Convegno CIDI maggio 2024
roberta.pigliapoco
Created on May 1, 2024
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Transcript
Roberta PigliapocoIIS Giordano Bruno - Perugiaa.s. 2023/2024
Start
strategie relazionali per l’apprendimento
...provate voi a scrivere una presentazione sulle strategie relazionali!!
...e Dopo una mattina con una classe difficle dopo la quale vi sembra di non aver raggiunto alcun risultato...
"I successi ci fanno andare avantiGli insuccessi ci fanno migliorare"
E' STATO BULLIZZATO ALMENO QUALCHE VOLTA AL MESE
24%
altri indicatori dei Livelli di disagio
Percentuale di quindicenni che dichiarano di collaborare con i compagni di scuola
Media OCSE
62%
SI SENTE SOLO A SCUOLA
12%
Media italiana
48%
Perchè occuparsi di STRATEGIE relazionALI?
DOCENTE:
vs
vocazione
professione
un'altra domanda legittima
DM n. 153
Lifelog Learning - Agenda di Lisbona (European Commission)
Decreto ministeriale 249/2010
I principi europei comuni per la professione docente - Rapporto del Consiglio e della Commissione Europei
Green Paper on Teacher Education in Europe (Thematic Network on Teacher Education in Europe)
2010
1998
2005/2010
2002
2000
Bisogna trovare la chiave!
"[...] i ragazzi sono tutti diversi, son diversi i paesi, gli ambienti, le famiglie. [...] A Barbiana non passava giorno che non s'entrasse in problemi pedagogici. Ma non con questo nome. Per noi avevano sempre il nome preciso di un ragazzo. Caso per caso, ora per ora" (Don Lorenzo Milani, "Lettera a una professoressa", 1967)
"Prima di convincere l'intelletto occorre predisporre il cuore"(Blaise Pascal)
4. Luigi (iperattività)
6. Alessia (apatia)
5. Jakob e Kristine (lingua)
3. Federica (timore)
2. Lavinia e Giorgio (ansia)
7. Marianna (relazioni)
1. Marco (gifted)
alcuni alunni
le mie capacità non ti interessano...quindi preferisco dormire!
Marco (gifted)
"I comuni appelli a pensare rivolti ad un bambino (come ad un adulto), senza tener conto dell'esistenza o meno, nella sua esperienza, di una qualche difficoltà che lo turbi o che alteri il suo equilibrio, sono altrettanto futili quanto, per così dire, l'invitarlo a sollevarsi da terra reggendosi con i lacci delle scarpe"(Dewey, J. "Come pensiamo", 1961)
ma...veramente me lo rispiega???
Federica (timore)
"[...] la grande forza degli nsegnanti è nell'esempio che essi possono fornire di curiosità mentale, di disponibilità a sottoporre a verifica le loro ipotesie a riconoscere eventuali errori; soprattutto, essi debbono trasmettere amore per il sapere"(Jaques Delors "Nell'educazione un tesoro" Rapporto UNESCO 1996)
ma veramente hai perso tutto questo tempo a pensare a come fare con lei??
Lavinia e Giorgio (ansia)
Mi piace pensare che ogni giorno lavoro per costruire in me una professionalità capace di muoversi su traiettorie non lineari, ma guidata da un "agire pensato" che muove dal principio fondativo dell'educabilità di ciascuno e di tutti e dal principio regolativo dell'intenzionalità pedagogica.
L'insegnante non può e non deve configurarsi come uno psicologo, ma del sapere psicologico può servirsi per comprendere come liberare le possibilità di sviluppo che il soggetto vorrà coltivare. Il primo passo è certamente un'attenta osservazione che permetta di cogliere ed interpretare anche il silenzio dell'altro.
L'importanza del ruolo dell'insegnante in quanto promotore del cambiamento, della comprensione e della tolleranza reciproca, non è mai stata così evidente come oggi e probabilmente è destinata a diventare anche più fondamentale nel ventesimo secolo. La necessità di cambiare, di passare da forme grette di nazionalismo all'universalismo, dal pregiudizio etnico e culturale alla tolleranza, alla comprensione e al pluralismo, dalla autocrazia alla democrazia nelle sue varie manifestazioni [...], assegna enormi responsabilità agli insegnanti, che contribuiscono a forgiare i caratteri e gli spiriti delle nuove generazioni. (Delors J. "Nell'educazione un tesoro", Rapporto UNESCO, 1996)
Jakob e Kristine (lingua)
Gli occhi sgranati dalla paura di Kristine e quelli felici di sentirsi competente di Jakob
Ancora sullo sguardo: cosa vedi oltre la sensazione di avere in classe un grillo che saltella in giro senza posa?
