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I vulcani e i terremoti
Bea
Created on May 11, 2024
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Transcript
Presentazione sui
Vulcani e terremoti
Di Beatrice De Lucia 3E
Indice
I VULCANI
I TERREMOTI
Come sono fatti
CosA SONO
L'eruzione
LA misura
CLASSIFICAZIONE
COMPORTAMENTO
VULCANESIMO SECONDARIO
marini e tsunami
1. I vulcani
Come è fatto un vulcano
Al di sotto della crosta terrestre la parte fluida del mantello è composta da rocce fuse che contengono disciolti gas e vapore acqueo. Questo insieme si chiama MAGMA.Un vulcan0 è una spaccatura della crosta terrestre attraverso la quale il magma può uscire all'esterno. Il magma è trattenuto all'interno dalla pressione esercitata dalla crosta terrestre, ma può salire verso l'alto attraverso fessure nelle rocce, accumulandosi per lunghi periodi in un deposito sotterraneo detto CAMERA MAGMATICA. Da qui può uscire all'esterno attraverso il CAMINO PRINCIPALE, un condotto che comunica con un' apertura, il CRATERE PRINCIPALE. Si verifica allora un'ERUZIONE VULCANICA. A contatto con l' atmosfera la temperatura del magma diminuisce, il vapore acqueo e i gas si disperdono, e si trasforma in LAVA. Il materiale che si accumola all' esterno con l'andar del tempo origina una montagna detta CONO VULCANICO per la forma che assume. In cima all' edificio vulcanico si trova il CRATERE SOMMITALE
+ Info
Come avviene un' eruzione
In generale l'eruzione di un vulcano è preceduta da una FASE PREMONITRICE, in cui si possono verificare piccole scosse di terremoto e può aumentare la temperatura dell'acqua nei pozzi vicino al vulcano.
L'eruzione vera e propria avviene con modalità diverse a seconda del tipo di vulcano, Alcuni vulcani all' inizio manifestano una FASE ESPLOSIVA: vengono lanciati in aria frammenti rocciosi come CENERI E LAPILLI, frammenti di lava o massi chiamati BOMBE. Segue una FASE EFFUSIVA in cui la lava scorre lungo i fianchi del vulcano. Infine, terminata l'eruzione si ha una FASE QUIESCENTE in cui il vulcano emette soltato vapore acqueo e gas, emissioni che prendono il nome di VULCANESIMO SECONDARIO. La fase quiescente può durare qualche anno o qualche secolo.
Tipi di vulcani (forma) 1/2
I vulcani si possono suddividere in base alla forma dell’apparato vulcanico: vulcani a scudo, vulcani a cono (o stratovulcani), vulcani fissurali (o lineari) e vulcani sottomarini.
- Vulcano a scudo: l’altezza è di molto inferiore rispetto alla larghezza, creando pareti con una pendenza piuttosto bassa. Questo è dovuto alla composizione del magma che, non essendo ricco in silice (magma “basico”), risulta meno viscoso e povero di gas, riuscendo a scorrere per distanze maggiori prima di raffreddarsi e fermarsi.
- Stratovulcano, o vulcano a cono: hanno una forma più slanciata con un rapporto altezza/larghezza maggiore rispetto ai vulcani a scudo. La differenza di forma dipende sempre dalla chimica del magma: la quantità maggiore di silice lo rende più viscoso e meno scorrevole (magma “acido”) e perciò tenderà a scorrere poco lateralmente.
Tipi di vulcani (forma) 2/2
- Vulcano sottomarino: formato sui fondali marini. Nella maggior parte dei casi, ha un chimismo basico, ovvero simile a quello dei vulcani a scudo. Possono creare delle strutture chiamate "basalti a cuscino": la lava a contatto con l’acqua marina si solidifica all’istante nelle porzioni più esterne ma resta liquida all’interno.
- Vulcano lineare: formato non da un unico cratere ma da un sistema di fratture disposte in linea. Si trovano principalmente lungo le dorsali oceaniche o, in alcuni casi, anche sulla terraferma (come in Islanda). Il quantitativo di magma emesso è spesso abbondante ed è caratterizzato da una bassa viscosità.
Tipi di vulcani (eruzioni)
In base alle caratteristiche delle loro eruzioni, i vulcani sono classificati in: islandese, hawaiano, stromboliano, vulcaniano, peleano e pliniano, secondo la classificazione proposta dal geologo francese A. Lacroix (1867-1948).
