi, di verbi e sinonimi che si rafforzano tra di loro.

Avvenne una notte che, avendo costei molto pianto Lorenzo che non tornava, ed essendosi alla fine piagnendo addormentata, Lorenzo l’apparve nel sonno, pallido e tutto rabbuffato e con panni tutti stracciati e fracidi indosso, e parvele che egli dicesse: – O Lisabetta, tu non mi fai altro che chiamare e della mia lunga dimora t’attristi, e me con le tue lagrime fieramente accusi; e per ciò sappi che io non posso più ritornarci, per ciò che l’ultimo dì che tu mi vedesti i tuoi fratelli m’uccisono. E disegnatole il luogo dove sotterrato l’aveano, le disse che più nol chiamasse né l’aspettasse, e disparve. La giovane destatasi, e dando fede alla visione, amaramente pianse.

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ALESSIA STALLA 3AR