Land Art

LAND ART

Presentazione realizzata da Elena Anton e Jessica Vario

Cos'è la land art?

Una forma d'arte contemporanea

Nota anche come earth works o earth art,nata negli Stati Uniti attorno al 1967,la land art consiste nell'intervento direttto dell'operatore nellla natutra rifiutando quindi i musei come luogo del mercato artistico. Le opere hanno carattere effimero. Gli artisti non puntano al risultato quanto più al processo di realizzazione.

1977. Deserto del New Messico

The Lightning Field

Walter De Maria

De Maria posiziona quattrocento barre d'acciaio appuntite,disposte nel terreno in fondamenta di calcestruzzo a intervalli di sessantasei metri l'una dall'altra. Nonostante le irregolarità del suolo,tutte possiedono un'altezza di sei metri.Le aste assumono un colore aranciato nel momento dell'alba,sparisconono alla vista verso mezzogiorno e restano infuocate dopo il tramonto.Durante i temporali le aste si trasformano in tanti parafulmimìni,assicurando uno spettacolo luminoso. Tuttavia,questo si verifica raramente ed è solo una parte dell'opera d'arte,la quale permette ai visitatori un'immersione nel clima del deserto e nel suo silenzio.

<< L'isolamento è l'essenza della Land Art >>

Light and Space

James Turrell

1977. Arizona

1970

1968

Ganzfelds

Roden Crater

Skyspaces

Spazi percettivi e campi visivi omogenei che forniscono allo spettatore l'esperienza disorientante della "pienezza del vuoto".

Un grande osservatorio-tempio situato all'interno di un cono vulcanico inattivo in cui si compenetrano luce naturale e artificiale,arte e natura,spiritualismo e scienza.

Spazi architettonici e meditativi che presentano delle aperture nel soffitto, che invitano l'osservatore a contemplare il cielo naturale come fosse un dipinto.

Christo e Jeanne-Claude

1995. Berlino

2016. Lago d'Iseo (BS)

Reichstag

The Floating Piers

Una serie di passerelle galleggianti che permettevano al pubblico di camminare sulle acque,scoprendo nuovi punti di vista

I due artisti vogliono aprire gli occhi ai passanti: negano la vista dell’edificio ma al contempo lasciano solo intravederne le qualità essenziali ovvero forma e materia..

1970 Utah,Great Salt Lake

Spiral Jetty

Robert Smithson

È un grande molo a forma di spirale composto da roccia basaltica, cristalli di sale,terra e alghe. Si estende per 1450 metri e ha un diametro di 460 metri. L'effetto che da è un gigantesco gorgo d'acqua. La spirale è sia simbolo di crescita naturale sia un riferimento alla leggenda del luogo,che vede,un vortice al centro del lago collegato al mare,spiegandone la salinità. Essendo esposta al vento e alle onde,l'opera è stata prima sommersa e è successivamente riemersa in un periodo di siccità.

1972 Colorado State Higway

Valley Courtain

Christo

Si tratta di una cortina di tessuto lunga 400 metri, che occlude la Gap Rifle,ancorata ai pendii tramite cavi d'acccaio e basamenti in cemento.Quest'opera è caretterizzata da una lunga fase di preparazione che richiedeva di ottenere tutti i permessi e di raccogliere le sovvenzioni. Successivamente Christo ha dovuto trovare un'industria che cucisse le cortine. Ha dovuto affrontare varie peripezie: -10 ottobre 1971 viene fatto a brandelli dal vento -10 agosto 1972 il telo viene riappeso ma ,28ore dopo, viene fatto a pezzi da una tempesta di sabbia.

Gibellina

Nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 1968 un forte sciame di scosse sismiche distrusse la cittadina di Gibellina,nella Valle del Belice,in Sicilia.Nel corso dei mesi sucessivi al terremoto si fece strada l'dea di non ricostruire la cittadina e di abbandonare le sue rovine al loro destino. Il sindaco e senatore Ludovico Corrao lottò fino alla fine, non solo per la sua ricostruzione,ma per rendere Gibellina una Nuova città d'arte. Corrao chiamò numerosissimi scultori e architetti di fama nazionale e internazionale a lavorare al cantiere,ma spesso il sogno si trasformò in un incubo perchè la città si riempì solamente di costruzioni incompiute e luoghi disumani diventando simbolo di arte contemporanea e oggetto di polemiche.

<< La burocrazia uccide più del terremoto >>

2015 Gibellina Vecchia,Sicilia

Il Grande Cretto

Alberto Burri

Il Grande cretto è ispirato alla Death Valley,l'artista ingabbia le macerie in un'armatura di metallo e copre il tutto con una crettatura che ricalca la struttura varia ella città. È composta da 122 blocchi di cemento con una superficie di 98.000 metri quadrati.L'artista sommerge nel cemento una città ( Gibellina Vecchia) distrutta dal terremoto nel 1960,criticando lo Stato Italiano per l'incapacità di ricotruire la città.L'opera è stata duramente criticata dai soppravvissuti al terremoto la cui memoria venne sommmersa dal Cretto.

GRAZIE!