Want to create interactive content? It’s easy in Genially!
Regno di Macedonia
Luciacarmen Pace
Created on April 24, 2024
Start designing with a free template
Discover more than 1500 professional designs like these:
View
Smart Presentation
View
Practical Presentation
View
Essential Presentation
View
Akihabara Presentation
View
Pastel Color Presentation
View
Visual Presentation
View
Relaxing Presentation
Transcript
wow
Regno di Macedonia
Il Cuore dell'Eredità di Alessandro Magno nell'Era Ellenistica
inizia
Introduzione
Dopo la morte di Alessandro Magno, che non aveva lasciato eredi. i suoi generali, noti come Diadochi, si contendevano il potere. L'assemblea dei comandanti nominò Perdicca tutore del figlio di Rossane e Alessandro, che coveva ancora nascere. Con la distribuzione dei territori dell'impero ai militari più fedeli ad Alessandro, Perdicca intendeva facilitare la conservazione dell'integrità del regno per l'eventuale figlio del re, Alessandro IV ma ottenne il risultato opposto, ovvero la frammentazione dell'impero nei regni ellenistici.
I regni ellenistici in cui si frammenta l'impero sono: il regno di Macedonia, di Siria, di Pergamo, di Battriana e d'Egitto.
I primi tempi
Durante la spartizione dell'impero, Perdicca aveva confermato Antipatro come stratego d'Europa, ovvero capo di Stato della Macedonia e della Grecia, anche se il titolo di re di Macedonia apparteneva contemporaneamente ad Alessandro IV e al fratellastro di Alessandro Magno, Filippo Arrideo.
Antipatro di Macedonia
+ info
Il regno di Cassandro
Il Regno di Cassandro si riferisce al periodo durante il qualei Cassandro, uno dei diadochi di Alessandro Magno, governò la regione della Macedonia e altre parti dell'impero dopo la morte di Alessandro nel 323 a.C. Dopo la morte di Allessandro, i diadochi entrarono in conflitto per il controllo delle diverse parti dell'impero. Cassandro svolse un ruolo chiave in questo periodo turbolento. All'inizio, fu coinvolto in una lotta per il controllo dell'impero insieme ad altri diadochi come Tolomeo, Seleuco e Lisimaco. Cassandro inizialmente servì come satrapo (governatore) della provincia di Caria in Anatolia. Successivamente, riuscì a consolidare il suo potere e a ottenere il controllo della Macedonia. Nel 316 a.C., si proclamò re di Macedonia, ponendo fine alla dinastia degli Argeadi, che discendeva da Alessandro Magno. Il regno di Cassandro fu segnato da conflitti interni e guerre con altri diadochi. Cassandro si scontrò con Antigono Monoftalmo, un altro diadocho, che cercava di unificare l'impero di Alessandro. Nel 316 a.C., Cassandro e i suoi alleati sconfissero Antigono nella battaglia di Ipso. Tuttavia, Cassandro non riuscì mai a ottenere un dominio completo sull'intero impero di Alessandro, poiché continuavano a esistere altri diadochi con i propri regni. Il regno di Cassandro terminò con la sua morte nel 297 a.C., quando fu succeduto dal figlio, Filippo IV di Macedonia, che regnò per un breve periodo prima di essere rovesciato da Demetrio Poliorcete, figlio di Antigono Monoftalmo. La dinastia degli Antigonidi prese il controllo della Macedonia, mettendo così fine al regno di Cassandro. Questo regno è caratterizzato da intrighi politici, conflitti militari e una lotta costante per il potere in un'epoca di profondi cambiamenti politici e sociali nel mondo ellenistico.
La dinastia antigonide
La Dinastia Antigonide fu una delle quattro principali dinastie che emersero dalle divisioni del regno di Alessandro Magno dopo la sua morte nel 323 a.C. Prese il nome da Antigono I Monoftalmo, uno dei diadochi di Alessandro Magno. Dopo la morte di Alessandro ,i diadochi lottarono per il controllo del suo vasto impero. Antigono Monoftalmo fu uno dei generali più importanti e abili di Alessandro. Dopo la morte del re macedone Cassandro nel 298 a.C., Antigono assunse il controllo della Macedonia e proclamò se stesso re. Il figlio di Antigono, Demetrio I Poliorcete, continuò l'opera di suo padre. Fu un comandante militare di grande talento e condusse numerose campagne militari per espandere il regno antigonide. Demetrio I cercò di estendere il dominio dei suoi predecessori in Grecia e in Asia Minore, ma incontrò resistenza da parte di altre dinastie.La Dinastia Antigonide dovette affrontare la competizione e la lotta con altre dinastie, come quella dei Tolomei in Egitto, dei Seleucidi in Asia, e dei Lisimachi in Tracia. Queste lotte per il potere portarono a conflitti costanti e instabilità nell'area, con alleanze che cambiavano frequentemente e conflitti militari che si susseguivano. Dopo la morte di Demetrio I nel 283 a.C., la dinastia iniziò a declinare. I successori di Demetrio non riuscirono a mantenere il controllo sul vasto regno che avevano ereditato. Nel 168 a.C., la Macedonia fu sconfitta dai Romani nella battaglia di Pidna, ponendo fine al regno antigonide e trasformando la Macedonia in una provincia romana.
Perseo, ultimo re di questa dinastia
La società
La società macedone era molto diversa da quella delle libere città greche. Al vertice vi era la figura del re, che risiedeva nella corte di Pella, capitale del regno, e guidava la classe dei nobili, formata da proprietari terrieri, che costituivano la cavalleria dell'esercito.