Ad un estremo ci sono i vulcani che si caratterizzano per eruzioni di tipo effusivo (la lava molto fluida fuoriesce velocemente e tranquillamente) e all'altro quelli le cui eruzioni sono di tipo esplosivo (il magma molto viscoso si è solidificato ed ha otturato le vie d'uscita, quindi crea una forte pressione con esplosioni che distruggono parte del vulcano).
Tipi di vulcani (attività)
In base alla loro attività i vulcani possono essere:
- ATTIVI: la camera magmatica si riempie costantemente di magma e manifestano attività eruttiva con una certa frequenza. In Italia sono attivi lo Stromboli, che ha eruzioni quasi quotidiane, e l' Etna, che è anche il più grande vulcano europeo. Nel mondo sono attivi decine di vulcani: in Islanda si trovano sotto i ghiacciai.
- QUIESCENTI: conservano il serbatoio magmatico, sono stati attivi nel passato ma non presentano eruzioni da molti anni. In Italia, un esempio è il Vesuvio la cui ultima eruzione risale al 1944. Alla fine del 1900 il Pinatubo, nelle Filippine, dopo circa 600 anni di quiescenza eruttò spargendo nell' atmosfera una quantità di cenere tale da far diminuire la temperatura della Terra di quasi un grado.
- SPENTI: non possiedono più il serbatoio magmatico. Spesso i crateri di questi vulcani sono occupati da un lago: i laghie di Nemi, Bolsena e Bracciano nel Lazio.
Vulcanesimo secondario
Durante la fase di quiescenza i vulcani manifestano comunque qualche attività, chiamata VULCANESIMO SECONDARIO. Si tratta di emissioni di gas e vapori oppure di acqua a temperatura elevata. A volte si hanno fenomeni di innalzamento e abbassamento del suolo chiamato BRADISISMI cioè "lenti terremoti".
Emissione di gas e vapori
Le EMMISSIONI DI GAS E VAPORI prendono nomi diversi a seconda delle sostanze che fuoriescono dal terreno.- Le SOLFATARE sono emissioni di vapore acqueo e acido solfidrico; quest'ultimo si trasforma in zolfo a contatto con l'aria, formando cristalli gialli e arancioni intorno alle bocche di uscita dei vapori;
- I SOFFIONI sono emissioni di vapore d' acqua misto ad altre sostanze che fuoriescono con violenza ad altissima temperatura;
- Le FUMAROLE sono emissioni di vapore acqueo bollente che a contatto con l'aria più fredda condensa in colonne di fumo;
- Le MOFETE sono emissioni di anidride carbonica;
- Le PUTIZZE sono emissioni di gas sulfurei come l'idrogeno solforato: il loro nome deriva dal termine putire cioè puzzare e si riferisce all'odore sgradevole di questi gas.
Le acque calde: geyser e sorgenti termali
Nelle aeree vulcaniche le acque sotterranee scorrono vicino al magma incandescente e si riscaldano: quando risalgono in superficie danno origine ad un geyser o alle sorgenti termali. I GEYSER sono GETTI DI ACQUA BOLLENTE, che possono raggiungere anche decine di metri di altezza. Esce con un getto altissimo e violento. Il periodo di tempo tra un getto e l' altro corrisponde a quello necessario per riscaldare nuovamente la grande quantità di acqua. Molti geyser si trovano in Islanda, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda.
Quando l'acqua calda risale in superficie in maniera più tranquilla da origine ad una SORGENTE TERMALE. Le acque sono considerate termali quando si trovano ad una temperatura di almeno 20 gradi; la sorgente di Acqui Terme, in Piemonte, che ha una temperatura di 70 gradi, prende il nome di "La Bollente". Le acque termali contengono molti sali. A seconda dei sali disciolti, in base alla diversa composizione chimica dei terreni attraversati, queste acque sono sfruttate per curare alcune malattie dell' apparato respiratorio e della pelle. In Italia ci sono tante sorgenti termali.
Il bradisismo
Un altro fenomeno collegato al vulcanesimo secondario è il BRADISISMO, cioè il lento innalzarsi e abbassarsi del terreno; in Italia questo fenomeno si verifica nell'aerea dei Campi Flegrei. La misura dei cambiamenti di livello è segnata dalle colonne del cosiddetto tempio di Serapide, a Pozzuoli. Sulle sue colonne si trovano tracce lasciate dai molluschi marini che erodono la pietra e che dimostrano che le colonne si sono trovate sott'acqua per un certo periodo di tempo. Sulla terraferma, sulla quale i Romani costruirono il mercato, in età medioevale si abbassò lentamente fino a circa 6m sotto il livello del mare, per poi innalzarsi di nuovo lentamente. L'innalzamento continua; poco più di trent'anni fa i resti dell' antico edificio erano ancora in parte sommersi; oggi si trovano completamente fuori dall'acqua.
