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Michelangelo
Scultore

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BRENDA D'AGOSTINO

Created on May 20, 2024

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MichelangeloScultore

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PENSIERO e STILE Michelangelo rappresenta figure caratterizzate da una tensione interna. La rappresentazione del corpo umano era una costante nelle sue opere, le quali mostravano una reazione agli eventi storici che visse direttamente. Per Michelangelo lo scopo dell'arte era l'imitazione della natura e in seguito al suo avvicinamento alla religione, la distinziona tra bellezza fisica e spirituale.

VITA Michelangelo Buonarroti nacque nel 1475 a Caprese, cittadina di cui il padre era podestà. A Firenze compì i suoi primi studi e si applicò molto nello studio della scultura degli Antichi. Dopo le prime esperienze fiorentine come scultore, Michelangelo si trasferì a Roma, per poi fare ritorno in Toscana e tornare nuovamente a Roma su invito del papa Giulio II. Michelangelo Buonarroti morì a 89 anni nel 1564.

michelangelo buonarroti

Sobre el autor

chi è?

gli inizi

BARROCO

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Il david

-- Autore: Michelangelo Buonarroti --Data: 1501 - 1504 --Collezione: SCULTURA --Tecnica: Marmo --Dimensioni: h. 517 cm

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RUBENS - Thyseen - Museo Bornemisza

-Il David di Michelangelo è una delle opere più rappresentative del Rinascimento italiano e una delle sculture più famose del mondo -Secondo le testimonianze dei contemporanei, Michelangelo impiegò 18 mesi a scolpire il grande blocco di marmo, lavorando senza aiuti e nascosto dietro una chiusura di assi di legno, -Venne pagato solo 400 denari

XVI

Michelangelo scultore

il david

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La testa e le braccia di David sono significativamente più grandi rispetto al corpo per via delle proporzioni

attenzione i dettagli che rivelano la tensione e l’energia del giovane: le vene gonfie, i muscoli contratti, le sopracciglia aggrottate e le narici dilatate.

gli occhi del David non puntano esattamente nella direzione giusta. L'occhio destro punta sulla breve distanza, mentre il sinistro fissa in lontananza.

cura ai dettagli!

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DAVID- Galleria dell'Accademia

la perfezione fisica

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La maestosa statua del David è sempre stata ammirata per la sua perfezione fisica, ma in realtà gli manca un muscolo. Lo hanno confermato due professori di anatomia - Massimo Gulisano e Pietro Bernabei dell'Università di Firenze - durante una conferenza, evidenziando una lacuna sul lato destro della schiena, tra la colonna vertebrale e la scapola.

La tomba di Giulio II è un'opera monumentale del Rinascimento situata nella Basilica di San Pietro in Vincoli a Roma. Giulio II, al secolo Giuliano della Rovere, fu pontefice per un decennio dal 1503 al 1513 e commissionò l’opera nel 1505 a Michelangelo Buonarroti che la terminò dopo varie interruzioni e modifiche nel 1545. Il progetto originario prevedeva una tomba monumentale con oltre 40 statue, ma le vicissitudini legate alla politica e alla committenza portarono a una drastica riduzione.

I PROGETTI

LA TOMBA DI GIULIO II

6° progetto

5° progetto

4° progetto

3° progetto

2° progetto

1° progetto

6° progetto

i progettI

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L'intera struttura è incorniciata da un'architettura ricca e complessa, con nicchie e decorazioni che accentuano la sacralità del monumento. Dall’esame delle superfici delle statue è emerso come l’artista abbia portato ad un diverso grado di finitura le superfici marmoree per rafforzare il valore luministico delle figure. Alcune parti delle anatomie e dei panneggi sono state infatti trattate a “lustro”. Questo è un procedimento fisico chimico che utilizza sottili fogli di piombo ed ossalati (generalmente era usata l’urina dei bambini), per conferire alle superfici un effetto lucente che rifrange fortemente la luce. In altre aree Michelangelo invece si fermò al trattamento levigante con la sola pomice e con sabbie abrasive. Il contrasto tra i diversi gradi di finitura genera un diverso grado di luminosità e un effetto di tridimensionalità.