Lo scontro con la Repubblica Romana
La Macedonia fu suddivisa in quattro repubbliche fedeli a Roma.Qualche anno dopo Andrisco, proclamatosi re di Macedonia col nome di Filippo VI, sollevò la Macedonia contro Roma e intraprese la quarta guerra macedonica (149-148 a.C.). Andrisco fu sconfitto da Quinto Cecilio Metello Macedonico a Pidna e il Regno di Macedonia perse definitivamente l'indipendenza: divenne infatti una provincia della Repubblica romana.
Perseo, il figlio di Filippo V volle potenziare l'esercito e iniziò una politica aggressiva nei confronti della Grecia. I Romani reagirono scatenando la terza guerra macedonica (171-168 a.C.), che si concluse con la battaglia di Pidna e la disfatta delle truppe macedoni per opera del console Lucio Emilio Paolo Macedonico. Lo stesso Perseo si arrese ai Romani, fu deposto e deportato in territorio romano, dove morì in prigionia. La Macedonia fu suddivisa in quattro repubbliche fedeli a Roma.
La battaglia di Pidna
La battaglia di Pidna fu combattuta il 22 giugno 168 a.C. e costituì lo scontro decisivo della terza guerra macedonica, concludendosi con la netta vittoria delle legioni romane guidate dal console Lucio Emilio Paolo sull'esercito macedone del re Perseo. Questa vittoria portò alla fine della guerra e del Regno di Macedonia e al passaggio di tutta la Grecia sotto il controllo romano.
+ info
Il declino del regno di macedonia
Alla morte di Alessandro IV, figlio di Alessandro Magno e ultimo rappresentante della dinastia argeade, il Regno di Macedonia fu governato dapprima dalla dinastia antipatride e poi da quella antigonide, pur con le brevi parentesi dei regni di Pirro, Lisimaco e Tolomeo Cerauno. Infatti il regno fu conquistato dalla Repubblica romana, che lo annesse definitivamente nel 148 a.C., dopo aver domato la breve riscossa dell'ultimo re macedone Andrisco (Filippo VI) e trasformato la Macedonia in una provincia.
Però, con la battaglia di Pidna combattuta il 22 giugno del 168 a.C. e, che costituì lo scontro decisivo della terza guerra macedonica, inizia il vero e proprio declino del regno di macedonia. Infatti il regno fu conquistato dalla Repubblica romana, che lo annesse definitivamente nel 148 a.C., dopo aver domato la breve riscossa dell'ultimo re macedone Andrisco (Filippo VI) e trasformato la Macedonia in una provincia.
Questo spiegherebbe anche l’incredibile movimento che la figura esprime, sembra, infatti, che stia per spiccare il volo, o per atterrare; c’è un bellissimo gioco di chiaro – scuro sulla veste.
Nike di Samotracia: è la dea della vittoria; data la sua forma, si pensa fosse utilizzata come polena sulle navi.
La cultura Ellenistica
Alessandro Magno aveva creato un vastissimo impero che dopo la sua morte si divise in diversi regni tra cui quello di Macedonia. Già dal termine Ellenistico, che significa uso corretto della lingua, capiamo che si diffuse la lingua greca e tutto ciò porta alla diffusione della cultura greca sia nell'archittetura sia nella scultura .
SCULTURE ELLENISTICHE
Una piccola guida
Grazie per l'attenzione!
Lavoro di Davide Errico, Miriam Montone, Luciacarmen Pace e Pacella Sarah
I problemi in guerra
La battaglia evidenziò la superiorità tattica del sistema manipolare della legione romana, che nel giro di due ore sconfisse nettamente la rigida falange macedone. Un primo fattore di questa decisiva vittoria fu l'inizio disorganizzato della battaglia, che impedì ai Macedoni di formare una vera e propria formazione da battaglia; successivamente il console Emilio Paullo poté manovrare con abilità le sue legioni, sfruttando la maggiore flessibilità del suo esercito per scompaginare lo schieramento della falange.
I primi scontri
Durante i regni di Filippo V e di suo figlio Perseo, il Regno di Macedonia si scontrò con la Repubblica romana. Il motivo per il quale la guerra scoppiò fu, nel contesto della seconda guerra punica, l'alleanza di Filippo V con Annibale, vincitore a Canne sull'esercito romano. La prima guerra macedonica (215-205 a.C.) però, si risolse senza né vinti né vincitori con la pace di Fenice.La seconda guerra macedonica (200-196 a.C.) vide invece la netta vittoria romana nella battaglia di Cinocefale (197 a.C.) per opera del proconsole Tito Quinzio Flaminino e la conseguente proclamazione della libertà della Grecia dal dominio macedone da parte dello stesso magistrato, mentre la potenza del Regno di Macedonia e i suoi confini venivano notevolmente ridimensionati
L'arte cambia
L’arte diventa un mezzo per celebrare, per mostrare il proprio potere; cambia di conseguenza anche il ruolo dell’artista: poiché, infatti, poteva celebrare o meno il commissionante, arrivò a rivestire un ruolo molto importante, cominciò ad essere richiesto da vari signori, e iniziano a viaggiare; aumentò l’interesse per la vita degli artisti, nacquero le biografie.
Perché il regno macedone fu il meno prospero tra i regni ellenistici?
- Non aveva grandi riorse economiche;
- dovette affrontare le invasioni di popoli celtici provenienti dai Balcani, ovvero i Galati,
- in molte città greche , riprese ad orgnizzarsi in leghe (come la Lega etolice e la Lega achea) si erano rafforzati sentimenti antimacedoni.