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I tipi di vetro

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Created on May 17, 2024

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Il vetro

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Vetro antiproiettile

Il vetro antiproiettile è un materiale trasparente progettato per resistere alla penetrazione dei proiettili. Nonostante la sua resistenza, non è completamente impenetrabile. Di solito è costituito da una combinazione di due o più tipi di vetro, uno duro e uno più morbido. Lo strato morbido rende il vetro più elastico, in modo che possa flettersi anziché frantumarsi sotto l’impatto di un proiettile. La sua resistenza varia con uno spessore tra 19 mm e 76 mm. Questo materiale trova applicazione in diversi ambiti, dalla sicurezza personale alla protezione di edifici e veicoli, offrendo una difesa efficace contro gli attacchi armati senza compromettere la visibilità.

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Vetro camera

vetrocamera è un elemento formato da due o più lastre di vetro unite tra loro per mezzo di una canalina (distanziatore). Queste lastre vengono sigillate con materiali specifici in modo che rimangano sottovuoto, cioè senza aria all’interno. L’intercapedine tra le lastre può contenere gas nobile come l’argon per migliorare le prestazioni termiche. Esistono diverse tipologie di vetrocamera, tra cui il vetro stratificato, il vetro basso emissivo e il vetro riflettente. Questo elemento offre vantaggi come isolamento termico, acustico e sicurezza

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vetro stratificato

Il vetro stratificato o vetro composito (impropriamente detto laminato dall'inglese: laminated glass) è un vetro di sicurezza che non si divide in molteplici pezzi quando fratturato. Alla rottura, uno strato intermedio, tipicamente di polivinilbutirrale (PVB), interviene mantenendo insieme gli strati di vetro che lo circondano. In questo modo, anche se il vetro si rompe, non abbandona la sua sede rischiando di mettere in pericolo oggetti o persone vicine. Il risultato è una caratteristica forma a ragnatela al momento dell'impatto.

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Vetro basso emissivo

Detto anche vetro a bassa emissione, è pensato proprio per contenere la dispersione termica: in particolare viene rivestito con uno strato di ossidi metallici che aiutano a limitare la perdita di calore dall’interno verso l’esterno. Si tratta quindi di un vetro ideale per ridurre le spese di riscaldamento durante l’inverno, perché appunto aiuta a trattenere il calore, ma allo stesso tempo è una soluzione ottimale perché non limita il passaggio della luce e quindi garantisce ottimi livelli di luminosità.

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vetro retinato

Il vetro armato o retinato è un particolare tipo di vetro lucido non perfettamente trasparente, che tuttavia consente il filtraggio della luce. Caratterizzato dalla presenza di una rete di fili metallici cromati, che possono correre solo nel verso della colata o formare una vera e propria rete metallica, il vetro retinato è un vetro sodico calcico trasparente dalle caratteristiche superfici levigate, piane e parallele, che offre importanti caratteristiche di resistenza antincendio. Viene prodotto attraverso il colaggio e la laminazione di due lastre allo stato pastoso tra le quali viene interposta una reticella d’acciaio elettrosaldata a maglie quadrate, che permette di mantenere coesa la lastra anche in caso di rottura.

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vetro temperato

Il Vetro Temperato è un vetro di sicurezza poiché, in caso di rottura, preserva l’incolumità fisica delle persone vicine, contrariamente al normale vetro. Il termine che usiamo per indicare questo materiale deriva dalla tempra, il trattamento a cui devono essere sottoposte le lastre di vetro. Si tratta di un processo termico che porta il vetro “normale” a una temperatura di circa 700°C per poi raffreddarlo subito dopo e velocemente. Agendo in questo modo si ottiene un effetto particolare sul vetro, simile a quello che avrebbe una compressione superficiale, con il risultato di accrescere la resistenza dalla lastra nei confronti delle sollecitazioni di tipo meccanico come gli urti, ma anche nei confronti di shock termici, di nuovo. La parte interna del vetro si raffredda molto gradualmente e ciò causa una compressione verso la superficie.

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vetro tagliafuoco

Fondamentali per garantire la protezione nelle strutture pubbliche, le vetrate tagliafuoco, o più comunemente conosciute come vetrate antincendio, incrementano la sicurezza di ogni edificio scongiurando il rischio di propagazione delle fiamme. Il loro compito principale è quello di isolare l’incendio riducendo la portata delle fiamme e sono parte integrante, insieme alle porte tagliafuoco, del corredo obbligatorio per garantire la sicurezza di edifici come musei, scuole e uffici.

