Want to create interactive content? It’s easy in Genially!

Get started free

VASI GRECI

Colombini Anna

Created on April 5, 2024

Start designing with a free template

Discover more than 1500 professional designs like these:

Smart Quiz

Essential Quiz

Practical Quiz

Akihabara Quiz

Piñata Challenge

Math Calculations

Pixel Challenge

Transcript

ceramografia nell'anica grecia

lebes

oinochoé

stamnos

kylix

hydria

GRAZIE dell'attenzione

GRAZIE dell'attenzione

colombini anna

HYDRIA

è un vaso greco utilizzato principalmente per trasportare acqua, ma anche come urna cineraria o come contenitore per le votazioni. Ha il collo distinto dal corpo e tre manici: i due orizzontali, posti a 180° l'uno dall'altro dove il corpo è più largo, servivano per il sollevamento e il trasporto del recipiente; il terzo è verticale, si trova fra collo e corpo, a 90° dagli agli altri due e serviva per versare l'acqua. Diffusa tra i ceramografi a figure nere e a figure rosse con le sue ampie pareti divenne ottimo supporto per rappresentazioni mitologiche che spesso in ambito greco riflettevano obblighi morali e sociali; allo stesso modo sono frequenti le scene tratte dalla vita quotidiana spesso connesse al tema della raccolta dell'acqua e delle fontane pubbliche.

lebes

era originariamente un vaso profondo, generalmente di bronzo con il fondo arrotondato, e necessitava perciò di un piedistallo per farlo restare eretto. Era appoggiato tramite un piede, e veniva tipicamente usato come ciotola per miscelare il cibo in preparazione. Una traduzione della parola è calderone. Il lebes di metallo era utilizzato durante le cerimonie di purificazione come sacrifici, funerali e matrimoni e come premio in contesti atletici. Il lebes gamikos era specificamente un vaso nuziale con manici ad anello. Il vaso, dalla struttura particolarmente elaborata, presenta un corpo ovoidale molto compresso con spalla quasi appiattita e un basso piede campanulato. Sulla spalla si innestano due anse a ponte orizzontali e Il coperchio del vaso, originale, è costituito da un elemento appiattito che solleva un altro lebete gamico in miniatura, a sua volta munito di coperchio.

kylix

è una coppa da vino in ceramica, il cui uso, nell'antica Grecia, è attestato a partire dal VI secolo a.C. Coppa da bevuta e oggetto d'intrattenimento ludico nel kottabos (scopo del gioco: colpire un bersaglio con il vino rimasto sul fondo della coppa), raggiunse il massimo della diffusione a partire dalla fine del VI secolo rimanendo in auge fino al IV secolo a.C., quando il kantharos, l'elegante calice a volute dei rituali dionisiaci, ne prese il posto quale coppa da vino più diffusa. La kylix aveva corpo espanso e poco profondo, sostenuto da un piede in genere con alto stelo. Per l'impugnatura era provvista di due piccole anse impostate poco sotto l'orlo e spesso quasi orizzontali. All'interno, il fondo, tendenzialmente piano, si presenta spesso decorato da scene, raffigurazioni o decorazioni: queste, occultate dal vino depositato sul fondo, si rendevano gradualmente visibili solo durante l'atto del bere. I soggetti raffigurati erano quindi molto spesso concepiti in funzione di questo effetto. due esempi:

Coppa dei comasti (600-575 a.C. circa)

Coppa di Siana (575-550 a.C. circa)

oinochoé

è un vaso simile alla brocca, utilizzato per versare il vino o l'acqua. Se ne conoscono esemplari sia in metallo sia in terracotta e nella grande varietà di forme che questo vaso ha assunto, attraversando il geometrico e l'orientalizzante, per giungere alle figure nere attiche e al termine delle figure rosse. L'oinochoe è caratterizzata da corpo ovale, più o meno allungato, con ansa unica, ed ha un'altezza variabile dai 20 ai 40 cm.

stamnos

è un contenitore per liquidi, in argilla, creato in Grecia e prodotto dalla fine del VI secolo a.C. alla fine del V, in Etruria fino al IV. Ha corpo globulare, spalla larga, piede e collo bassi, con una larga apertura e anse orizzontali all'altezza della spalla. Gli esemplari più recenti tendono a snellirsi e ad alzarsi. L'esistenza di esemplari dotati di coperchio indica che la forma poteva essere utilizzata per la conservazione dei liquidi, come l'anfora, mentre fonti letterarie ne mostrano l'utilizzo per la mescita del vino nei banchetti, similmente al modo in cui venivano impiegati i crateri. Benché se ne conoscano alcuni esemplari decorati a figure nere, lo stamnos è una delle forme vascolari impiegate e adattate soprattutto per la decorazione a figure rosse, nel periodo in cui nasceva il nuovo stile e venivano elaborati e sperimentati nuovi rapporti tra forma e decorazione