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cappella de pazzi

Anita Ferrante

Created on March 25, 2024

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LA CAPPELLA DE' PAZZI

Ferrante AnitaSostero Beatrice 3ASA

CATALOGAZIONE OPERA

  • Titolo dell’opera: Cappella dei Pazzi.
  • Autore: Filippo Brunelleschi.
  • Collocazione/Ubicazione: Primo chiostro della Basilica di Santa Croce, Firenze.
  • Datazione/Periodo storico: Costruzione iniziata nel 1441, 4 prima della morte del Brunelleschi, e terminata nel , comprendendo anche il periodo di decorazione nel 1478. Rinascimento con alcuni strascichi del Gotico.
  • Tipologia e destinazione d’uso dell’edificio: Cappella commemorativa privata della famiglia Pazzi, ufficialmente sala capitolare di Santa Croce.
  • Tecniche e Materiali: architettura rinascimentale, utilizzo di pietra serena per gli elementi architettonici.
  • Dimensioni:
- larghezza dell'area centrale è di 20 braccia fiorentine, che equivalgono a circa 11,66 metri;- altezza dei muri interni è di 20 braccia fiorentine, che corrispondono a circa 11,66 metri;- diametro della cupola è di 20 braccia fiorentine, che hanno lo stesso valore di 11,66 metri circa.

DESCRIZIONE SINTETICA

La Cappella de’ Pazzi, situata a Firenze, rappresenta un’icona dell'architettura rinascimentale e del mecenatismo religioso del XV secolo. La costruzione della cappella è stata commissionata dalla famiglia Pazzi, associata al tentato colpo di stato contro i Medici, noto come la Congiura dei Pazzi del 1478. Questo evento ha portato alla morte di Giuliano de’ Medici e a conseguenze significative per la famiglia Pazzi, che è stata in seguito perseguitata e privata di molti dei suoi privilegi. La costruzione della cappella può quindi essere vista come un tentativo della famiglia Pazzi di riaffermare la propria posizione sociale e riscattare la propria reputazione, attraverso opere di carità e devozione religiosa. La cappella ha quindi svolto il duplice ruolo di luogo di culto e memoriale per la famiglia. L'edificio si inserisce nel contesto ambientale del complesso della Basilica di Santa Croce di Firenze, contribuendo alla ricchezza artistica e architettonica della zona. Lo stato di conservazione della cappella è generalmente buono, grazie a interventi di manutenzione effettuati nel corso dei secoli, necessari alla preservazione degli affreschi e a garantire la stabilità strutturale: gli interventi hanno infatti coinvolto la pulizia degli affreschi, il ripristino delle superfici danneggiate e il rinforzo delle strutture portanti.

DESCRIZIONE ANALITICA

La cappella è di forma rettangolare e presenta una pianta a croce greca, con simmetria bilaterale rispetto all’asse longitudinale. L'ingresso principale è sormontato da un pronao su colonne corinzie e arco centrale. La cappella è stata originariamente commissionata come luogo di culto e memoriale dalla famiglia Pazzi e continua a essere utilizzata per scopi religiosi, oltre ad essere aperta al pubblico come luogo di visita e di interesse storico e artistico a Firenze. Il corpo di fabbrica della Cappella de’ Pazzi è stato realizzato prevalentemente in pietra e mattoni. Gli spazi interni della Cappella de’ Pazzi sono caratterizzati da rapporti proporzionali e una disposizione simmetrica degli elementi architettonici: il modulo centrale è costituito da un cubo, sovrastato da una cupola a ombrello e affiancato da due ali simmetriche voltate a botte. Gli elementi strutturali come archi, trabeazioni e lesene sono enfatizzati dalla pietra serena, che contrasta con il bianco dell'intonaco circostante. Sulla parete est si apre la scarsella, elevata su tre gradini e sormontata da una cupoletta. Le due vetrate della scarsella sono state progettate da Alesso Baldovinetti: nell'oculo è raffigurato il Padre Eterno benedicente, mentre dietro l'altare è presente una raffigurazione di Sant'Andrea, santo patrono della cappella e riferimento al committente della stessa, Andrea de’ Pazzi. Tra gli elementi di chiusura sono presenti pareti esterne realizzate in pietra e mattoni, le quali forniscono una chiusura solida e resistente agli agenti atmosferici, e finestre ad arco gotico, che consentono l'ingresso di luce naturale e contribuiscono alla ventilazione dell'edificio, mentre quelle più piccole sono presenti per scopi decorativi. Ulteriori elementi sono il rosone presente sulla facciata principale, che conferisce rilievo e luminosità alla cappella. Per quanto riguarda i dettagli decorativi, in alto, lungo la parete della cappella, corre un fregio composto da medaglioni che alternano l'Agnello di Dio a cherubini e serafini in coppia, enfatizzando il tema religioso e celeste dell'ambiente. Sotto il fregio sono posizionati dodici tondi in terracotta invetriata, realizzati da Luca e Andrea della Robbia e raffiguranti gli Apostoli. Nei pennacchi della cupola, infine, sono presenti quattro tondi in terracotta policroma con gli Evangelisti, attribuiti a Brunelleschi, che completano la sua decorazione con simboli religiosi e iconografici.

