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MUSSOLINI
L'ESERCITO É GARANZIA SICURA DEI DESTINI DELLA PATRIA. 
IL FASCISMO

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Fascismo

yassin armouzi

Created on May 10, 2024

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MUSSOLINI

L'ESERCITO É GARANZIA SICURA DEI DESTINI DELLA PATRIA.

IL FASCISMO

Resistenza

Le origini del fascismo

I patti lateranensi

Hitler e Mussolini

Il biennio rosso

iNDICE

L'ascesa del fascismo

1919 - 1943

Le prime ribellioni

Approfondimento video

Le leggi fascistissime

alle origini del fascismo

Il fascismo nasce come movimento politico fondato da Benito Mussolini nel 1919 ma, tra il 1922 ed il 1943, si trasforma in un regime totalitario.

Inizialmente, il movimento fascista rappresentò una reazione alla rivoluzione bolscevica del 1917 (in Russia) e alle lotte sindacali del Due Anni Rossi italiani (1919 - 1920), dove le lotte degli operai e dei contadini culminarono negli scioperi e nell'autogestione. e occupazioni di fabbrica. Il fascismo vede se stesso come una terza via, un’alternativa sia al marxismo che al capitalismo liberale. Riconosce la proprietà privata ma rifiuta i principi liberali democratici. L’obiettivo finale del fascismo era la creazione di un’Italia più grande.

Enormi furono i problemi economici da affrontare alla fine del conflitto; i debiti dello Stato e la difficile riconversione dell’industria di guerra alimentano il fenomeno dell’inflazione. La classe operaia tornata alla libertà sindacale dopo la compressione degli anni di guerra ed infiammata dagli echi di quanto sta accadendo in Russia, non solo chiede miglioramenti economici, ma reclama maggiore potere in fabbrica e manifesta, almeno in alcune frange, tendenze rivoluzionarie. L’episodio culminante nel settembre 1920 è l’occupazione di quasi tutti gli stabilimenti metallurgici e meccanici da parte di circa 400.000 operai.

Il Biennio Rosso

L'ascesa del fascismo

Nel 1923 vengono istituiti il Gran Consiglio del Fascismo (11 gennaio) che diventa l’organo di controllo politico del PNF e la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, che raccoglie molti ex squadristi. Il 18 novembre viene approvata la nuova legge elettorale (Legge Acerbo) che assegna i 2/3 dei seggi al partito con la maggioranza relativa dei voti.

Alle elezioni politiche, svoltesi il 6 Aprile 1924, secondo la nuova legge maggioritaria, la lista fascista ottiene il 64% dei voti e 374 seggi, ricorrendo ad intimidazioni e violenze durante tutta la campagna elettorale. Il 10 Giugno Giacomo Matteotti viene rapito e ucciso a Roma dai fascisti. L’opposizione decide di reagire con la “secessione dell’Aventino”, astenendosi dai lavori parlamentari, ma la protesta rientra.

  • Abolirono le libertà di stampa, di opinione e di parola.
  • Sciolsero tutti i partiti, tranne il PNF (Partito Nazionale Fascista), che fu trasformato in organo dello stato attraverso la costituzione del Gran Consiglio del Fascismo.

Le leggi fascistissime

Le cosiddette leggi fascistissime, note anche come leggi eccezionali, furono l'insieme di norme giuridiche con le quali il fascismo avviò la trasformazione di fatto dell'ordinamento del Regno d'Italia in un regime totalitario, ossia in uno Stato autoritario dalla forte componente ideologica, di tipo nazionalista, centralista, statalista, corporativista e imperialista.

  • Sostituirono i sindaci con podestà di nomina regia.
  • Promulgarono aspre pene contro tutti gli oppositori.
  • Le leggi istituirono il confino di polizia per gli antifascisti; il Tribunale Speciale per la Sicurezza dello Stato con competenza sui reati contro la sicurezza dello Stato.
  • Riconoscevano come unici sindacati quelli fascisti e proibirono, inoltre, scioperi e serrate.
  • Concessero poteri legislativi al governo, che non dovette più rispondere al parlamento.

PATTI LATERANENSI

1929

I Patti Lateranensi rappresentano il trattato che la Santa Sede e il governo italiano hanno stipulato l'11 febbraio 1929, che regola i rapporti tra le due istituzioni.

Il trattato stabilisce l'autorità del Papa e l'indipendenza della Chiesa e del proprio territorio: viene così creato lo Stato della Città del Vaticano.