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vetro satinato

Il vetro è un materiale che ha delle caratteristiche davvero uniche, che lo rendono perfetto per impreziosire gli ambienti interni ed esterni delle abitazioni, degli uffici e degli spazi lavorativi. É estremamente versatile, infatti, si presta ad essere declinato in tante forme e ad essere lavorato con tante tecniche differenti. Particolarmente interessanti sono i vetri satinati, in quanto sono caratterizzati da un’elegante superficie opaca, che risulta estremamente piacevole, non solo alla vista, ma anche al tatto.

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vetro stampato

I vetri stampati rientrano fra i vetri decorativi utilizzati per la realizzazione di vetrate artistiche. Caratterizzati dal tipico aspetto traslucido, i vetri stampati sono utilizzati per la realizzazione di porte scorrevoli o a battente, per pareti divisorie in vetro fisse o mobili, per finestre, porte e portefinestre particolarmente scenografiche, così come per parapetti, pensiline, piani per tavoli e tavolini, mobili e scaffali, vetrinette di credenze e molto altro ancora.Colorati o trasparenti, i vetri stampati si ottengono tramite un apposito procedimento di laminazione del nastro di vetro caldo inserito tra due cilindri metallici. Questa procedura consente di imprimere sulle lastre di vetro diversi tipi di disegni, che lasciano passare la luce impedendo però una visuale nitida di ciò che succede dall’altra parte del vetro. Infatti il vetro stampato, come il vetro satinato o graffiato con sabbiatura, distorce i dettagli degli oggetti, senza ostruire il passaggio della luce. L’effetto del vetro stampato varierà a seconda del disegno, che potrà conferire brillantezza o opacità a diversi punti della lastra.

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vetro riflettente

Vetri riflettenti (chiamati anche vetri a controllo solare) sono vetri a protezione antisolare che riflettono la luce del sole garantendo grande intimità e confort visivo; permettono il passaggio di una parte determinata della lunghezza d’onda solare, consentendo di ottenere una buona illuminazione, ridurre la decolorazione degli oggetti, specie quelli dipinti con colori organici ed evitare il surriscaldamento.Colorati o trasparenti, i vetri stampati si ottengono tramite un apposito procedimento di laminazione del nastro di vetro caldo inserito tra due cilindri metallici. Questa procedura consente di imprimere sulle lastre di vetro diversi tipi di disegni, che lasciano passare la luce impedendo però una visuale nitida di ciò che succede dall’altra parte del vetro. Infatti il vetro stampato, come il vetro satinato o graffiato con sabbiatura, distorce i dettagli degli oggetti, senza ostruire il passaggio della luce. L’effetto del vetro stampato varierà a seconda del disegno, che potrà conferire brillantezza o opacità a diversi punti della lastra.

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La certificazione rei

Questa sigla indica i 3 parametri fondamentali per valutare la classe di resistenza al fuoco di un elemento costruttivo. Da un punto di vista normativo, viene citata nel DM 30 novembre 1983, Allegato A. L’acronimo, di origine francese, si scioglie in: R (resistenza meccanica) E (ermeticità) I (isolamento termico)

La resistenza Questo criterio valuta l’attitudine di un elemento strutturale a conservare la sua resistenza meccanica quando viene sottoposto all’azione del fuoco. Indica la stabilità meccanica, la capacità portante di un edificio

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L’ermeticità Questo parametro valuta la capacità di un elemento (superficie, rivestimento, tamponamento, elemento strutturale) di non lasciar passare e di non produrre gas e vapori a contatto col fuoco. Ne valuta, in altre parole, la tenuta ai fumi.

L’isolamento La capacità di isolamento indica, infine, l’attitudine di garantire isolamento termico, ossia il contenimento, per un determinato periodo di tempo, della trasmissione del calore ad altre parti. In altre parole, dice per quanto tempo si può limitare il riscaldamento della faccia non esposta alle fiamme.

Cos’è lo shock termico e come si risolve

Lo shock termico del massetto (normativamente chiamato “Riscaldamento iniziale del sistema”) consiste nella messa in funzione graduale dell'impianto di riscaldamento a pavimento, stabilizzando così il massetto per portarlo ad un grado di essicazione paragonabile a quello di normale esercizio.