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Pianta Domus Aurea colle Oppio

G.G.

Created on April 13, 2024

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Transcript

DOMUS AUREA pianta colle Oppio

SETTORE OCCIDENTALE
SETTORE ORIENTALE
Peristilio oggi illeggibile perché attraversato dalle sostruzioni traiane.

80

45

124

31

33

29

128

32

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Sala della volta delle civette n.29

Una tra le prime sale ad essere riscoperte in epoca rinascimentale.

Posta sull'asse del cortile, pare rivestisse una funzione di rappresentanza: era forse un triclinio. Al centro della volta vi era una scena figurata su fondo bianco, contornata da corolle floreali alternate a immagini di Minerva. Le civette da cui la volta prese il nome comparivano su fregio perimetrale. I fregi sono interrotti da medaglioni circolari, al centro dei quali vi erano figurine in stucco e quadretti paesaggistici. Lungo gli assi mediani e le diagonali della volta sono raffigurati dei candelabri vegetali convergenti verso il quadro centrale.

Ricostruzione dell'apparato decorativo

Dettaglio della decorazione superstite sulla volta.

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Sala della volta gialla n.31

Una tra le prime sale ad essere riscoperte in epoca rinascimentale.

La volta su fondo giallo è articolata in una sequenza di riquadri, all'interno affollati da motivi decorativi, sul perimetro definiti da fasce rosse che si distribuiscono intorno ad un medaglione centrale.

Dettaglio della decorazione sulla volta.

Ricostruzione dell'apparato decorativo

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Sala della volta nera n.32

Una tra le prime sale ad essere riscoperte in epoca rinascimentale.

Nella camera 32, sul fondo nero della volta si stagliano ghirlande, corone floreali, palmette e medaglioni di forma varia.

Ricostruzione dell'apparato decorativo della volta e della parete.

Dettaglio della decorazione superstite.

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Sala della volta rossa n.33

Una tra le prime sale ad essere riscoperte in epoca rinascimentale.

La volta detta rossa per il colore dello sfondo, è scandita anch'essa da fregi vegetali, arricchiti dall'aggiunta di figure animali, quadretti figurati dipinti come fossero appesi, trofei e geni alati.

Ricostruzione dell'apparato decorativo

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Ninfeo di Polifemo n.45

Una tra le prime sale ad essere riscoperte in epoca rinascimentale.

Nelle sale 44 e 45 restano tracce di superfici adornate da mosaici policromi. Nella fascia superiore delle pareti del ninfeo di Polifemo vi erano pannelli mosaicati orlati di conchiglie.

Di questi medaglioni resta solo il centrale con la scena dell'incontro di Ulisse e Polifemo che dà il nome alla sala.

Ricostruzione digitale.

Particolare.

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Sala della volta dorata n.80

La sala 80 è la più grande tra quelle prospicienti il cortile. Prende il nome dalla ricca decorazione a stucchi che impreziosisce la volta a botte posta a copertura della sala. Ai lati della sala 80 si dispongono dei vani minori.

Ricostruzione decorazione della volta.

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Sala n.124

La sala 124 è la più grande tra quelle che circondano la sala ottagonale 128. Sul fronte meridionale la stanza 124 è completamente aperta e rivolta verso l'invaso ottagonale. Sulla parete opposta si apre una grande abside al centro della quale è ancora visibile il punto in cui sgorgava l'acqua introdotta attraverso la conduttura passante per il criptoportico.

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Sala ottagonale n.128

La grande sala ottagonale è caratterizzata dai suoi ambienti radiali, coperta da un'unica cupola a padiglione forata da un oculo centrale e attorniata da un ninfeo preceduto da una scalinata sulla quale scorreva l'acqua che rinfrescava l'ambiente. Tutte le sali circostanti (122-125) si aprono verso l'invaso centrale costituito dalla sala 128, inoltre sono poste in comunicazione tra loro da aperture e passaggi intermedi.

Si pensa che gli architetti Severo e Celere avessero collocato nella sala una struttura lignea che ruotava lentamente, grazie a complessi meccanismi idraulici, e che, come il mondo, compiva un giro completo in 24 ore.

Svetonio, Nero, 31