IL PROGETTO FINALE

-AUTORE: Michelangelo Buonarroti-DATA: 1503/1505 -MATERIALE: Marmo -COLLOCAZIONE: Chiesa di Nostra Signora, Bruges -COMMISSIONE: Famiglia Mouscron

madonna di bruges

Storia

I suoi viaggi

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- Potenza espressiva- Vergine alta 130 cm - Monumentalità - Fredda compostezza di Maria- Dinamismo di Gesù (si proietta verso lo spettatore)

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descrizione

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+ info

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MICHELANGELO- Pietà Vaticana

Dettaglio

Gesù dettaglio

Vista frontale

Pietà Vaticana

Il tema della Pietà è piuttosto ricorrente nell' opera di Michelangelo, che nel corso della sua carriera ne realizza ben quattro versioni, ognuna diversa dall'altra.

Le QUATTRO versioni Della pieta'

BARROCO

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PIETÀ BANDINI-1550-1555

XVI

Non vi si pensaQuanto sangue Costa

+info

Michelangelo

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PIETÀ' RONDANINI-1552-1564

I personaggi tornano ad essere due.

"Non finito" non voluto, lasciato in stato di abbozzo.

La Vergine sorregge a fatica il corpo senza vita di Gesù, abbracciandolo da dietro e accostando il viso al suo.

Pieta rondanini

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Michelangelo- Pietà di Palestrina

XVI

L'attribuzione a Michelangelo, anche se largamente accettata, è ancora incerta. Sono raffigurati tre personaggi: Gesù, la Vergine e (probabilmente) Giovanni Evangelista. L'opera è stata lasciata in stato di abbozzo.

PIETÀ di palestrina

Il tema celebrato è il trionfo della famiglia Medici sul tempo. Sui coperchi dei sarcofagi sono infatti adagiate, a coppie, le allegorie delle quattro parti del giorno (Notte e Giorno per la tomba di Giuliano, Crepuscolo e Aurora per la tomba di Lorenzo), figure malinconiche che rivelano un vigore plastico analogo a quello dell'architettura.

Nel 1519 Michelangelo ricevette dal cardinale Giulio de'Medici l'incarico di edificare un vano simmetrico alla sagrestia di San Lorenzo realizzata da Brunelleschi, dove conciliare il progetto architettonico con la concezione scultorea delle quattro tombe dei Medici che vi sarebbero state collocate.

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sagrestia nuova

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aurora

crepuscolo

lorenzo de medici

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La tomba è un esempio del Rinascimento fiorentino, con una forte enfasi sull'equilibrio, l'armonia e l'uso di elementi classici come l'armatura romana. Michelangelo riesce a catturare una vasta gamma di emozioni attraverso le pose e le espressioni dei soggetti, specialmente nelle figure allegoriche. La tomba è realizzata in marmo di Carrara, noto per la sua alta qualità e il suo utilizzo frequente nelle opere di Michelangelo. La posizione pensosa di Lorenzo e le figure dell'Aurora e del Crepuscolo riflettono temi di riflessione e la natura transitoria del tempo. L'armatura e la posa dignitosa di Lorenzo sottolineano il suo ruolo di leader e la sua virtù come membro della famiglia Medici. La tomba fu commissionata da Papa Leone X, un membro della famiglia Medici, per onorare Lorenzo de' Medici e altri membri della famiglia nella Sagrestia Nuova. La tomba di Lorenzo fa parte di un progetto più ampio che include anche la tomba di Giuliano de' Medici e altre figure allegoriche, creando un complesso funerario che celebra la grandezza e l'influenza della famiglia Medici a Firenze.

Badiglio Elisa, D'Agostino Brenda, De Spinosa Giulia, Falcone Beatrice e Mancini Alice

A CURA DI

"Non fatta di marmo da mano mortale ma discesa divinamente dal Paradiso". -Benedetto Varchi La Pietà è considerata uno dei più grandi capolavori della storia dell'arte italiana, grazie all'estremo talento con cui Michelangelo riesce a dar vita al marmo. Una tale dettagliatezza è possibile grazie alla tecnica usata dall'artista: egli rompe il masso compatto con lo scalpello battuto dal mazzuolo ed eliminandone via via le schegge, scegliendo di "togliere" piuttosto che aggiungere materiale.

Nel 1526, Michelangelo aveva completamente abbandonato il lavoro per gli eredi di Giulio II, ma quest’ultimi, avendo già speso tempo e denaro per questo monumento, e vedendo che non c’erano stati sviluppi, cominciarono a minacciare il Buonarroti di volere indietro il denaro anticipato per il lavoro. Michelangelo, vedendo che la situazione stava peggiorando, decise di realizzare un quarto progetto per la Tomba di Giulio II. Di questo lavoro non ci sono molti dettagli, ma probabilmente prevedeva un’ulteriore semplificazione del precedente progetto, con eliminazione delle nicchie laterali, concentrandosi solo sulla decorazione della facciata.

