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Annamaria Paolillo
Created on March 25, 2024
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Transcript
L'omeostasi termica
La Termoregolazione
Come funziona
Riscaldamento climatico
Come può minacciare la nostra salute
Goal 13, Agenda 2030
L'omeostasi
Nel funzionamento ottimale dell’organismo umano, la stabilità interna è essenziale. Questa stabilità è costantemente influenzata da fattori quali le variazioni dell’ambiente esterno e l’attività metabolica delle cellule, che inevitabilmente alterano l’equilibrio chimico-fisico dell’ambiente interno, inficiando sul corretto espletamento delle attività vitali. Fortunatamente il nostro organismo riesce a mantenere i propri parametri interni entro dei valori ideali grazie ad una serie di processi di autoregolazione, che concorrono assieme a garantire nell’ambiente interno quella situazione di equilibrio dinamico meglio nota come omeostasi. I meccanismi omeostatici si estrinsecano in un’ampia varietà di modi e sono accomunati da un sistema di controllo che si basa sui principi di reazione e di retroazione e che comprende sempre quattro elementi fondamentali: 1. Lo stimolo; 2. Il recettore; 3. Il centro di regolazione; 4. L’effettore. Tra la moltitudine di processi di regolazione prenderemo in considerazione uno dei più significativi: la termoregolazione. La sua crucialità si deve al fatto che molti processi biochimici sono sensibili alle variazioni di temperature: l’attività enzimatica è favorita a 37°C e le proteine con temperature elevate vanno in contro a degradazione.
La termoregolazione
La termoregolazione è quel meccanismo omeostatico che consiste nel mantenimento dell’equilibrio tra il calore prodotto/acquistato e il calore disperso al fine di mantenere la temperatura corporea relativamente costante. Noi esseri umani, in quanto mammiferi, abbiamo un grande vantaggio evolutivo, quello di essere animali omeotermi: siamo in grado di regolare la nostra temperatura corporea a dispetto delle condizioni ambientali e pertanto abbiamo maggiore libertà di azione rispetto agli animali cosiddetti pecilotermi, la cui temperatura interna è adattata in base all’esterno. La termoregolazione si divide in due processi che dipendono dalla variazione di temperatura: quando si registra un significativo abbassamento di temperatura entrano in gioco la termogenesi e la termoconservazione che mirano rispettivamente a generare calore e a ridurne la dispersione.
Esistono diverse strategie che l’organismo attua per produrre calore:
Termogenesi basale: Questo è il calore prodotto dal corpo a riposo, necessario per mantenere le funzioni vitali come la respirazione, la circolazione sanguigna e il funzionamento degli organi interni. La termogenesi basale costituisce la maggior parte del dispendio energetico giornaliero di una persona e dipende da fattori come l'età, il sesso, la massa corporea e il metabolismo. Termogenesi chimica: consiste nella produzione di calore mediante reazioni di ossidazione esotermiche dei nutrienti introdotti nell’organismo per mezzo dell’apparato digerente. Vasocostrizione: la riduzione del flusso sanguigno soprattutto verso la cute, evita permette di trattenere calore Orripilazione: è la contrazione involontaria dei muscoli erettili della peluria innescata spesse volte dal freddo proprio per evitare la dispersione di calore. Una volta eretti i peli trattengono uno strato d’aria che funge da “copertura” isolante riducendo la cessione di calore dal corpo all’ambiente. Brividi e attività fisica: i brividi o tremori sono rapide contrazioni dei muscoli i quali usano l’energia contenuta nell’ATP per produrre calore. Oppure ancora, durante l'attività fisica il corpo produce calore attraverso l'attivazione dei muscoli scheletrici. L'esercizio fisico aumenta il metabolismo e la produzione di calore, contribuendo alla termogenesi. Tessuto adiposo bruno: esiste anche la termogenesi non associata all'attività muscolare, principalmente associata al tessuto adiposo bruno (BAT) e alla termogenesi senza tremore. Il BAT è un tipo di tessuto adiposo specializzato nel produrre calore, soprattutto nei neonati e nei mammiferi in letargo. Questo tessuto contiene una quantità elevata di mitocondri e un enzima chiamato uncoupling protein 1 (UCP1), che consente alla cellula di disperdere energia sotto forma di calore invece di utilizzarla per produrre ATP.
