Chichibio e la gru

Chichibio e la gru

Presentazione della novella del Decameron di Giovanni Boccaccio

Un racconto del Decameron, John William Waterhouse

Introduzione

Chichibio e la gru è una novella del sesto giorno, dove il tema scelto era il motto. La definizione di motto è una battuta che provoca riso, ma al contrario della barzeletta, il quale è ripetibile, il motto è più spontaneo e basato sulla situazione. In particolare, il motto nasce per scampare situazioni problematiche, come per esempio conflitti.

Riassunto

Currado Gianfigliazzi, un giorno andando a caccia, catturò una gru che mandò a Chichibio a cuocere. Lui si mise all'opera e quando era ormai cotta, entrò nella cucina Brunetta, di cui Chichibio era innamorato. Brunetta sentendo il buon profumo gli chiese di darle una coscia, lui inizialmente rifiuta la richiesta, ma alla fine cede e gliela diede.

Quando la gru venne servita, Corrado notò la mancanza della coscia, e fece chiamare Chichibio e gli domandò dove fosse finita. Chichibio rispose che le gru hanno una sola coscia, il quale irritò Corrado e lo sfidò allora l'indomani di andare a provarlo. La mattina seguente giunti a un fiume, trovarono dodici gru che dormivano con una zampa alzata.

Chichibio affermò la sua vittoria, che portò Currado a correre gridando verso le gru. Spaventate, posano l'altra zampa e scappano. Currado si rivolse allora a Chichibio per la sua risposta. Chichibio notò che se avesse gridando come aveva fatto oggi alle gru, anche quella di ieri avrebbe fatto spuntare la gamba mancante. Currado preso di sorpresa dalla risposta, alla rabbia si scambiò divertimento, e decide di perdonare Chichibio.

Commento

Interessante è un'influenza del contesto storico in questa novella. Nella sesta giornata, tutte le novelle hanno come protagonista toscani, mentre Chichibio è veneziano, di cui la città è detestato dai fiorentini in quanto competitori. Questo viene riflettuto nella rappresentazione di Chichibio come un tipo chiaccherone e sciocco; il suo motto, la risposta che da al suo signore, al contrario degli altri non è data dalla sua padronanza della lingua e acutezza mentale, bensì dalla fortuna, una battuta uscita miracolosamente che lo salva.