  • Il soggetto era tratto dalla Bibbia ed era già stato rappresentato da altri grandi scultori fiorentini del Rinascimento quali Donatello, Ghiberti e Verrocchio, che però avevano sempre raffigurato Davide come un giovanetto e dopo che aveva già tagliato la testa al gigante Golia. Michelangelo invece rappresentò Davide come un giovane uomo.
chi è il David?

L'Aurora è situata alla sinistra della statua di Lorenzo de' Medici, guardando frontalmente la tomba. Aurora è raffigurata come una giovane donna, il cui corpo è in una posa semi-sdraiata. Sembra svegliarsi dal sonno, con il busto leggermente sollevato e la testa che si gira verso l'alto, suggerendo l'atto del risveglio. Il volto esprime un mix di stanchezza e freschezza, come chi si sta risvegliando dopo un lungo sonno. Gli occhi sono semiaperti, con uno sguardo vago e assorto. Il corpo di Aurora è robusto e scolpito con grande attenzione ai dettagli anatomici, tipico del realismo michelangiolesco.

Aurora

L'architettura del piano superiore,infatti, fu realizzata da Giovanni di Marchesi e da Francesco d'Urbino; a Raffaello da Montelupo furono affidati la Madonna col Bambino, il Profeta e la Sibilla (tutti già sbozzati da Michelangelo nel 1537), anche se a causa dell'ammalarsi dello scultore le ultime due vennero completate da Domenico Fancelli. Il papa disteso è invece opera di Tommaso Boscoli.

Il nuovo Papa Paolo III, completato il Giudizio Universale, aiutò Michelangelo a trovare una nuova soluzione con gli eredi di Giulio II. Nel 1542 venne stipulato un nuovo contratto, che prevedeva il completamento della tomba da parte di Michelangelo o altri artisti sotto la guida del Buonarroti.

Secondo il primo progetto della tomba di Michelangelo, la sepoltura per il papa doveva essere: una base rettangolare, con sopra altre tre basi della stessa forma sempre più ristrette, così da formare una piramide.

Sulla punta di questa piramide progettata per la tomba Michelangelo, doveva essere presente il catafalco del Papa, circondato da circa quaranta statue sparse su tutta la struttura, in modo da non tralasciare alcun angolo dell’intera architettura.Nella parte bassa della complessa scultura, dovevano essere presenti diverse nicchie, con all’interno diverse statue rappresentanti delle Vittorie alate, circondate da dei Prigioni. Andando più in alto, dovevano essere presenti le figure di Mosè e San Paolo, simboli della Vita attiva e Vita contemplativa, che dovevano convogliare l’attenzione dell’osservatore verso il catafalco del Papa. La statua del Papa sulla sommità, accompagnato da due angeli, doveva rappresentare il risveglio del defunto durante il Giudizio Universale.

Arrivata in Fiandra entro il 1508, venne inizialmente collocata nella cappella Mouscron nella cattedrale. Durante l'occupazione napoleonica la statua venne portata a Parigi,per essere restituita poi nel 1815.Venne rimossa una seconda volta nel 1944, nel corso della seconda guerra mondiale. Fu rinvenuta due anni dopo in una miniera in Austria dalla spedizione del programma Monuments, Fine Arts, and Archives, e nuovamente restituita.

I suoi viaggi

Ai lati del Mosè, Michelangelo scolpì altre figure simboliche: Rachele e Lia, che rappresentano rispettivamente la Vita contemplativa, ossia la ricerca della salvezza ottenibile unicamente attraverso la Fede e la preghiera, e la Vita attiva, ovvero la ricerca della salvezza aiutando gli altri. Queste statue, pur non avendo la stessa potenza espressiva del Mosè, contribuiscono alla narrazione teologica e simbolica della tomba.

Rachele e Lia

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La scultura più celebre del complesso è sicuramente il Mosè. Rappresentato con le Tavole della Legge, il Mosè di Michelangelo è colto nel momento dell'ira divina, caratterizzato da un’espressione intensa e una muscolatura potente che conferiscono alla statua un'impressionante vitalità e dinamismo. Le famose "corna" sulla testa di Mosè derivano da una traduzione errata del termine ebraico per "raggi di luce".

