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SISTEMA LINFATICO E IMMUNITARIO

L'IMMUNITÀ

È la capacità di utilizzare le proprie difese per contrastare gli agenti patogeni, cioè gli organisimi estranei che, penetrando nel nostro corpo, potrebbero provocare malattie. Coinvolge il sistema linfatico e gli organi linfaticiSi divide in immunità innata o aspecifica e immunità adattiva o specifica

La linfa

Contiene zuccheri, proteine, sali, lipidi, amminoacidi, ormoni, vitamine, globuli bianchi. Rispetto al sangue è particolarmente ricca di lipidi, infatti, dopo l'assorbimento intestinale, le molecole lipidiche vengano riversate nel sistema linfatico sotto forma di particolarilipoproteine dette chilomicroni

È costituito da una rete di vasi, organi e tessuti che lavorano in sinergia con l’apparato cardiova-scolare e con il sistema immunitario. All'interno dei vasi scorre la linfa, che ha composizione simile al liquido interstiziale.

IL SISTEMA LINFATICO

LE PLACCHE DI PEYER si trovano nell'intestino tenue dove distruggono gli agenti patogeni che possono penetrare nel nostro corpo attraverso l'apparato digerente

LE TONSILLE sono disposte ad anello nella fringe, contrastano ed eliminano batteri e altri microorganismi che entrano attraverso bocca e naso

LA MILZA filtra il sangue eliminando microorganismi e sostanze di scarto. Elimina dal sangue i globuli rossi invecchiati, recuperando sostanze utili che vengono poi inviate al fegato, funge da deposito di piastrine e contiene linfociti.

tessuto ghiandolare del timo, nella zona corticale viene prodotta la maggior parte dei linfociti T

Il sistema linfatico è costituito dagli organi linfatici e dai vasi linfatici.

Gli organi linfatici sono suddivisi in
  • Organi linfatici primari o centrali midollo osseo e timo Sono necessari per la produzione dei linfociti. Nel midollo osseo si trovano infatti le cellule staminali da cui derivano i leucociti e tutte le cellule del sangue. I linfociti B maturano nel midollo osseo(bone marrow) mentre i linfociti T completano il loro sviluppo nel timo(thymus). Solo dopo aver complatato il loro sviluppo i linfociti B e T si trasferiscono nei linfonodi e negli altri organi linfatici.
  • Organi linfatici secondari milza, tonsille e placche di Peyer

LA STRUTTURA

La terribile peste del trecento presentava diverse manifestazioni cliniche, come la forma bubbonica che era la più comune. Questa era caratterizzata proprio da linfonodi infiammati, “i bubboni”, che erano spesso il primo segno della malattia. Comparivano all'inguine, sotto le ascelle o sul collo, rappresentando la manifestazione più evidente della malattia.

I linfonodi ingrossati sono spesso il sintomo di un’infezione batterica o virale.Infatti i linfonodi accelerano la sintesi e la trasformazione di linfociti produttori dei globuli bianchi coinvolti nel processo di risposta immunitaria, aumentando così il proprio volume. Alla presenza di linfonodi ingrossati non è però da escludere che possano essere la conseguenza di una malattia autoimmune o, più raramente, di un tumore. Raramente anche alcuni farmaci, come certi antiepilettici, possono portare a un ingrossamento dei linfonodi.
Sono piccoli organi composti da un tessuto spugnoso che contengono un gran numero di globuli bianchi e che sono situati lungo le vie linfatiche.

I LINFONODI

Le funzioni dei linfonodi:

  • Al loro interno proliferano e diventano attivi i linfociti B e vengono distrutte le cellule morte o dannegiate e spesso anche le cellule tumorali
  • Filtrano la linfa rimuovendo microrganismi e altri materiali estranei che vengono intrappolati dai fagociti

Svolge due funzioni principali:

  • Preleva dai tessuti e trasporta nel sangue, attraverso la linfa, i lipidi assorbiti dall'apparato digerente e il liquido interstiziale
  • È implicato nella difesa dell'organismo grazie ai linfonodi che si trovano lungo il percorso dei vasi linfatici più grandi e contengono macrofagi e linfociti.

