Tecniche di base di rappresentazione e drammatizzazione
Marianna Macera
Created on April 7, 2024
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Tecniche di base di rappresentazione e drammatizzazione
SCF -SERVIZI CONSULENZA E FORMAZIONE- CENTRO STUDIImpresa Sociale s.a.s.PROGRAMMA GOLCorso di formazione per ASACOM - Assistente all'autonomia e alla comunicaizone con le persone con disabilità - ID 3883 Ed.3
Materiale didattico a cura della docente Dott.ssa Marianna Macera
La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola. Con il termine drammatizzazione si intendono tutte le forme di uso dei mezzi teatrali a fini educativi.
ma cosa si intende con questo termine?
La drammtizzazione è un'attività che ha precisi significati infatti, drammatizzazione significa:1. SOCIALITA'2. EMOTIVITA'3. LINGUAGGI4. CREATIVITA'5. INTERDISCIPLINARIETA'6. APPRENDIMENTO
Il teatro
SOCIALITA'l'attività teatrale aiuta a saper accettare il punto di vista dell'altro, i momenti di confronto ed il coordinamento delle azioni. Tutto ciò abitua alla vita di gruppo dando spazio a ciascuno nelle diverse funzioni e ruoli.
EMOTIVITA'nell'attività teatrale si ha modo di vivere momenti di intensa emotività, aiutando i bambini a sentirsi liberi di esprimersi.
LINGUAGGIandare in scena significa mettere in atto tutte le potenzialità motorie, mimiche, gestuali, sonore che permettono al bambino di essere capace di utilizzare molteplici linguaggi,garantendogli la possibilità di comunicare.
CREATIVITA'i bambini trovano l'occasione per sviluppare il proprio potenziale fantastico e la propria creatività. Recitare crea l'esigenza di continui cambi di scena, costumi, dialoghi, ruoli, stimolando così l'elasticità mentale per la creazione di soluzioni sempre nuove.
INTERDISCIPLINARIETA' anche nell'attività teatrale è possibile affrontare tematiche comuni a più ambiti diversi.
APPRENDIMENTOl'esperienza teatrale stimola le diverse forme di apprendimento, potenziando ed indirizzando energie creative ed alimentando al contempo il gusto estetico e artistico.
Per questo è consigliabile che l’educazione artistica cominci con il periodo della infanzia rappresentando così un supporto fondamentale in tutto il percorso formativo dei bambini.
Infatti, l'animazione teatrale fa parte dell'esperienzadel bambino sin dai suoi primi anni di vita,quando gioca e, senza saperlo, fa teatro,trasformando oggetti in animali da cavalcare,costruendo situazioni immaginarie e assumendo ruoli diversi.
GIOCO SIMBOLICO
Il gioco simbolico diventa espressione di un ricco mondo interiore, un'attività spontanea che permette di modificare la realtà edi creare un contesto più gratificante in cui ogni bambinopuò realizzare i suoi desideri e sdrammatizzare eventi spiacevoli.
Il gioco simbolico,applicato nell'ambito dell'attività teatrale e di drammatizzazione,aiuta il bambino a sapersi immedesimare nel personaggioche si vuole rappresentare e, quindi, a saper mettersi nei panni degli altri, assumendo una visione più flessibile della realtà.
Nel gioco simbolico trova ampio coinvolgimento il corpo che, attraverso i gesti, esprime significati appartenentia un mondo reale o fantastico.In questa prospettiva il teatro permette di prendere coscienza del proprio corpo e delle sue possibilità espressivesia rispetto allo spazio circostante sia nel rapporto con gli altri.
movimento-apprendimento
L'apprendimento motorio influenza positivamente le relazioni soggetto-mondo,un mondo che bisogna conoscere per poterlo comunicare
vocegestomotricità
Inoltre, “Il gioco del teatro” rappresenta per tutti i popoli della terrail linguaggio privilegiato attraverso il quale è possibile esprimerela propria cultura, la storia, le tradizioni , gli usi e i costumi.L’attività teatrale, oggi è uno strumento di fondamentale importanza per promuovere la reciproca conoscenza fra giovani di cultura e tradizione e lingue differenti.
inclusione
Riferimenti legislativi
ASACOM
Art. 8, c. 1. lettera d), L. 104/92:"...provvedimenti che rednono effettivi il diritto all'informazione e il diritto allo studio della persona handicappata, con particolare riferimento alle dotazioni didattiche e tecniche, ai programmi, a linguaggi specializzati, alle prove di valutazione e alla disponibilità di personale appositamente qualificato,docente e non docente".
