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LA PARTENZA DA PELLAAlessandro Magno, dopo aver ripreso il controllo della grecia nel 335 a.C, decise di intraprendere una spedizione militare che sarebbe durata fino al 323 a.C, anno della sua morte.Il suo progetto era quello di conquistare tutta la persia e, nel corso degli anni lo avrebbe ampliando andando a conquistare anche altre regioni come l'india.Prima di iniziare le batteglie, Alessandro decise di compiere alcune gesta di carattere propagandistico.Per prima cosa, decise di convocare in un'assemblea tutti i suoi generali, sia per apparire come un sovrano disponibile nei confronti del suo esercito, ma anche per imitare gli eroi omerici.Alessandro, infatti, era molto legato all'Iliade e tentò in tutti i modi di far apparire il suo potere proprio come quello dei sovrani omerici.una volta partito andrà poi a troia ad onorare l'eroe Achille di cui credeva din esserne un discendente e, poco prima di passare all'attacco, lancò una freccia verso la persia:un'altro gesto simbolico che ancora una v olta richiama gli eventi dell'Iliade.

Nel 334 a.C. avvenne il primo duello contro la persia: la battagli del Granico.In questo scontro Alessandro si trovò di fronte ad un esercito molto numeroso ma debole: i satrapi pensavano di più alla propria indipendenza mentre l'esercito utilizzava tattiche meno avanzate rispetto a quelle macedoni.Durante la battaglia, Alessandro si trovò a dover attraversare il fiume e questo lo portò ad avere una posizione di svantaggio.Durante la traversata, l'esercito nemico passò all'attacco e Alessandro rischiò di morire anche se, fortunatamente, lo salvò il suo amico Clito il nero.Nonostante l'iniziale insuccesso, la battaglia venne vinta dai macedoni e alessandro riuscì a ottenere le città della costa Ionica

LA BATTAGLIA DEL GRANICO

Nel 333 a.C Alessandro intraprese un'altra battaglia: quella di Isso.In questa lotta, decise di adottare lo schieramento obliquo, potenziando l'ala destra del suo esercito e ampliando il centro per evitare di essere circondato dal nemico.Durante il combattimento, Alessandro riuscì a oltrepassare un'ala nemica e ad attaccare i persiani anche da dietro.Come si può vedere anche dal celebre mosaico, le truppe macedoni attaccarono le guardie del corpo del re obbligandolo a una fuga vergognosa nella quale abbandonò sul campo sia la moglie che la figlia.

LA BATTAGLI DI ISSO

Dopo la battaglia di Isso, Alessandro si recò in egitto per tre motivi:per la propaganda, per recuperare le risorse in uno dei paesi più fertili del Mediterrano e per togliere un alleato ai persiani.Qui Alessandro fondò la città di Alessandria per poter controllare meglio il territorio e, per un errore di pronuncia, venne nominato dall'oracolo di Ammone "Figlio di Zeus".

LA SOSTA IN EGITTO

Dopo la battaglia di Gaugamela; la presa di Babilonia, Susa e Persepoli, Alessandro doveva diventare re della persia.Dario III, però, venne ucciso da besso, satrapo della Battriana; nel 330 a.C.Alessandro allora si recò in questa regione e riuscì ad ottenere ciò che voleva: la morte di Besso e dunque il titolo di sovrano.Dopo questo evento, Alessandro, ora re dei persiani, iniziò a condurre la tipica vita nella corte persiana assumendo comportamenti tipici del mondo orientale.Il sovrano infatti si comportò da monarca assoluto pretendendo anche la proskinesis.Questo lo portò molto spesso a litigare con i suoi generali tanto che vennero organizzate diverse congiurie per ucciderlo.

ALESSANDRO RE DEI PERSIANI