la termoconservazione
Il termine "termoconservazione" si riferisce al complesso processo attraverso il quale il corpo umano regola e mantiene la sua temperatura interna costante, nota come omeostasi termica. Questo meccanismo è essenziale per il corretto funzionamento delle cellule e degli organi, poiché molte reazioni biochimiche avvengono in modo ottimale solo entro determinati intervalli di temperatura. Il sistema di controllo dell'ipotalamo, una regione del cervello situata nella base del cervello, svolge un ruolo fondamentale in questo processo. L'ipotalamo monitora costantemente la temperatura corporea attraverso sensori situati in diverse parti del corpo, come la pelle e gli organi interni. Quando rileva variazioni nella temperatura corporea, l'ipotalamo attiva meccanismi di termoregolazione per riportare la temperatura al livello desiderato. Questi meccanismi includono la produzione di calore attraverso attività metaboliche, come la contrazione muscolare (brividi), e la dissipazione di calore attraverso la sudorazione e la vasodilatazione periferica. Inoltre, l'ipotalamo può influenzare il comportamento, come la ricerca di un ambiente più caldo o più fresco, per aiutare a mantenere l'omeostasi termica. In sintesi, il sistema di controllo dell'ipotalamo è una componente cruciale nel mantenimento della temperatura corporea stabile e nell'adattamento del corpo alle variazioni ambientali.
riscaldamento climatico
Una serie di cambiamenti ambientali, dovuti all’inquinamento atmosferico e all’aumento costante delle temperature, influiscono sulla disponibilità alimentare, ma anche direttamente sulla salute e l’aspettativa di vita delle persone.
Come può minacciare la nostra salute
L’interdipendenza uomo ambiente, al centro della giornata della salute 2022 dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), è anche all’origine dell’approccio One Health dell’Oms per la lotta al cambiamento climatico, con l’obiettivo di favorire la creazione di un sistema virtuoso che, a partire dalle condizioni ambientali, favorisca la salute dell’uomo. Uno dei modi meno diretti, ma non per questo meno problematici, in cui il cambiamento climatico e l’inquinamento possono influire sulla salute è danneggiando la fornitura mondiale di cibo, da cui malnutrizione e malattie fisiche e mentali. All’origine del cambiamento climatico – caratterizzato da periodi di intenso caldo con siccità e, al contrario, intense piogge, anche di poche ore - c’è l’aumento nell’atmosfera dell’anidride carbonica e di altri gas a effetto serra, che provengono soprattutto dalle emissioni dei carburanti, con conseguenze dirette e indirette sulla salute. Secondo alcune stime l’inquinamento atmosferico provoca all’incirca dai 3,6 milioni ai 9 milioni di morti premature ogni anno. L’aria inquinata, come noto da anni, aumenta i casi di ictus e infarti, oltre a peggiorare le malattie respiratorie come allergie (per l’aumento di pollini), asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva.
goal 13, agenda 2030
L'Obiettivo 13 dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite è quello di "Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze". Questo obiettivo si concentra sull'urgente necessità di affrontare il cambiamento climatico, ridurre le emissioni di gas serra e promuovere azioni volte a mitigare gli impatti negativi del riscaldamento globale.
Alcuni punti chiave dell'Obiettivo 13 includono: 1. Riduzione delle emissioni di gas serra; 2. Adattamento ai cambiamenti climatici; 3. Sensibilizzazione e educazione; 4. Cooperazione internazionale;
L'Obiettivo 13 sottolinea l'importanza di agire rapidamente e con determinazione per affrontare il cambiamento climatico, riconoscendo che è una sfida globale che richiede una risposta coordinata e collaborativa da parte di tutti i paesi e settori della società.