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Marika Santirocco

Ciro Menottiesilvio pellico

Menotti fu uno dei protagonisti della rivoluzione modenese del 1831.

Ciro Menotti è stato uno dei più importanti patrioti italiani del XIX secolo. Nato a Modena nel 1798, Menotti si distinse per il suo impegno nella lotta per l’indipendenza dell’Italia dal dominio austriaco.

ciro menotti

Ciro Menotti fù condannato alla impiccagione nel 1831 a Modena e la sua salma fù deposta nel cimitero cittadino.Dopo vari spostamenti della sua salma, dal 1929 essa si trova nella chiesa di Spezzano.

la morte di ciro menotti

Tuttavia, anticipando le mosse dei cospiratori, la mattina del 3 febbraio Francesco IV fece arrestare alcuni congiurati, tra cui figurava Nicola Fabrizi, e la sera stessa ordinò di assalire l’abitazione di Menotti dove erano riuniti molti uomini pronti all’insurrezione. La decisione di arrestare Ciro Menotti fu presa dal duca di Modena, Francesco IV, che era a conoscenza delle attività cospiratorie dell’organizzazione segreta “La Giovine Italia”

chi fece arrestare ciro menotti?

l padre di Ciro Menotti si chiamava Giuseppe e sua madre era Anna Bonizzi. La famiglia Menotti era benestante e godeva di una buona posizione sociale nella comunità di Carpi. Il padre di Ciro Menotti aveva un’attività di successo nella lavorazione del truciolo e nella produzione dei cappelli di paglia. Questo gli permetteva di fornire alla sua famiglia una vita agiata e confortevole. La famiglia Menotti era conosciuta e rispettata nella zona, il che probabilmente ha influenzato l’educazione e la formazione di Ciro Menotti. Inoltre, la posizione sociale privilegiata della famiglia potrebbe aver contribuito alla determinazione e alla passione di Ciro Menotti per la causa patriottica.

la famiglia menotti

Affiliato alla Carboneria già dal 1817, fin da giovane aveva forti sentimenti democratici e patriottici, che lo portarono a rifiutare la dominazione austriaca in Italia. Dal 1820 tenne frequenti contatti con i circoli liberali francesi e con gli esuli democratici italiani, come Cristina Trivulzio di Belgiojoso e sua madre Vittoria dei Gherardini, con l'obiettivo di liberare il Ducato di Modena e Reggio dall'Austria.

esordi...

Silvio Pellico nacque a Saluzzo il 25 giugno 1789. Dopo aver studiato a Pinerolo ed a Torino, andò a Lione per fare pratica nel settore commerciale; rientrato in Italia nel 1809, si stabilì a Milano. Qui conobbe il Monti ed il Foscolo e qui cominciò a scrivere, all'incirca dal 1812, specialmente per il teatro, ideando tragedie formalmente ancora classiche, ma già romantiche da un punto di vista contenutistico.

silvio pellico

La generazione di Pellico è quella in cui nascono e si sviluppano la coscienza politica patriottica e gli ideali unitari. Si diffonde l’idea di essere parte di un movimento popolare e secolare, che l'unificazione nazionale sia un obiettivo inevitabile da perseguire.

patriottismo di Pellico

Fu proprio a causa del suo profondo afflato patriottico che nel '20 venne arrestato con l'accusa di carboneria: condannato a morte, la sentenza fu commutata in 15 anni di carcere duro, da scontare nella fortezza di Spielberg, in Moravia. Nel 1830 torna a Torino.

l'arresto di Pellico

l'esperienza carceraria è l'evento che divenne il soggetto dell'opera memorialistica Le mie prigioni, del 1832.L'opera narra dell'arresto la vita in carcere e la liberazione di Silvio Pellico e del suo percorso spirituale in carcere.Inoltre scrisse diverse tragedie come: Gismonda e Tommaso il Moro. Scrisse alcune cantiche come: Tancredi e varie liriche.

opere

Travagliato da problemi famigliari e fisici, negli ultimi anni della sua vita interruppe la produzione letteraria.Silvio Pellico morì il 31 gennaio 1854. è sepolto nel cimitero monumentale di Torino.

LA MORTE

Marika Santirocca

grazie per aver guardato la presentazionedi