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South America

l'età dei comuni e il regno normanno

Nelle lezioni precedenti abbiamo visto che attorno all'anno mille le città si ripopolano, la popolazione aumenta, nasce una nuova classe sociale (la borghesia) e nascono le arti che sono associazioni di persone che fanno lo stesso mestiere.Sopratutto in Italia le città sono numerose e diventano sempre più ricche e potenti.

la nascita dei comuni

Tra XI e XII secolo in molte città dell’Italia settentrionale e centrale e dell’Europa occidentale, i cittadini più influenti sono sempre più insofferenti al dominio dei signori feudali e dei sovrani, di conseguenza danno vita a delle associazioni per ottenere maggiore indipendenza e autonomia. Nascono così i primi comuni.

In pratica i capi delle famiglie più importanti di una città o di una zona facevano un accordo per sostenersi a vicenda, difendere il territorio e ottenere maggiore indipendenza dai feudatari. Questo patto era confermato da un giuramento.All’inizio quindi il comune era un’associazione privata, solo in seguito divenne un organismo politico e acquisì il compito di governare la città.

I comuni si diffusero soprattutto nell’Italia settentrionale e centrale, perché in Italia le città erano più numerose e più ricche.Tra i primi comuni si ricordano: Milano, Brescia, Bologna, Genova, Parma, Pisa, Firenze, Siena.I comuni nacquero anche in altre zone d’Europa, ma con differenze importanti da quelli italiani.

Vediamo la differenza ● Comune d’oltralpe (Francia, Fiandre, Germania): nato in contrapposizione con il feudatario locale, si costituisce come una sorta di “isola” circondata dalla campagna, il comune amministra la città, mentre la campagna rimane sotto il dominio del feudatario.● Comune italiano: nasce come un compromesso tra il signore e le città. Spesso il territorio circostante (il cosiddetto “contado”) è sotto il controllo del comune.

Nell’evoluzione politica dei Comuni si distinguono tre fasi:La prima è la fase consolare: il governo è affidato ai consoli, dei governatori eletti dall’assemblea di tutti i cittadini. I consoli sono affiancati da un consiglio ristretto del quale fanno parte solo i membri delle famiglie più ricche e potenti.Questa fase è caratterizzata da lotte politiche con scontri anche sanguinosi tra le varie fazioni.

l'evoluzione politica dei comuni

La seconda è la fase podestarile: per porre fine alle lotte tra le varie famiglie verso la fine del XII secolo il governo del comune viene affidato ad un unico uomo: il podestà.Il podestà di solito è un forestiero e questo dovrebbe renderlo imparziale (al di sopra delle parti) nei confronti tra le varie fazioni.

La terza è la fase popolare: nel corso del XIII secolo alcuni gruppi di cittadini meno importanti iniziano a rivendicare il diritto di partecipare al governo del comune. Di solito infatti le più alte cariche spettavano ai membri delle famiglie più ricche e potenti.In alcune città i rappresentanti del popolo riescono ad ottenere un ruolo di primo piano fino a far eleggere un loro rappresentante, il capitano del popolo, che affiancava il podestà.

Nello stesso periodo in Italia si affermano anche le repubbliche marinare. Le repubbliche marinare sono delle città-stato che, grazie ai traffici via mare in tutto il Mediterraneo, sono diventate forti dal punto di vista commerciale e da quello militare.Le città marinare più importanti sono: Amalfi, Pisa, Genova e Venezia.

le repubbliche marinare

La città di Amalfi in Campania si rese indipendente dal dominio bizantino a partire dal IX secolo. Stabilì rapporti economici con gli Arabi in Sicilia, in Spagna, in Siria e con l’Impero Bizantino.Ai marinai amalfitani si deve l’invenzione della bussola e la stesura delle Tavole amalfitane, primo codice di navigazione della storia.Con l’invasione dei Normanni nel sud Italia e la crescita di Pisa, sua rivale nel mar Tirreno, Amalfi conobbe un lento declino.

amalfi

Pisa non è sul mare ma divenne una potenza marittima dall’XI secolo grazie al collegamento con il mare tramite il fiume Arno.Si scontrò con gli Arabi e ottenne il controllo della Sardegna, della Corsica e delle isole Baleari. Fu sconfitta dai genovesi nella battaglia della Meloria 1284 e la sua potenza fu ridimensionata.

pisa

La città di Genova si affermò con potenza marinara già dal X secolo. Particolare impulso ebbero i commerci con l’Oriente anche grazie alle Crociate.Genova e Venezia si contesero la supremazia nel Mediterraneo Orientale, in quello occidentale invece Genova ottenne la supremazia sconfiggendo Pisa nella battaglia della Meloria (1284).

genova

Città fondata nel V secolo da popolazioni in fuga dagli Unni, dapprima fa parte dell’impero Bizantino e nel 697 diventa di fatto indipendente.Per lungo tempo controlla i traffici commerciali con l’Oriente e domina il commercio delle spezie.Grazie alle Crociate aumenta la sua potenza in Oriente e acquisisce il controllo di porti e isole della Grecia e del Medio oriente.

venezia

Antrctica

I TRAFFICI DELLE CITTA' MARINARE

Mentre nell’Italia centro-settentrionale si affermano i comuni, nel sud si consolida il regno dei Normanni.Questi uomini del nord, provenienti dalla Scandinavia, cominciano a stabilirsi in Italia tra il X e l’XI secolo. All’inizio combattono per i signori locali ottenendo in cambio dei feudi, poi nel 1059 il papa Niccolo II, nomina il condottiero normanno Roberto il Guiscardo duca di Calabria, Puglia e Sicilia.

il regno normanno

La Sicilia però è ancora sotto il dominio degli Arabi, questo significa che il papa accetta il dominio dei Normanni nel sud Italia a patto che scaccino gli Arabi dalla Sicilia.Nel 1091, Ruggero I, fratello di Roberto il Guiscardo, completa la conquista dell’isola.Nel 1130 con Ruggero II nasce il Regno normanno di Sicilia e di Puglia, con capitale Palermo.

Pur mantenendo un carattere feudale, il Regno normanno si distingue per un forte controllo del governo centrale.Per questa ragione nell’Italia meridionale non si sviluppano i Comuni. Grazie ai Normanni l’Italia meridionale conosce una grande fioritura culturale e artistica.