Il trattato, composto da 27 articoli e quattro allegati, conferma anche l'articolo 1 dello Statuto Albertino con il quale si considerava quella Cattolica, l'unica religione dello Stato.

Allo stesso tempo, la Santa Sede riconosceva il Regno d'Italia e la sua capitale Roma, chiudendo così definitivamente la "questione romana".

Con l'atto della Convenzione finanziaria il Regno d'Italia si impegnava a dare una grande somma di denaro alla Chiesa, considerato un risarcimento per i territori tolti.

Il Concordato dei Patti Lateranensi, assicurava alla Chiesa la libertà di esercizio spirituale e la garanzia di alcuni privilegi agli ecclesiastici come l'esonero dalla leva militare obbligatoria.

Il Concordato sancì anche l'insegnamento della religione come materia obbligatoria per ogni ordine e grado scolastico.

L'INIZIO DELLA FINE

HITLER e MUSSOLINI

L'11 ottobre 1935 l'Italia venne sanzionata dalla Società delle Nazioni per l'invasione dell'Etiopia. L'effetto emotivo delle sanzioni venne sfruttato dal regime affinché l'Italia si stringesse intorno a Mussolini. Dal 1938 in Europa si iniziò a respirare aria di guerra: Hitler aveva già annesso l'Austria e i Sudeti, mentre Mussolini dopo l'Etiopia stava cercando nuove prede per non perdere il passo dell'alleato d'oltralpe. La vittima designata venne trovata nel Regno albanese. Il 22 maggio 1939 tra Germania e Italia venne firmato il Patto d'Acciaio. Tale patto assumeva che la guerra fosse imminente, e legava l'Italia in un'alleanza stretta con la Germania. La crisi interna del regime negli ultimi anni prima dello scoppio della seconda guerra mondiale spinse Mussolini verso una politica doppiogiochista (alleanza dichiarata con la Germania, trattative sotterranee con la Gran Bretagna) che portò l'Italia in guerra.

Inizio delle ribellioni

L’enorme sforzo bellico causa un peggioramento delle condizioni economiche: nel marzo 1943 scoppiano i primi scioperi di massa e si moltiplicano gli episodi sabotaggio nelle fabbriche. Per evitare un logoramento di tutto il regime, il 25 luglio 1943 Mussolini viene sollevato dal suo incarico dal Gran Consiglio, che ne decreta l’arresto.

Dopo una serie di trattative segrete con gli Alleati, l’8 settembre viene resa nota la notizia dell’armistizio separato. L’evento causa sbandamento nella popolazione e soprattutto nell’esercito che rapidamente si disgrega

Dopo l’arresto, Mussolini viene liberato dai tedeschi e posto a capo di uno stato fantoccio e collaborazionista, la Repubblica sociale italiana (Rsi), con sede a Salò ed estesa nel centro-nord.

Al Sud, nelle zone già liberate dagli Alleati, si costituisce invece un governo monarchico filo-americano, guidato dal generale Badoglio. Qui, rinasce un primo nucleo di vita democratica.

  • L’8 settembre ’43 è considerata anche la data di inizio della Resistenza: ovvero, la guerra di liberazione condotta dall’esercito partigiano contro gli occupanti nazisti e i fascisti collaborazionisti.
  • La Resistenza è attiva soprattutto al centro-nord, svolge le sue azioni in montagna e nelle città.
  • Alla Resistenza partecipano tutte le principali forze antifasciste: comunisti, socialisti, cattolico-sociali, repubblicani e persino ristrette brigate di monarchici dissidenti.
  • La guerra antifascista va avanti per tre anni, fino all’aprile-maggio ’45: molte zone e città si liberano da sole (come nel caso di Milano, il 25 aprile), altre invece col supporto delle truppe angloamericane, che nel frattempo hanno sconfitto i tedeschi risalendo la penisola.

resistenza e liberazione

08/09/1943

la caduta del fascismo

Con le vittorie dell’esercito partigiano e degli Alleati, contemporaneamente alle sconfitte dell’Asse in Europa e nel mondo, si conclude anche la storia del Ventennio fascista: Mussolini viene catturato e giustiziato da un gruppo di partigiani e il governo del Comitato di Liberazione Nazionale (Cln) può avviare la ripresa democratica del paese.

PRESENTATO DA armouzi yassin

Approfondimento video

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