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La celesta
Claudio Basile
Created on April 27, 2024
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Transcript
LA celesta
Audio
Cos'è?
Nota anche come celeste o celestino è uno strumento musicale idiofono, ossia che produce il suono mediante il materiale stesso di cui è composto senza l'ausilio di parti poste in tensione: nel caso specifico si tratta di uno strumento idiofono a percussione, il cui aspetto è simile a quello di un pianoforte verticale di piccole dimensioni. In quanto variante dello xilofono, con lamelle di metallo al posto di quelle di legno, la celesta (come il Glockenspiel e il vibrafono) è classificata tra i metallofoni.
Il suono
Il suono viene prodotto da alcune lamelle di metallo sospese tramite un sistema di martelletti e comandate da una tastiera (lo stesso sistema viene applicato al pianoforte) e da una pedaliera. Produce un suono ovattato, dolce e chiaro, privo di armonici.
Curiosità
- Nelle orchestre non esiste un musicista dedicato a questo strumento (può essere suonata da un pianista, un direttore o un percussionista).
- Oltre alla musica classica, la celesta è stata ampiamente utilizzata anche in altri generi come il jazz, il pop e il rock.
- Tchaikovsky rimase affascinato dal suono della celesta, ne ordinò una e se la fece spedire in gran segreto.
La meccanica
La celesta ha una forma simile a quella di un piccolo pianoforte verticale. La sua tastiera, formata generalmente da un'estensione che va dal Do3 al Do7, aziona dei martelletti che percuotono una serie di lastre d'acciaio intonate per semitoni, fissate ciascuna su una cassa di risonanza. Il suono può essere ampliato attraverso l'uso del pedale di risonanza.
Storia
Fu inventata nel 1886 dal costruttore parigino di armonium August Mustel, sulla base di uno strumento ideato da suo padre, Victor Mustel, nel 1860. Lo strumento di Victor Mustel, chiamato Dulcitone, era formato da dei diapason che venivano percossi da martelletti azionati da una tastiera. La celesta fece il suo primo ingresso nell'orchestra sinfonica nel 1892, nel balletto Lo schiaccianoci, di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Tuttavia altri sostengono che la celesta venne impiegata per la prima volta in una piccola orchestra nel dicembre del 1888 da Ernest Chausson per La tempête.