LE FUNZIONI

SISTEMA LINFATICO E APPARATO CARDIO VASCOLARE

Il sistema linfatico costituisce un sistema di drenaggio parallelo a quello venoso sanguigno. I vasi linfatici e sanguigni, pur simili come struttura delle pareti e come decorso, presentano alcune fondamentali differenze:

  • Il sistema linfatico non è un sistema chiuso: inizia con i capillari linfatici e termina riversandosi all’interno dei grandi vasi sanguigni della circolazione venosa, vicino al cuore
  • Il sistema linfatico non possiede una “pompa centrale”: i vasi linfatici trasportano la linfa grazie alla spinta dovuta all'azione dei muscoli
  • Il sistema linfatico presenta delle interruzioni lungo il suo decorso: lungo i principali vasi linfatici si trovano infatti numerose stazioni linfonodali
I due sistemi invece sono simili nelle seguenti caratteristiche:
  • Entrambi possiedono delle strutture valvolari che garantiscono una monodirezionalità del flusso
  • Il flusso linfatico viene stimolato dagli stessi fattori che costituiscono il ritorno venoso: l’attività respiratoria, la pulsatilità arteriosa, la pompa muscolare e articolare.

DIFESE INTERNE
DIFESE ESTERNE

assamiliazione dei patogenifebbre

reazioni alllegergiche

apoptosi delle cellule tumorali

fagociti: neutrofili e macrofagi

natural killer

basofili

  • leucociti (specifici globuli bianchi)

È la prima linea di difesa contro gli agenti patogeni. Comprende diversi meccanismi generici che agiscono contro qualsiasi tipo di invasore

  • cute
  • mucose
  • ciglia
  • miscela di acidi gastrici
  • flora batterica
  • muco
  • lacrime
  • cerume

IMMUNITÀ INNATA O ASPECIFICA

microbiota

contengono il lisozima, un enzima che attacca la parete dei batteri, perchè capace di catalizzare la reazione di idrolisi del peptidoglicano, un polimero costituito da zuccheri e amminoacidi, che costituisce l'interlaiatura della parete dei batteri.

barriere di superficie:
  • CUTE se non dannegiata difficilmente lascia passare patogeni microbiota(insieme di batteri e fungi non patogeni)
  • LACRIME E SALIVA lubrificano e lavano occhi e bocca
  • MUCO impedisce l'ingresso dei patogeni e produce difensine(molecole tossiche per ampia varietà di patogeni)
  • SECREZIONI MUCOSE intrappolano batteri e altri patogeni nelle vie respiratorie e nel canale digerente
  • PELI DELLE NARICI filtrano i batteri nelle vie nasali
  • CIGLIA spingono verso l'esterno muco e materiali intrappolati da questo
  • SUCCHI GASTRICI grazie alla presenza di acido cloridrico concentrato e proteasi uccidono i patogeni nello stomaco
  • AMBIENTE ACIDO DELLA VAGINA limita la crescita di funghi e batteri nelle vie genitali

LE DIFESE ESTERNE

Viene attivata dall'organismo in caso di infezione, contrastai microrganismi, ne previene la diffusione e predispone la riparazone della lesione.

La risposta infiammatoria

linfocita NK

FAGOCITI, una specifica classe di globuli bianche che comprede granulociti e monociti. Circolano liberamente nel sangue e nel sistema linfatico e quando si sviluppa un'infezione i granulociti fuoriescono dai vasi sanguigni e penetrano nei tessuti infiammati. Qui ingeriscono i patogeni e li sopprimono liberando difensine e producendo molecole che potenziano la risposta infiammatoria. I monociti invece si trasformano in grosse cellule fagocitarie dette macrofagi. Producono le chitochine che segnalano all'encefalo di aumenatre la temperatura corporea(febbre)

LINFOCITI NATURAL KILLER, sono in grado di riconoscere cellule tumorali e affette da virus e provocarne la distruzione rilasciando protine che distruggono la membrana plasmatica (perforine)

macrofago che sta per fagocitare dei batteri

interferoni

INTERFERONI, glicoproteine (proteine legate ad una catena di oligosaccaridi). Sono la prima linea di difesa contro le infezioni virali

