Want to create interactive content? It’s easy in Genially!
GIUSEPPE UNGARETTI
setti vittoria2010
Created on March 25, 2024
Start designing with a free template
Discover more than 1500 professional designs like these:
View
Akihabara Connectors Infographic
View
Essential Infographic
View
Practical Infographic
View
Akihabara Infographic
View
Interactive QR Code Generator
View
Witchcraft vertical Infographic
View
Halloween Horizontal Infographic
Transcript
I primi del '900
" Soldati "
Immigrazione
" In Memoria"
Giuseppe Ungaretti
jazz
Africa
Otto Dix
Prima Guerra Mondiale
Africa
Il periodo trascorso in Africa lascia a Ungaretti dei ricordi esotici. In molte delle sue opere evoca paesaggi africani e atmosfere misteriose. La sua permanenza in Africa ha contribuito ad arrichire il suo mondo poetico infatti l'Africa è un continente caratterizzato da una grande diversità geografica culturale e naturale possiede molti paesaggi tra cui deserti, savane, foreste pluviali e montagne. E' bitata da molti popoli, etnie e lingue diverse. E' anche ricca di risorse naturali ma affronta sfide came la povertà, le malattie e i conflitti.
Otto Dix
L'orrore e l'angoscia della guerra vennero rappresentati oltre che da poeti come Ungaretti anche dal pittore tedesco Otto Dix (1891-1969) che partecipò da soldato alla Grande Guerra, e nel corso degli anni Venti dedicò a questo drammatico tema alcune opere significative. Egli ritenne che fosse necessario continuare a parlarne con lo scopo, di evitare una nuova tragedia. In uno dei suoi capolavori, il Trittico della guerra, Dix raccontò in modo brutale la violenza e l’orrore che ogni guerra porta con sé: la natura è sconvolta, le città sono devastate, cumuli di cadaveri massacrati.
"SOLDATI"
Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie
La poesia Soldati è stata scritta nel luglio del 1918 quando era un soldato di trincea, verso la fine della Grande Guerra, è brevissima e basata su una similitudine , noi tutti siamo come foglie che stanno sugli alberi, la vita è fragile e precaria come le foglie in autunno. Le foglie sono così deboli nella stagione autunnale che basta un lieve soffio di vento per farle cadere, mentre ai soldati basta un colpo di fucile per essere uccisi.
Giuseppe Ugaretti
Nasce ad Alessandria d'Egitto nel 1888 e morì a Milano nel 1970. Figlio di genitori toscani (Lucca), trascorse l'infanzia in Africa.A due anni rimane orfano del padre (morto per infortunio durante i lavori del Canale di Suez). Nel 1912 si trasferisce a Parigi dove si iscrive all'università Sorbona e ritrova l'amico d' infanzia Mohamed Sceab a cui dedicherà una poesia.
Immigrazioni e razzismo
Ogni anno migliaia di migranti cercano di raggiungere l’Europa. Alcuni spinti dalla necessità di fuggire dalla povertà, altri scappano dalla violenza della guerra. Quando queste persone riescono a raggiungere la loro destinazione subiscono: discriminazioni e sfruttamento lavorativo. Tutto ciò accompagnato da sentimenti di odio e razzismo nei loro confronti, alimentati da pregiudizi.
Ungaretti - Grande Guerra
Nel 1915 Ungaretti partecipa alla Grande Guerra come soldato, sul fronte occidentale e sul fronte italiano.La sua esperienza sul campo di battaglia ha influenzato profondamente la sua poesia, che esplora temi come la sofferenza, la solitudine e la fragilità della vita. Durante le sue battaglie vedeva con i suoi occhi la morte e questo gli consentiva di trasmettere nelle sue poesie un sentimento di attaccamento alla vita.
Jazz
Il jazz ha radici profonde nell'Africa sia attraverso le tradizioni musicali africane sia attraverso le controversie durante il periodo della tratta degli schiavi. Molte delle caratteristiche del jazz come l'improvvisazione, il ritmo e l'uso di percussioni incorpora una vasta gamma di stili e influenza.
"In memoria"
Contenuta in "il Porto Sepolto". Fu scritta da Ungaretti mentre era in guerra a Loquizza ne 1916 ricorda la tragica esistenza dell'egiziano Moammed Sceab amico e compagno di studi che si era ucciso a causa dell'isolamento sociale. Questa poesia è legata allo sradicamento dell'uomo che a perso le sue origini e che cade in un vuoto umano e culturale.Il dramma di Mohamed è una situazione vissuta anche da Ungaretti che però trova conforto nella poesia e supera questa condizione. Il problema dell'immigrazione è un tema ricorrente e presente ancora oggi