Video sul bradisismo
2. I terremoti
Che cos'è un terremoto
Un terremoto, o sisma, è un brusco movimento della crosta terrestre, causato da onde sismiche che vengono generate in profondità. Come vengono generate le onde sismiche? La crosta terrestre e la parte superiore del mantello, immediatamente sottostante, sono divise in grandi blocchi da spaccature chiamate FAGLIE. Lungo le faglie le rocce tengono a muoversi l'una rispetto l'altra, esercitando così un forte contrasto e accumulando grandi quantità di energia, che quando arriva al punto di rottura, le rocce si spostano e la liberano senza preavviso e tutta in una volta sotto forma di ONDE SISMICHE. Queste onde quando raggiungono la superficie terrestre originano le SCOSSE SISMICHE. Le scosse non vengono avvertite ma soltanto registrate dagli strumenti, come il SISMOGRAFO; le scosse più forti, invece, possono causare danni molto gravi.
Ipocentro ed epicentro
La zona profonda di rottura della faglia da cui si origina il terremoto si chiama IPOCENTRO. La zona sulla verticale dell'ipocentro si chiama EPICENTRO, ed è quella in cui ci sono i maggiori danni perché le scosse sono più forti.A seconda della profondità in cui si trova l'ipocentro i terremoti si posso distinguere in:
- PROFONDI, quando l'ipocentro è a più di 300km di profondità;
- INTERMEDI, quando l'ipocentro è tra i 300k e 70km di profondità;
- SUPERFICIALI, quando l'ipocentro è fino a 70 km di profondità.
Come si misura un terremoto
Di un terremoto si può misurare l'INTENSITA, cioè gli effetti che provoca sul suolo e sugli edifici colpiti.Una misura molto precisa è la MAGNITUDO, cioè la quantità di energia liberata dalle scosse. Poiché questa misura fu proposta dal sismologo Charles Francis Richter nel 1935 si chiama MAGNITUDO RICHTER. Anche se non è una scala vera e propria perché non è divisa in gradi, spesso viene chiamata, in modo impreciso, SCALA RICHTER. La magnitudo va da 0 a 10. Il terremoto di magnitudo maggiore finora registrato nel mondo è stato quello in Cile nel 1960, che raggiunse la magnitudo 9,5
Come comportarsi in caso di terremoto
In Italia scorre una lunga faglia che la percorre da nord-est finno alla Sicilia e che ha causato nel secolo scorso numerosi terremoti: uno dei più disastrosi si è verificato nella nostra regione, in Friuli; di magnitudo pari o superiore a 6. Per questo è necessario che tutti sappiano che cosa bisogna fare o non fare quando si avverte una scossa di terremotoCHE COSA BISOGNA FARE
- MANTENERE LA CALMA
- CERCARE UN RIPARO: sotto un tavolo, sotto un banco ecc..
- IN CASO DI CROLLO: raggomitolarsi, battendo per segnalare la propria presenza.
- NON USCIRE SUI BALCONI
- NON SCENDERE LE SCALE e uscire all' aperto si si è al piano terra
- NON USARE L'ASCENSORE: se si interrompe la corrente elettrica si rimane bloccati
- SE SI E' ALL' APERTO NON RESTARE VICINO AGLI EDIFICI, ma recarsi in una zona ampia come una piazza e NON ANDARE IN SPIAGGIA, potrebbe arrivare un'onda di maremoto
Terremoti sotto marini e tsunami
Un terremoto di elevata magnitudo che interessa la crosta terrestre sotto il mare e sotto gli oceani genera onde che si muovono ad altissime velocità e che quando arrivano alle coste possono raggiungere i 30m d'altezza.Queste onde, chiamate tsunami, dal giapponese onda sul porto provocano enormi danni. La forza dello tsunami dipende anche dalla profondità in cui è avvenuto il terremoto sottomarino: più è profondo, maggiore è la quantità di acqua che si muove e maggiore è la devastazione provocata. Dopo il disastroso tsunami che nel 2004 ha devastato tutte le coste intorno all' oceano Indiano e provocato la morte di più 300000 persone, quando si registra un terremoto sottomarino viene diffusa una "allerta tsunami" a tutti i Paesi che potrebbero essere raggiunti dall' ondata.
Grazie per l'attenzione!
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