Il Mosè

Gesù è in piedi, quasi senza sostegno, tenuto lievemente dal braccio sinistro della madre, e pare che stia per muovere i primi passi verso il mondo. Al contempo, lo sguardo di Maria non è rivolto al figlio, ma pare assente e rivolto verso il terreno, come se lei già fosse a conoscenza del destino di Gesù.

Al posto della porta d’ingresso venne imposto un rilievo bronzeo e nella parte superiore il catafalco venne eliminato introducendo il Papa retto da due figure sedute, ed al di sopra una Madonna con il Bambino all’interno di una mandorla. Nanche questo progetto vide la luce, poiché il nuovo Papa Leone X incaricò Michelangelo di lavorare alla basilica di San Lorenzo, mettendo da parte il lavoro della Tomba di Giulio II.

Nel 1516 gli eredi modificarono ancora una volta il progetto della Tomba di Giulio II, accorciando i lati fino allo spessore di un’unica nicchia e riducendo il numero di statue; da una gigantesca statua, ora il progetto si stava trasformando in una facciata monumentale con diverse statue.

La storia del David inizia con un blocco di pietra portato a Firenze . Questo blocco è stato conservato per anni in attesa di essere scolpito. A metà del Quattrocento i dirigenti dell'Opera del Duomo e i consoli dell'Arte della Lana di Firenze promuovevano un progetto ambizioso che consisteva nello scolpire dodici figure per decorare l'esterno della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, progetto mai arrivato a termine

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la storia

il blocco di marmo

La Vergine sorregge il corpo morto di Gesù, che ha la testa rovesciata all'indietro e il bacino piegato in corrispondenza dello spazio tra le gambe di Maria; il suo braccio sinistro accompagna la postura, mentre quello destro ricade abbandonato verso il pavimento. La Vergine, invece, ha il volto velato di tristezza mentre sorregge il corpo del figlio, e con il braccio sinistro, con il palmo della mano rivolto verso l'alto, invita a provare lo stesso dolore di Gesù.

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Pietà Bandini

Rispetto alla prima versione, in questa troviamo due personaggi in più: la Maddalena, a sinistra, e Nicodemo (un discepolo), in piedi dietro al gruppo: La figura di Gesù non si trova più sdraiata e cullata dalla Madre, ma è quasi in verticale, sorretto da tutti gli altri personaggi, mostrando a pesantezza di un corpo morto, che notiamo dalla postura del Cristo. Con la testa abbandonata verso destra e le ginocchia piegate.

Il Crepuscolo è situato alla destra della statua di Lorenzo de' Medici. Crepuscolo è raffigurato come un uomo maturo, in una posa rilassata e semi-sdraiata. Il busto è piegato in avanti e la testa è inclinata verso il basso, suggerendo un senso di rilassamento e stanchezza. Il volto esprime una certa malinconia e serenità, caratteristiche di chi si prepara a riposare. Il corpo del Crepuscolo è scolpito con la stessa maestria anatomica di Aurora, con muscoli ben definiti e una posa naturale. Egli rappresenta la fine del giorno, il declino e la quiete che precedono la notte. La sua postura e l'espressione trasmettono un senso di chiusura e di pace, simbolizzando il riposo e la conclusione del ciclo di vita quotidiano.

Crepuscolo

Tomba Lorenzo De Medici, duca di Urbino

Autore:Michelangelo Buonarroti Data:1524-1534 Materiale:Marmo Dimensioni:650x470cm Collocazione:Sagrestia Nuova,Firenze

- La riservatezza, era forse legata al fatto che l'artista voleva evitare di spazientire ulteriormente i committenti che aspettavano da più tempo.Il lavoro venne pagato la straordinaria somma di 4000 fiorini.

- I collaboratori stretti del maestro non ebbero probabilmente modo di vederla. Alcuni parlarono di un bronzo, Vasari di un tondo.

- Dopo i suoi successi ottenuti a Roma, Buonarroti si dedicò ad un gruppo di committenti privati, fiorentini e non, tra i quali vi era la famiglia dei Mouscron, mercanti fiamminghi di tessuti. Essi commissionarono all'artista una Madonna col Bambino da collocare nella loro cappella di famiglia a Bruges.