FILIPPO BRUNELLESCHI

Filippo Brunelleschi è stato uno dei più importanti architetti, ingegneri e scultori del Rinascimento italiano. Nato a Firenze nel 1377, è considerato il padre dell'architettura rinascimentale e uno dei più grandi innovatori della storia dell'arte.Brunelleschi inizia la sua carriera inizialmente come orafo e scultore, mostrando grande abilità nella tecnica e una profonda conoscenza della matematica e della geometria. Nel 1401 partecipa al concorso per la seconda porta del Battistero di Firenze, con un pannello raffigurante il sacrificio di Isacco. Pur non vincendo il concorso, il suo lavoro ottiene un grande riconoscimento e gli permette di affermarsi come artista di talento.Nel 1418 vince, invece, il concorso per la cupola del Duomo di Firenze, un progetto rivoluzionario che ha sfidato le tecniche costruttive dell'epoca. Oltre alla cupola del Duomo, Brunelleschi realizza numerose altre opere architettoniche di grande valore, tra cui La Cappella de' Pazzi, un edificio sacro caratterizzato da una pianta centrale e da una cupola emisferica.Oltre all'architettura, Brunelleschi si distingue, anche, come ingegnere. Tra le sue invenzioni più importanti ricordiamo:

  • la macchina per sollevare i pesi, utilizzata per la costruzione della cupola del Duomo.
  • la prospettiva lineare, un metodo di rappresentazione dello spazio che rivoluzionò la pittura e l'architettura.
Filippo Brunelleschi muore a Firenze nel 1446, all'età di 69 anni. Le sue opere hanno avuto un'influenza enorme sull'architettura e sull'arte del Rinascimento, ispirando generazioni di artisti e architetti. Le sue innovazioni hanno, inoltre, contribuito a definire il linguaggio architettonico rinascimentale e hanno posto le basi per lo sviluppo dell'arte occidentale.

ANALISI DEGLI ELEMENTI DEL CODICE DEL LINGUAGGIO VISIVO DALL’ARTISTA:

Le parti decorative, come le lesene, le cornici in pietra serena e le terrecotte invetriate di Luca della Robbia, assumono un valore segnico, definendo lo spazio e creando un ritmo armonioso. Il portico presenta un arco a tutto sesto, elemento decorativo che rimanda all'architettura classica. Le modanature sono utilizzate per sottolineare le linee architettoniche e conferire eleganza all'ambiente. Le aperture, come le finestre e gli oculi, sono disposte con simmetria e regolarità, creando un'armonia visiva. La loro forma geometrica, circolare e quadrata, rimanda alla perfezione delle forme platoniche. La cupola, con la sua forma sferica, rappresenta un punto focale aLe linee rette e curve sono utilizzate per definire le proporzioni e la geometria della cappella. La linearità delle lesene e delle cornici sottolinea la verticalità dello spazio, mentre le curve della cupola e delle nicchie creano un senso di morbidezza e fluidità. Le linee di fuga, convergenti verso la cupola, accentuano la sensazione di profondità e di centralità.La pietra serena, utilizzata per le pareti interne ed esterne, conferisce all'ambiente un aspetto sobrio ed elegante. La sua texture ruvida crea un contrasto con la levigatezza del marmo bianco della cupola. Il marmo bianco, utilizzato per la cupola e le lunette, crea un contrasto cromatico con la pietra serena, conferendo all'ambiente un'atmosfera luminosa e pacata. Le terrecotte invetriate di Luca della Robbia, con i loro colori vivaci, arricchiscono la decorazione della cappella.La pianta centrale a croce greca conferisce alla cappella un'armonia e un equilibrio perfetti, rifacendosi a modelli classici e simbolici. La cupola, con la sua forma semisferica, domina lo spazio interno creando un senso di grandiosità e di spiritualità. Le nicchie semicircolari ospitano le statue degli apostoli, creando un dialogo tra architettura e scultura.La luce naturale, che penetra dalle finestre e dall'oculo della cupola, illumina l'ambiente in modo uniforme, creando un'atmosfera di sacralità. Il contrasto tra il bianco del marmo e il grigio della pietra serena crea un'atmosfera luminosa e pacata. La luce dorata che filtra dalle vetrate colorate delle finestre crea un'atmosfera di raccoglimento e di spiritualità.La simmetria e la regolarità sono i principi compositivi che dominano la cappella, ispirandosi all'armonia e all'ordine dell'antico. La geometria armoniosa e le proporzioni equilibrate, basate sul modulo della braccia fiorentina, creano un senso di ordine e perfezione. Il rapporto tra pieni e vuoti è studiato con cura per creare un'armonia visiva.La pianta centrale a croce greca simboleggia la redenzione e la vittoria di Cristo sulla morte. La cupola, che si eleva verso il cielo, rappresenta l'aspirazione dell'anima a Dio. Le terrecotte invetriate di Luca della Robbia raffigurano scene sacre e santi, con un chiaro valore didascalico e devozionale.

SITOGRAFIA

  • Itinerario nell'arte di Giorgio Cricco e Francesco Paolo di Teodoro.
  • https://www.santacroceopera.it/luoghi/chiostri/cappell a-pazzi/
  • https://mostre.sba.unifi.it/architecture-toscane/it/40/cappella-pazzi-a-s_-croce-firenze-xi-xiii
  • https://www.geometriefluide.com/it/cappella-pazzi-brunelleschi/