PROTEINE DEL COMPLETAMENTO, circa 30 proteine che agiscono una dopo l'altra

  1. aderiscono ai microbi permettendo ai fagociti di riconoscerli e distruggerli
  2. attivano la risposta infiammatoria
  3. attragono i fagociti verso la sede di infezione

LE DIFESE INTERNE

linfocita T

  1. La risposta immunitaria adattiva si attiva nel momento in cui i linfociti o B o T entrano a contatto con un antigene(una qualsiasi molecola diversa delle molecole presenti nel nostro corpo).
  2. I linfociti riconoscono gli antigeni grazie a particolari molecole, i recettori antigenici (su ogni linfocita si trovano circa 100 000 recettori). Questi sono diversi su ogni linfocita e ogniuno è capace di riconoscere solo un tipo di antigene, proprio per questo la risposta immunitaria potrà essere specifica. L'organismo umano è in grado di riconoscere circa 10 milioni di determinanti antigenici.
  3. Riconosciuto l'antigene viene stimolta la proliferazione dei pochi linfociti capaci di produrre anticorpi efficaci. I linfociti producono due tipi di dellule figlie: cellule effetrici che attaccano l'antigene (sopravvivono pochi giorni) e cellule della memoria ( sopravvivono per decenni e determinano la risposta immunitaria secondaria che si realizza al nuovo attacco del medesimo antigene )
  4. I linfociti B generano la risposta immunitaria umorale, diretta principalmente verso virus e batteri presenti nei liquidi corporei. Una volta attivati generano la produzionie di anticorpi, molecole identiche per composizione agli antigeni. A questo punto si forma un complesso antigene-anticopro che i fagociti riconoscono e possono attaccare. I linfociti T generano la risposta immunitaria cellulare cioè la produzione di anticorpi e fagociti mirata a eliminare cellule infettate da virus e batteri,funghi e cellule tumorali

linfocita B

Agisce contro un bersaglio ben definito, un agente patogeno o una sostanza tossica, con un'azione lenta ma precisa che comprende:

  • riconoscimento linfociti B e T(particolari globuli bianchi)
  • risposta mirata produzione di una molecola o azione diretta di cellule
  • creazione di una memoria(memoria immunologica)

IMMUNITÀ ADATTIVA O SPECIFICA

Per essere davvero efficace, un vaccino deve rispettare alcuni criteri:1. non deve comportare un rischio significativo di causare la malattia o di provocare effetti collaterali2. la protezione dev'essere di lunga durata3. deve stimolare le risposte immunitarie più efficaci nella protezione contro il patogeno in questione4. la sua produzione deve avere costi sostenibili5. deve essere stabile per la conservazione, il trasporto e l'uso

L'immunità attiva, ovvero la resistenza ad uno specifico invasore può essere indotta anche artificialmente attraverso i vaccini (che sono diversi e soprattutto alcuni di essi obbligatori o raccomandati come l’antipolio o l’anti HPV)In genere, i vaccini si preparano a partire dagli agenti patogeni opportunamente trattati per renderli inoffensivi, oppure da parti di essi. Il vaccino stimola le cellule responsabili della risposta immunitaria a produrre le difese contro una variante «innocua» del patogeno; in seguito, queste difese saranno rapidamente attive anche contro quello vero.

La memoria immunologica è il meccanismo che consente al sistema immunitario di ricordare gli antigeni con cui entra in contatto la prima volta, al fine di reagire in maniera più rapida e intensa in caso di un contatto successivo, riuscendo a eliminare così il patogeno coinvolto. Questo accade perchè all'interno dell'organismo sono presenti le cellule della memoria

LA MEMORIA IMMUNOLOGICA E I VACCINI

Autorinnovamento: la capacità di attraversare numerosi cicli di divisione cellulare mantenendo lo stato indifferenziatoPluripotenza: la capacità di differenziarsi in tipi di cellule specializzate. Si trovano nel midollo osseo, nella polpa dentaria, nel cervello, nel derma (lo strato più profondo della pelle), nel liquido amniotico, nel cordone ombelicale e nel latte materno.

Le cellule staminali

L'allergia a determinati farmaci, coloranti, pollini può essere dovuta al riconoscimento di questi come antigeni da parte del nostro corpo

L'allergia