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Giulia Benanti
Created on April 19, 2024
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ALGHE VERDI E ALGHE BRUNE
GIULIA BENANTI22/05/2024
ALGHE VERDI
- tilacoidi impacchettati come i grana del cloroplasto delle piante superiori;
- plastidi primari con due membrane involucrali (si riscontrano tutti e tre i tipi di plastidi esistenti, archeo- meso- e neo-);
- clorofilla a e b, carotenoidi (in grandi quantità per evitare lo stress ossidativo causato da condizioni estreme), xantofille;
- endosimbiosi primaria;
- amido.
- cellulosa (fibrillare);
Si pensa che le piante terrestri si siano evolute a partire da un progenitore comune alle Chlorophyta
MORFOLOGIA DEL TALLO
filamentoso (o tricale)
coloniali
unicellulari
laminare
sifonale (o cenocitico)
pseudoparenchimatico
Il flagello è radicato all’interno del citoplasma grazie ai cosiddetti corpi basali.Questi ultimi, sono di natura microtubulare e sono costituiti da nove triplette interconnesse tra di loro.I flagelli si muovono grazie allo stigma, ovvero globuli lipidici che captano la radiazione luminosa che viene trasferita poi a livello cellulare, in modo che si possano aprire i canali per il calcio.
DIVISIONE CELLULARE
CLIVAGGIO
FRAGMOPLASTO
FICOPLASTO
La membrana plasmatica si strozza in due, similente a quello che si forma nelle cellule animali.
Si forma quando si perde la membrana e il fuso mitotico persiste, dunque i due nuclei sono più lontani.
Il fuso mitotico si depolimerizza rapidamente e tra i due nuclei compare un nuovo set di microtubuli perpendicolari al fuso mitotico.
CICLO DI SPIROGYRA
Durante la riproduzione, due filamenti si avvicinano formando dei ponti tra le cellule, in modo da far passare i gameti. In questo caso, si ha un esempio di anisogamia comportamentale, poiché i due gameti sono morfologicamente identici, ma vi è il gamete maschile che attraversa il ponte e raggiunge il gamete femminile.
ECOLOGIA
Sono prevalentemente di acqua dolce, ma se ne possono trovare alcune anche in tanti altri ambienti (ad esempio marini o desertici). Per quanto riguarda la distribuzione, sono presenti già nel sopralitorale, in maniera limitata, mentre sono abbondanti nel mesolitorale. Inoltre, nel piano infralitorale sono presenti popolamenti di vegetali sciafili, ovvero amanti della penombra.
Caulerpa taxifolia
Alcuni rappresentanti delle alghe verdi sono considerati dei bioindicatori, ad esempio di pH acido oppure, come Ulva, la loro abbondanza in un’area può indicare eutrofizzazione o, ancora, possono indicare la contaminazione da metalli e olii. Allo stesso modo, vengono considerate come indicatori biologici le cistoseire e le diatomee (queste ultime soprattutto per fiumi e laghi), poiché sono particolarmente sensibili alle variazioni ambientali.
ALGHE BRUNE
- si sono venute a formare a seguito di una endosimbiosi secondaria di un’alga rossa, quindi presentano il plastidio con quattro membrane;
- presentano il reticolo endoplasmatico;
- presentano le clorofille a e c;
- presentano i flagelli, ma possono essere di tipologie differenti, e per questo vengono anche definite “eterocontofite”;
- i tilacoidi sono riuniti in gruppi di tre;
- come sostanza di riserva, al posto dell’amido, presentano la crisolaminarina, ovvero un polisaccaride del glucosio a catena lineare fatto di ꞵ-1,3 glucano;
- come pigmenti accessori vi sono le xantofille, quali ad esempio la fucoxantina.
FLAGELLO LISCIO
PLEURONEMATICO
1. posteriore;
1. anteriore;
2. più lungo;
2. più corto;
3. funzione di traino;
3. funzione di propulsione.
4. caratterizzato da mastigonemi.
PHAEOPHYCEAE
Comprendono quasi 1500 specie divise in 250 generi, per la maggior parte marine e che, in particolare le Laminariales e le Fucales, vivono in acque fredde.In generale, la loro distribuzione è influenzata principalmente dall’idrodinamismo e dall’intensità luminosa.
STRUTTURA DELLE CELLULE
- sono uninucleate;
- la parete cellulare presenta l’acido alginico, un polimero dell’acido D-mannuronico e L-guluronico, che viene sfruttato dalle alghe come collante tra cellule e per rimanere meglio attaccate alle rocce;
- i plastidi, detti feoplasti, sono generalmente numerosi, di forma discoidale, presentano il pirenoide all’esterno e si possono spostare all’interno della cellula in base all’intensità della luce;
- all’interno dei fisodi presentano i tannini, sostanze tossiche che vengono prodotte più che altro per proteggersi dai grazers.
ricettacoli
tofuli
aerocisti
CICLO DELLE LAMINARIALES
Si tratta di un ciclo sporico digenetico aplo-diplonte eteromorfo. La particolarità, sta nel fatto che ad essere dominante è lo sporofito il quale, attraverso meiosi, produce le spore che, germinando, si trasformeranno nei gametofiti, microscopici.
DIATOMEE
Comprende circa 200 generi per 6000 specie (anche se si pensa siano molte più numerose) tutti organismi unicellulari microscopici, spesso riuniti in colonie e ubiquitari. Ogni cellula è caratterizzata da un rivestimento detto frustulo formato da due teche (epiteca e ipoteca) incastrate l’una all’altra, tra le quali vi sono anelli di silicio che costituiscono il cingulum. Ogni specie possiede un diverso disegno caratterizzato da pori, rilievi o depressioni.
CENTRALES
PENNALES
1. simmetria bilaterale;
1. simmetria radiale;
2. forma allungata;
2. forma rotonda;
3. bentoniche;
3. planctoniche;
4. non presentano flagelli;
4. singolo flagello con mastigonemi;
5. due grandi plastidi.
5. tanti plastidi discoidali.
Pseudo-nitzschia
Produce una neurotossina chiamata acido domoico, ovvero un aminoacido che sovraeccita i neuroni, che si accumula nei bivalvi (cozze e vongole) e nei pesci. La sua produzione è indotta dall’eccessiva presenza di nutrimento, come ad esempio negli scarichi nei mari e può essere anche tossica per l’uomo.
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