Storia

Gli eredi del Papa non potevano permettersi una spesa simile, ed allora effettuarono alcune modifiche al progetto: l'intero complesso fu addossato al muro e la camera mortuaria fu eliminata così come molte altre statue. Le decorazioni, invece di essere presenti sulle due facciate della sepoltura, adesso si trovavano sugli angoli sporgenti dalla fronte, mentre venne introdotta una statua di una Madonna col Bambino all’interno di una mandorla, circondati da altre cinque figure presenti sotto una piccola volta a tutto sesto retta da diversi pilastri. Nella parte superiore il catafalco con gli angeli era ancora presente, mentre nella parte inferiore erano presenti delle nicchie.

Papa Giulio II morì nel 1513 e nel suo testamento scrisse che per la tomba voleva riprendere il progetto originale ideato da Michelangelo.

Il tema della Pietà consiste nel rappresentare la Vergine Maria che tiene fra le braccia il corpo senza vita del Figlio deposto dalla croce. Michelangelo sviluppa l'opera secondo uno schema piramidale e in modo che essa si presti in particolarmodo alla vista frontale.

Pietà per Vittorio Colonna

Il tema della Pietà viene interpretato da Michelangelo anche in un disegno, in cui condensa più temi in quello della Pietà:-Deposizione della croce, sulla quale leggiamo un verso del Paradiso dantesco: "Non vi si pensa quanto sangue costa"; -Cristo come imago pietatis , cioè sorretto da angeli sul sepolcro e offerto alla venerazione.

Il destino di Gesù è stato intravisto da Maria nella lettura delle profezie delle Sacre Scritture, alle quali rimanda il libretto chiuso che tiene nella mano destra.

Michelangelo, così, si impegnò a realizzare un nuovo progetto nel 1532 da destinarsi all’interno di San Pietro in Vincoli e doveva prevedere l’utilizzo di marmi già lavorati affinchè potesse riutilizzare alcune statue eliminate in precedenza. Nonostante queste condizioni, Michelangelo non riuscì a completare il nuovo progetto perché lo stesso Papa Clemente VII ordinò al Buonarroti la realizzazione del Giudizio Universale. Questo portò ad una causa intenta dagli eredi di Giulio II verso Michelangelo, il quale venne querelato poiché si appropriò di grandi anticipi di denaro senza realizzare effettivamente nulla.

A risolvere una situazione così spiacevole fu Papa Clemente VII, il quale fece da mediatore tra Michelangelo e gli eredi di Giulio II.

Il rapporto madre/figlio è qui immaginato con estrema originalità, con la trovata dinamica di rappresentare il Bambino nell'atto di scivolare dal grembo materno, aiutato dalla mano sinistra della Vergine e dall'appoggio offerto da una piega della veste tesa tra le ginocchia di Maria. La composizione diventa così animata dalla posa instabile, con una marcata torsione del corpo del fanciullino.

i particolari

Il Ritratto di Lorenzo de' Medici duca di Urbino è una scultura in marmo (175x80 cm) di Michelangelo Buonarroti, databile al 1524-1534 circa e facente parte della decorazione della Sagrestia Nuova in San Lorenzo a Firenze. In particolare è la statua centrale della tomba di Lorenzo e, come è noto, non riproduce le fattezze del defunto, ma si tratta di un'elaborazione ideale ed eroica della sua figura. La statua di Lorenzo è seduta al centro della tomba. Egli è raffigurato in una posizione pensosa, con la testa appoggiata sulla mano sinistra, mentre con la destra tiene un oggetto non facilmente identificabile. Indossa un'armatura romana, simbolo della sua posizione di duca e del suo ruolo militare, che rivela il busto muscoloso, così come i calzari alti scompaiono lungo lo stinco per rivelare i piedi nudi. Il volto è idealizzato e non necessariamente somigliante a Lorenzo, riflettendo più un'idea di contemplazione e introspezione.

Lorenzo De Medici

In realtà, però, non si è trattato di un errore: Michelangelo era consapevole, come emerge da una lettera, che, a causa di un difetto del blocco di marmo, il muscolo non poteva essere riprodotto. Inoltre nel corso degli anni ha avuto degli incidenti: il peggiore è stato quello del 26 aprile 1527 quando a Firenze, mentre una folla di rivoltosi lanciava mobili ai soldati fuori da Palazzo Vecchio, una sedia colpì il braccio sinistro del David e lo ruppe in tre punti. Non fu ingessato, ma con tre chiodi di rame tornò come nuovo. .

curiosità

ed alcuni incidenti