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Essere matita
Mariateresa Murari
Created on April 10, 2024
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Transcript
Essere matita
Lavoro svolto da: Lorusso Maria Teresa, Murari Mariateresa, Perrulli Gioacchino, Simone Fabiana
essere matita
Essere matita è segreta ambizione. Bruciare sulla carta lentamente e nella carta restare in altra nuova forma suscitato. Diventare così da carne segno, da strumento ossatura esile del pensiero. Ma questa dolce eclissi della materia non sempre è concessa. C’è chi tramonta solo col suo corpo: allora più doloroso ne è il distacco.
valerio magrelli
Valerio Magrelli è nato a Roma nel 1952, ed è uno studioso di letteratura francese, scrittore, traduttore e critico letterario italiano. Laureato in filosofia presso l'Università degli studi di Roma, esperto di letteratura francese, insegna presso l'Università degli studi di Roma Tre.
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Essere matitadi cosa parla?
In questa poesia il poeta esprime il suo desiderio di essere matita. Lui vorrebbe essere tale, poichè solo ciò che si trasforma continua a vivere. La matita si trasforma perchè una parte di sè (la grafite) resta sulla carta, tramite l'inchiostro, sottoforma di parole. Il poeta vorrebbe essere una matita pervhè è destinata a durare, a lasciare un'impronta, ad esistere. Ciò si può intuire dal secodo e terzo verso. "Bruciar sulla carta lentamente e nella carta restare"
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significato della poesia
Perchè vorrebbe diventare matita?
Il poeta, alla fine della poesia, scrive: "Ma questa dolce eclissi della materia non sempre è concessa" Vale a dire che questa metamorfosi non sempre si verifica. Perciò l'uomo, se vive e muore senza lasciare traccia di sè e del suo spirito, è destinato a soffrire maggiormente nel momento della morte
La matita, a differenza dell'essere umano, anche se si consuma, riesce a lasciare traccia del suo spirito, mentre gli esseri umani sono destinati a non lasciare traccia del proprio spirito
‘L.ascia il tuo spirito ma fallo a matita
- Simon F.
FIGURE RETORICHE
Bruciare sulla carta: Il desiderio di trasformazione del poeta. Nel primo verso il poeta dichiara un sogno, un desiderio segreto.
È significativa la frequenza di verbi all’infinito, tutti in posizione di rilievo a inizio o fine verso (Essere, v. 1; Bruciare, v. 2; restare, v. 3; Diventare, v. 5): l’assenza della persona verbale è adatta a raffigurare una situazione in cui l’io scompare e diventa un oggetto, ma anche a esprimere il desiderio in forma universale, come se l’aspirazione a questa particolare immortalità appartenesse a ogni uomo.
Seguono due gruppi di tre versi, aperti ciascuno da un endecasillabo introdotto da un verbo all’infinito (Bruciare, v. 2 e Diventare, v. 5).
Il chiasmo ai versi 2 e 3 (Bruciare sulla carta lentamente / e nella carta restare) sottolinea ulteriormente la coesistenza tra consumazione e sopravvivenza insita nella condizione dell'oggetto.
In questa parte è raffigurata una sorta di visione, come se il poeta entrasse nell’oggetto e descrivesse dall’interno una metamorfosi che promette una sorta di immortalità: diventare matita implica una rinascita (vv. 2-4), e soprattutto una trasformazione della materia in traccia dello spirito (vv. 5-7).
Quando lo spirito non trova modo di sopravvivere e lasciare traccia di sé, il tramonto del corpo, ovvero la morte, è un distacco (v. 12) irrevocabile, che non porta ad alcuna rinascita.
Il termine ossatura (v. 6) allude al segno lasciato dalla matita sulla carta: leggero ed essenziale ma al contempo stabile e compatto. Come lo scheletro per il corpo, la scrittura è il sostegno del pensiero.
C'è chi tramonta solo col suo corpo:allora più doloroso ne è il distacco
Grazie per l'attenzione!
Il poeta vuole condividere con la matita la capacità di trasferire sulla carta ciò che è presente dentro di sè è trasformarlo in espressione del pensiero e scrittura poetica.
Opere Tra le sue opere troviamo: -La raccolta "Ora Serrata Retinae" (1980) che allude al margine frastagliato della retina, ovvero l'ora serrata. -Nature e Venature (1987) -Essere matita (1996) -Il sangue amaro (2014)