Art. 13, c. 3, L. 104/92:"...nelle scuole di ogni ordine e grado, fermo restando ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977 n.616 e successive modificazioni, l'obbligo per gli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici e sensoriali, sono garantite attività di sostegno mediante l'assegnazione di docenti specializzati."
Quali compiti svolge?- ponte comunicativo- lavoro in rete per promuovere l'inclusione- facilita la comunicazione tra il bambino/ragazzo con disabilità sensoriale, i docenti e i compagni di classe- rende accessibili contenuti scolastici, informazioni circostanti, ambiente classe- predispone e adatta il materiale didattico e progetta tecniche metodologiche più idonee per l'acquisizione dei contenuti nelle singole discipline- affianca lo studente in ambito extra-scolastico con la funzione di studio-assisitito- lavora sulle autonomie didattiche e operative
ASACOM
L’attività teatrale rappresenta un valido strumento educativo, poiché mette al centro del processo formativo lo studente,considerandolo come persona, dotato di una sfera emotiva e di capacità creative che occorre potenziare.
FARE TEATRO=prendere coscienza del proprio mondo interiore edel rapporto con il proprio corpo, imparando ad esercitareun controllo sulle proprie emozioni,superando difficoltà ed insicurezza e spronandoli a potenziarele capacità creative.
Oltretutto, l’attività teatrale intende facilitarei rapporti interpersonali tra coetanei,cosa importantissima quando sono coinvolti bambini con disabilità.
Fare teatro significa lavorare in gruppo, aprire tutti i canali per ascoltare se stessi e gli altri, concentrarsi insieme verso un obiettivo comune e stimolante: lo spettacolo.
Rendere i bambini protagonisti, soggetti attivi e partecipi alla realizzazione di un progetto condiviso:- accresce l’autonomia;- mantiene alta la motivazione;- stimola la ricerca e l’auto apprendimento.
Se poi questo progetto è la costruzione di un evento teatrale,che mette in gioco la sensibilità, l’affettività e il linguaggio del corpo,la spinta a lavorare insieme e usare tutte le proprie capacità e competenzediventa potentissima.
Quando si realizza un'attività teatrale, si ha modo di...
Offrire a tutti i bambini, l’opportunità di esprimere le proprie emozioni e “mettersi in gioco”scegliendo il ruolo ad essi più congeniale
Sperimentare linguaggi espressivi diversi: gestualità, immagine, musica, canto, danza e parola
Potenziare e rafforzare la conoscenza di sè e l'altro
Educare al rispetto dell’altro, alla collaborazione e alla cooperazione
Offrire una più compiuta possibilità d’integrazione ai bambini con difficoltà
Ampliare gli orizzonti culturali dei bambini, stimolandone la sensibilità alle arti sceniche
La direttiva del 27 dicembre 2012 sugli "STRUMENTI DI INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI" ridefinisce e completa l'approccio all'integrazione scolastica, ribadendo la necessità di adottare una didattica inclusiva
Infatti, oggiggiorno le nostre classi sono costituite da studenti con situazioni molto diverse tra loro,ognuna delle quali richiede un intervento personalizzato e adeguate risposte.
Tra le buone pratiche di inclusione,il laboratorio teatrale rappresenta una delle proposte più complete, efficaci e sorprendetiper i risultati positivi che riesce a raggiungere, coinvolgendo il singolo alunno e l'intera classe.
Teatro e disabilità
L'attività di rappresentazione e drammatizzazione, come sempre, non va lasciata al caso e all'improvvisazione,ma richiede un'adeguata progettazione,se vogliamo parlare di efficienza e produttività.
Attraverso la ricerca, la sperimentazione e l'uso di linguaggi non verbali, si permette agli alunni con disabilità di scoprire le proprie potenzialità e di sviluppare competenze comunicative e intelligenza emotiva.