Luigi (iperattività)
L'approccio socio-costruttivista concepisce la persona come un sistema complesso e capace di costruire se stessa e, al contempo, di costruire significati dalle esperienze per mezzo dell'interazione sociale e della relazione con il contesto
Alessia e la sua classse (apatia)
Il setting formativo è una realtà permeata dalla dimensione interpsichica (costruita su processi di interazione e relazione con gli altri) e da quella intrapsichica (sensibile agli echi individuali, psichici ed emotivi)
qualche altra considerazione...
Marianna (relazioni)
"[...] la scuola è ancora ciò che salvaguarda l'umano, l'incontro, le relazioni, gli scambi"(Recalcati M. "L'ora di lezione. Per un'erotica dell'insegnamento", 2014)
...e infine qualche strumento
La conquista di buone modalità di apprendimento e di relazione dell'allievo può realizzarsi solamente all'interno di relazioni "sufficientemente buone" di fiducia e di cura, ovvero in ambienti relazionali in cui è possibile esercitare una adeguata funzione di "scaffolding" e di "prossimale sviluppo" (Winnicott, 1970; Vygotskij, 1934; Bruner, 1996)
"La riflessività fornisce una strada agli insegnanti per farsi carico del proprio apprendimento e del proprio sviluppo in termini personali, con modalità che specificamente e sistematicamente includono gli aspetti idiosincratici e contingenti che sono cruciali nel proprio lavoro, ma che tendono ad essere tralasciati nelle prospettive delle politiche ufficiali" (Moore)
Si è competenti quando "si decidono le azioni buone mentre si compiono, le si valuta e le si corregge nella situazione concreta e particolare, si esplorano gli elementi impliciti nelle azioni stesse per tenerne conto in quelle successive, si ristrutturano significati e fini sulla base dei mezzi impiegati" (Bertagna)
"Se cercheremo di aumentare l'autoconsapevolezza, di controllare più efficacemente i nostri sentimenti negativi, di conservare il nostro ottimismo, di essere perseveranti nonostante le frustrazioni, di aumentare la nostra capacità di essere empatici e di curarci degli altri, di cooperare e stabilire legami sociali, in altre parole, se presteremo attenzione in modo più sistematico all'intelligenza emotiva potremo sperare in un futuro più sereno"
Daniel Goleman
Thanks!
A livello scolastico esiste ancora una tendenza a percepire la sfera delle emozioni come qualcosa di disgiunto, di separato da quella cognitiva, del pensiero, della riflessione, dell'apprendimento. Gli studi internazionali sulla "warm cognition" dimostrano, invece, che emozioni e attività cognitive sono intrinsecamente correlate. Anche studi OCSE-PISA evidenziano impatti positivi sugli apprendimenti dovuti a fattori come la cooperazione, il senso di appartenenza, e in generale il benessere socio-emotivo degli studenti.
Spunti da percorsi validati
Buona sera a tutti! So che è un po' tardi, ma solo ora ho trovato un momento tranquillo e avevo piacere di commentare almeno con due righe l'assemblea di oggi. Sono arrivata a scuola stamattina con il cuore appesantito dal rumore dei venti di guerra che, in particolare in questi giorni, risuonano sempre più forti ed insistenti. Vedervi discutere nel tentativo di costruire rapporti positivi, anche a costo di tollerare la frustrazione o il dispiacere di non essere capiti, di essere accusati..., vedere come, nonostante la vostra giovane età, abbiate cercato con perseveranza di raggiungere un modo per comprendervi gli uni gli altri e per collaborare tra voi mi ha commossa (come avete potuto vedere 😅!) E mi ha fatto esclamare tra me e me: dopo tutto, per questo piccolo mondo confuso...c'è ancora speranza!
Life skills
- Problem solving
- Decision making
- Pensiero creativo
- Pensiero critico
- Comunicazione efficace
- Competenza interpersonale
- Autocoscienza
- Empatia
- Gestione delle emozioni
- Gestione dello stress
Come si convince un alunno della propria competenza se non ha mai avuto modo di sperimentarla?
Forse è meglio che vada a scriverla nel quaderno