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MARCEL MAUSS
Alessia Guida
Created on March 29, 2024
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Transcript
MARCEL MAUSS
ALESSIA GUIDA E ARIANNA IACOMINO 3A
Marcel Mauss nacque nel 1872 a Épinal in Francia da una famiglia di origini ebraiche. Nipote di Émile Durkheim, uno dei padri fondatori della sociologia, con il quale collabora in diverse pubblicazioni venendone notevolmente influenzato, è uno dei principali esponenti della Scuola Sociologica Francese.
Particolarmente rilevante fu il lavoro alla rivista L’Année Sociologique, portato avanti dallo studioso dopo la morte dello zio. Marcel Mauss fu un antropologo, sociologo, storico delle religioni, simpatizzante del socialismo francese.
I suoi studi si concentravano sulla magia, il sacrificio e lo scambio del dono. Mauss non condusse nessuna ricerca sul campo da osservatore partecipante. Contribuì alla disciplina, tramite posizioni teoriche elaborate. Il suo lavoro fu diverso da quello di Durkheim poiché tendeva ad osservare similitudini strutturali tra società diverse. Marcel Mauss influenzò anche Claude Lévi-Strauss, esponente importante dello strutturalismo antropologico.
Il “fatto sociale totale” è uno dei concetti chiave della teoria di Marcel Mauss e della scuola sociologica francese in generale. Con questo termine Mauss si riferisce a qualsiasi aspetto della vita sociale che esiste al di fuori dell’individuo e che esercita un’influenza sulla sua condotta. Mauss afferma che i fatti sociali esistono come realtà oggettive, al di là della volontà degli individui, e che la società è un’entità complessa composta da fatti sociali interconnessi.
tra le sue opere fondamentali vi sono:
Il" Saggio sulla natura e la funzione del sacrificio"
"Il Saggio sul dono"
"IL SAGGIO SUL DONO"
Studiando i documenti etnologici di varie società primitive, Mauss scoprì l'esistenza di relazioni complesse legate al dono.
Lo scambio del dono secondo lo studioso si basava principalmente su tre azioni: dare, ricevere e ricambiare.
Secondo Mauss negli oggetti donati esiste «un’anima» che li lega a colui che li dona. Tale forza fa sí che ogni oggetto prima o poi tenda a ritornare al suo proprietario sia nella sua forma originaria sia sotto forma di altri doni equivalenti.
"IL SAGGIO SULLA NATURA E LA FUNZIONE DEL SACRIFICIO"
Marcel Mauss scrisse anche, insieme a Henri Hubert – storico e sociologo francese famoso per gli studi di antropologia nel campo della magia e delle credenze religiose – il Saggio sulla natura e la funzione del Sacrificio.
In questa opera indagò la dinamica e la struttura del rito riguardante il sacrificio. Questa parola, sacrificio, significa etimologicamente ‘sacrum facere’, rendere sacro, come atto religioso che comporta la rinuncia di un bene a favore di un essere sovrumano.
Mauss e Hubert attribuiscono al sacrificio la definizione di uno strumento di comunicazione fra l'uomo e le forze superiori, dandogli il carattere di mezzo per stabilire un contatto fra il sacro e il profano. I due studiosi individuarono nel sacrificio, anche, la presenza necessitante di un mediatore, nella maggior parte dei casi un animale sacrificale, che svolge il ruolo di ponte fra il sacro e il profano.
Nel corso del Novecento le tesi di Mauss sono state sia di stimolo per altri studiosi, sia oggetto di forti critiche rispetto all’incapacità di riconoscere fenomeni economici nelle pratiche dei primitivi. Oltre al continuo stimolo sulla ricerca antropologica, le tesi di Mauss hanno stimolato una riflessione sociopolitica sull'attualità. Negli anni Ottanta è infatti sorto un movimento non a caso chiamato MAUSS (Mouvement anti-utilitariste dans les sciences sociales, "movimento anti-utilitarista nelle scienze sociali"). L'idea che la società possa basarsi, su una sottile e ambigua relazione di spontaneità e di obblighi come quella che si manifesta nel dono e non solo sull’egoismo.
Una parte considerevole della nostra morale e della nostra stessa vita staziona tuttora nell’atmosfera del dono, dell’obbligo e, insieme, della libertà. Non tutto, per fortuna, è ancora esclusivamente classificato in termini di acquisto e di vendita. Le cose hanno ancora un valore sentimentale, oltre al loro valore venale, ammesso che esistano valori soltanto venali. Non c’è solo una morale mercantile. Esistono persone e classi che conservano i costumi di un tempo, ai quali ci uniformiamo quasi tutti, almeno in certi periodi dell’anno o in certe occasioni. Marcel Mauss
Èn conclusion : Les archives de ses études anthropologiques sont survécu aux deux guerres mondiales. Ces archives sont conservées à l’Institut des Mémoires de l’Édition Contemporaine (IMEC). Mauss a influencé l’anthropologie et les sciences sociales françaises. Il n’avait pas un grand nombre d’étudiants comme beaucoup d’autres sociologues, mais il a enseigné la méthode ethnographique à la première génération d’étudiants français en anthropologie.