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Transcript

CARTAGINe e le guerre puniche

PresentaTION

Giuseppe Cardella, Gabriele Cappitelli, Martina Renda, Ilaria Giarratana, Giorgia Saladino, Anita Ottoveggio

CARTAGINE: LE ORIGINI

Cartagine fu una colonia fenicia che inizialmente era una città sottomessa alla madrepatria, che aveva luogo nella città di Tiro, in Fenicia ovvero l'attuale Libano, alla quale pagavano i tributi. Però ben presto riuscì ad avere un ruolo importante tra le colonie grazie alla sua posizione geografica che le permise di controllare tutto il Mediterraneo e quando tutto il territorio fenicio cadde sotto il dominio babilonese essa divenne indipendente e instaurò una sua autonomia politica ed economica.

CARTAGINE:l'ECONOMIA

A Cartagine l'attività maggiormente praticata era quella dei commerci marittimi, infatti la città disponeva di una flotta mercantile che navigava per tutto il mediterraneo. Oltre al commercio furono importanti anche le attività tessili, usando la porpora per colorare i tessuti; la lavorazione dei metalli e la pesca con la lavorazione dei suoi prodotti.

CARTAGINE: La società

La società cartaginese era divisa in classi sociali. In cima alla piramide sociale si potevano trovare le ricche famiglie nobili, le quali avevano il controllo politico, poi c'erano gli agricoltori, i pescatori, gli artigiani e gli operai, al penultimo scalino si trovavano i meticci, ovvero stranieri che vivevano a cartagine ma che erano ben integrati, e alla fine gli schiavi che compievano lavori forzati.Cartagine era una repubblica oligarchica, di cui gli organi principali erano i suffeti, il senato e l'assemblea del popolo. Mentre l'esercito non era molto numeroso ma abbastanza per il loro compito, ovvero quello di proteggere le rotte delle navi mercantili.La religione dei Cartaginesi era molto simile a quella fenicia con però alcuni elementi assimilati da quella egiziana.

CARTAGINE: I RAPPORTI CON ROMA

Inizialmente i rapporti tra Cartagine e Roma erano buoni e stipularono diversi trattati per aiutarsi a vicenda, il primo prevedeva che i romani non potessero passare un certo limite di navigazione e ai cartaginesi era proibito attaccare e costruire fortificazioni nelle città latine. Più in là un altro accordo stabilì che per fronteggiare l'invasione di Pirro nella Penisola, Roma lo avrebbe combattuto direttamente sulla terraferma mentre Cartagine in Sicilia.I rapporti cambiarono quando Roma incominciò a interessarsi ai traffici mercantili per potenziare le attività marittime di Napoli e Taranto, e anche la Sicilia divenne oggetto di attenzione; ciò fece si che quell'amicizia divenne una rivalità.

LA PRIMA GUERRA PUNICA

Le guerre puniche furono 3, soprannominate così perchè i romani chiamavano i cartaginesi Punici, e durarono oltre un secolo.La prima iniziò dopo lo sbarco dei romani in Sicilia per aiutare i mamertini, dei mercenari che avevano occupato Messina, contro i Cartaginesi.Roma sapeva che per vincere contro Cartagine doveva formare una flotta e combattere sul mare, le navi romane erano più pesanti e lente rispetto a quelle cartaginesi ma avevano inventato un congegno simile a un ponte levatoio che terminava con un uncino, con cui si aggrappava alle navi nemiche per salirci a bordo e combattere corpo a corpo, esso era chiamato corvo. Furono combattute molte battaglie ma quella decisiva si tenne presso le isole Egadi nel 241 a.C. in cui i romani riuscirono a distruggere le navi cartaginesi, di cui qualche reperto è oggi conservato nel museo archeologico Baglio Anselmi. Roma impose delle condizioni a Cartagine, tra cui il possesso romano della Sicilia, la restituzione dei prigionieri e il pagamento di tributi.

LA SECONDA GUERRA PUNICA

Dopo la sconfitta a Cartagine si diffusero due correnti di pensiero: quella dei ricchi proprietari terrieri capeggiati da Annone, che secondo loro si sarebbe dovuto puntare su un espansionismo territoriale e quella degli imprenditori navali e di parte del popolo capeggiati dalla famiglia Barca, che ritenevano che bisognava riprendere l'espansionismo marittimo-commerciale. E a prevalere fu quella dei Barca, così Cartagine rivolse la sua attenzione verso la Spagna e le sue miniere per tentare una rivincita contro i Romani e riuscirono a conquistare la Spagna meridionale, ciò continuò con il genero Asdrubale e il figlio Annibale. Ciò che fece scoppiare la seconda guerra punica fu l'assedio alla città di Sagunto, alleata di Roma e che la chiamò in suo aiuto ma che alla fine cadde in mano ai cartaginesi.

Annibale pensò che per poter sconfiggere i romani dovesse attaccare da nord sperando che le popolazioni italiche si sarebbero ribellate a Roma. Così egli attraversò i Pirenei e le Alpi e una volta arrivato si fermò dai Galli con cui si alleò, poi si susseguirono diverse sconfitte per Roma, ricordiamo tra le più importanti quella di Canne in puglia, ma Annibale non ebbe mai il coraggio di attaccare direttamente la Capitale. Cartagine era ormai a corto di uomini e continuarono a temporeggiare nella penisola per parecchi anni, così Roma decise di attaccare qualsiasi città alleata con loro mentre il generale Publio Cornelio Scipione conquistò i territori cartaginesi in spagna e poi fu mandato in Africa dove i due eserciti si scontrarono a Zama dove vinsero i Romani e finì la guerra.Ci furono durissime condizioni per i Cartaginesi, tra cui rinunciare ai territori in Spagna, consegnare la propria flotta e pagare un grande riscatto.

LA SECONDA GUERRA PUNICA

LA TERZA GUERRA PUNICA

Dopo la sconfitta nella seconda guerra punica, Cartagine cercò di riprendere le proprie attività commerciali, riuscì a pagare il tributo imposto da Roma e a tornare ad essere al centro di traffici fiorenti. Roma non poteva sentirsi minacciata da Cartagine essendo che essa controllava tutto il Mediterraneo mentre loro non avevano più una flotta, però la sua ripresa sarebbe potuta essere un pericolo per il futuro. Molti Romani pensavano che finchè Cartagine non fosse stata distrutta poteva rappresentare un pericolo, così essi approfittarono il fatto che Cartagine dichiarò guerra a un altro popolo senza il consenso di Roma per eliminarla definitivamente. Cartagine per evitare lo scontro gli consegnò tutte le loro armi ma non si accontentarono e chiese di abbandonare la città e fondarne un'altra lontana dalla costa, che per chi viveva di traffici marittimi era una condizione durissima. Così i cartaginesi accettarono lo scontro e così cominciò la terza guerra punica che durò 3 anni e si concluse con la vittoria dei romani mentre i cartaginesi furono fatti schiavi e la città fu demolita e diventò la prima provincia romana in Africa.

GRAZIE PER L'ATTENZIONE!