La drammatizzazione diventa così l'approccio che tende a tirar fuori ciò che già esiste,a far esprimere le potenzialità di ogni individuo
Per questo sono state numerose le occasioni di incontro fra il teatro e la disabilità,nella scuola e soprattutto nell'ambito extrascolastico.La disabilità non è più un limite, ma acquisisce una straordinaria forza espressiva,capace di generare arte e regalare agli stessi attori coinvoltimomenti di forti emozioni.
Così, pur partendo da presupposti artistici, si possono raggiungere esiti di apprendimento e riabilitativi, dato chela persona con disabilità riesce a parteciparein modo attivo e consapevole.
In questo modo il bambino con disabilità riesce ad uscire dauna situazione di isolamento, riuscendo a stabilire con gli altriun rapporto, un'apertura e un contatto che, altrimenti,resterebbero preclusi,soprattutto a chi non ha accesso al mondo della parola.
Anche la musica, che accompagna ogni evento di rappresentazione, ha una grande importanza nella rieducazione e nel recupero,in quanto stimola il movimento in modo ordinato,educando all'autodisciplina, alla precisione del gesto, all'equilibrio.
Un altro aspetto importante del percorso dirappresentazione e drammatizzazioneriguarda la memorizzazione delle sequenze ritmiche da riprodurre,dei canti, dei passi, dei movimenti, delle parti da recitare,tutte attività che offrono una valida motivazione allo sforzo mnemonico, riuscendo ad impegnare costantemente ancheil bambino con grave ritardo cognitivo o con disturbi del comportamento.
Ciò ci insegna che, anche quando la situazioneci appare complicata per la presenza di una grave forma di disabilità, non bisogna arrendersi, ma cercare sempre di lavorare per favorire l'inclusione e garantire l'apprendimento in tutti i modi possibili.
occorre saper "aprire la porta"
attraverso cui passerà la comunicazione econ essa i contenuti delll'educazione e dell'apprendimento.
Metodologie
Il role playing
Il role playing o gioco di ruolo è una tecnica didattica trasversale, finalizzata a potenziare:
la comunicazionein tutte le sue caratterizzazioni
l'immedesimazione
l'educazione emotiva
Esso consiste nell'indossare il ruolo di un certo personaggio, al fine di interiorizzare meglio una certa conoscenza, abilità o emozione
Il role playing affonda le sue radici nell'età classica dell'antica Grecia, quando il teatro ricopriva un ruolo di primo piano nella società e nell’educazione.Impiegato in ambito didattico negli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale e inserito nel dopoguerra nel programma formativo di numerose aziende americane,il termine fu però coniato intorno agli anni 20 dallo psichiatra rumenoJacob Levi Moreno, che a quel tempo operava a Vienna.
Il Role Playing è una metodologia didattica di tipo laboratoriale, euristica, creativa e comunicativa che si colloca a metà strada tra:
Wrong answer
E' possibile definire il Role Playing una sorta di teatro improvvisato, dove
si mette in scena una storia
il docente è il regista
gli studenti sono gli attori
c'e' spazio per tutti!
Wrong answer
Wrong answer
un warming up ➡️ fase di riscaldamento corredata di brevi interviste che aiutano l'attore a immedesimarsi nel personaggio;un briefing ➡️ il docente fa il punto della situazione chiarendo chi deve interpretare quale ruolo, spiegando perché è importante che la rappresentazione non venga interrotta di continuo. Dopodiché il docente lascia il centro della scena agli studenti attori e prende posto con il resto della classe, tra gli uditori che assisteranno alla simulazione;una fase di cooling of (raffreddamento) ➡️ gli attori forniscono un’autovalutazione e indicano le eventuali difficoltà che hanno riscontrato durante l’interpretazione;un debriefing (rielaborazione) ➡️ è il momento in cui si analizza la seduta di gioco, sottolineando criticità e punti di forza.
Wrong answer
Wrong answer
Spontaneo: gli studenti attori interpretano il proprio ruolo senza preparazione, spesso dopo aver scelto anche il tema o la situazione rappresentativa. Strutturato: gli attori devono interpretare un ruolo definito in partenza e attenersi a un copione più o meno articolato.Centrato sui ruoli: il tema viene fissato in fase preparatoria, mentre i ruoli vengono assegnati in corso d’opera.Centrato sul tema: i ruoli sono definiti, mentre la situazione rappresentativa si costruisce durante la seduta di gioco.Autorappresentato: uno degli studenti rappresenta un fatto che gli è accaduto realmente, con la partecipazione attiva di alcuni suoi compagni di classe; il protagonista potrebbe sia lasciare il suo posto a un altro giocatore, sia provare a modificare la situazione scenica alla luce di quanto discusso in fase di rielaborazione collettiva.
Wrong answer
Wrong answer
Si consiglia l'uso del Role Playing in ambito didattico per creareun clima positivo in classe, favorire il dialogo comunicativo tra pari e, soprattutto, allenare due competenze trasversali importanti:la creatività e l'empatia.
E ora..mettiamoci all'opera!
Immaginate di essere in fila in posta e state aspettando il vostro turno.
1) METTETEVI IN PIEDI, IN FILA INDIANA DIETRO ALLA CATTEDRA O A UN BANCO;2) OGNUNO RICEVERA' UN BIGLIETTO SU CUI SRA' RIPORTATO:IL NOME L'OPERAZIONE CHE DEVE SVOLGERE;IL PROPRIO RUOLO
ORGANIZZATE LE IDEE E CALATEVINEI PANNI DEL VOSTRO PERSONAGGIO.
Wrong answer
Wrong answer
Facciamo qualche gioco insieme!
Mettetevi seduti, con un foglio e delle matite a portata di mano.Al segnale del via, chiudete gli occhi, in silenzio.Verrà nominato un oggetto qualsiasi (palla, frutto, cappello...) e cercate di vederlo con l'immaginazione: pensate alla sua forma, al suo colore, alla dimensione.Dopo 10/15 secondi, al segnale di stop, aprite gli occhi e disegnate l'oggetto esattamente come lo avete visto.
Vedere a occhi chiusi
Disponetevi nello spazio scenico ed eseguite le seguenti azioni:1. AZIONE FISICA CHE ESPRIME LA GIOIA: in piedi, alzate le braccia sopra la testa e saltate sul posto, chiudendo e aprendo le mani come se cercaste di afferrare qualcosa che si trova in alto.2. AZIONE FISICA CHE ESPRIME LA TRISTEZZA: piegatevi leggermente in avanti, lasciate pendere le braccia lungo il corpo e strisciate i piedi muovendovi molto lentamente.3. AZIONE FISICA CHE ESPRIME LA RABBIA: irrigidite il corpo, marciate sul posto battendo i piedi per terra e stringendo con forza i pugni chius.
Gesti e movimenti
Wrong answer
Gli scioglilingua sono difficili da pronunciare rapidamente, ma utili per migliorare l'articolazione delle parole.Leggete i seguenti scioglilingua, cercando di pronunciare le parole con chiarezza.
Tigre contro tigre
TRE STECCHE STRETTE INTRE STRETTE TASCHE STANNO
SE IL CONIGLIO GLI AGLI TI PIGLIA, LEVAGLI GLI AGLI ETAGLIAGLI GLI ARTIGLI
SOPRA LA PANCA LA CAPRA CAMPA,SOTTO LA PANCA LA CAPRA CREPA
Wrong answer
A turno, pronunciate la frase CHE GIORNATA CALDA! nei seguenti modi:gridata con rabbiaannunciata con freddezzadeclamata solennementebalbettata con timidezzaborbottata con insofferenzacanticchiata con allegria
Ma che tono!
ricordate...
TONI LEGATI A SENTIMENTI DI OSTILITA': freddo - sorpreso - tagliente - minaccioso - rabbioso - adirato
TONI LEGATI A STATI D'ANIMO DI BENESSERE: tranquillo - gentile - allegro - entusiasta - felice - affettuoso
TONI LEGATI A STATI D'ANIMO DI MALESSERE: annoiato - nervoso - triste - preoccupato - disperato - impaurito
TONI LEGATI A MODI DI ESSERE: dubbioso - sorpreso - ammirato - rassicurante - deciso - imperioso