Mappamondo 3D
Miguel Melis
Created on March 23, 2024
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Transcript
Le migrazioni
Dall'Europa all'America
Agli inizi del 900', la gente europea va in america per tentare una vita migliore, date anche le tensioni tra le nazioni europee, temendo lo scoppio di una guerra. Partirono
sopratutto italian e tedeschi. Oggi, solo in Brasile, ci sono circa 30.000.000 italo-brasiliani, discendenti degli italiani giunti li tra l'800' e il 900', che sono pari al 15% della popolazione brasiliana attuale.
Domanda
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Dall'Italia partirono molte persone verso le Americhe per farsi una nuova vita, circa 17.300.000 di persone, di cui il 30% dal veneto. Andavano in America soprattutto nella speranza di trovare lavori più pagati e meno faticosi.
Molti italo-brasiliani mantengono ancora i costumi e le tradizioni italiane. Una volta arrivati in Brasile gli italiani si mettevano subito a lavorare nei campi, ma le loro speranze si stavano esaurendo. In Brasile la vita era ancora più dura che in Italia, dovevano arare fino alla sera tardi, svegliarsi al mattino presto per seminare e dovevano proteggersi dai serpenti e dai ragni
Una volta giunti negli Stati Uniti tramite transatlantici, venivano portati a Ellis Island, un'isola vicino a Liberty Island, dove venivano sottoposti a controlli come quello dell'udito, della vista e della corporatura. Se i requisiti venivano soddisfatti, i migranti venivano messi su un traghetto che li portava a New York, in cerca di un lavoro. Se, invece, il controllo non soddisfava i requisiti, la persona veniva sottoposta a controlli più approfonditi.
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Dall'Asia all'Europa
La gente asiatica, soprattutto dai paesi come l'Afghanistan, emigra in europa alla ricerca di una vita migliore, ma il tragitto è più difficile di quello africano perché è più lungo e pieno di ostacoli. Dall'Afghanistan si devono affrontare controlli, polizia, terroristi
e elementi naturali come montagne e mari.
Domanda
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Nato in Afghanistan, scappa verso altri posti per sfuggire alle persecuzioni contro la sua etnia. La prima tappa fu Pakistan con la madre, che lo abbandona.
Poi va in Iran, dove si sta meglio e si fa un amico, ma comunque si sta male. Il suo amico lo abbandona e rimane solo ma non si abbatte e parte per la Turchia.
Dopo un lungo e faticoso viaggio, arriva finalmente in Turchia, dove rimane per un po'. Poi trova delle persone che vogliono andare in Grecia, si unisce a loro e "noleggiano" un gommone con cui arrivano a destinazione.
Dopo essere arrivato in Grecia, supera i controlli di sicurezza nascondendosi in un camion che lo porta in Italia, per poi essere "trasferito" in un centro di accoglienza e facendosi spazio tra la comunità italiana.
Domanda
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Dall'Africa partono molte persone verso l'Europa, sopratutto dall' Africa nera, passando il Saraha per giungere in Libia, aiutati da trafficanti che li portano a destinazione. Ma, dato che in Libia ci sono dei gruppi armati, i trafficanti prendono soldi dando i loro passeggeri ai soldati.
Dall'Africa all'Europa
Samia che corre alle Olimpiadi di Pechino 2008
Ibrahima E' nato il 26 settembre del 2000 a Mbackè, in Senegal e, dopo una serie di eventi tragici che lo hanno segnato, come la morte della madre e del padre, è ora accudito dalla zia. Ma un giorno decide di mentirle perché vuole andare in Europa. Le dice che va a una festa ma invece parte col suo amico verso la Libia per imbarcarsi e andare in Italia.
Samia Yusuf Omar Nasce nel 1991 in una famiglia povera di Mogadiscio. Da sempre ha la passione per la corsa da quando Mo Farah, celebre corridore britannico di origine somala, appare su un giornale, che Samia appende nella camera, nella speranza di poter diventare come lui. Dopo aver vinto tutte le gare per dilettanti somale, inizia a partecipare a gare per professionisti con l'aiuto del Centro Olimpico Somalo. Gareggia nei100 metri piani ai campionati africani 2008, finendo in ultima posizione. Partecipa ai Giochi olimpici di Pechino 2008, nella gara 200 metri piani. All'ultimo giro viene incoraggiata e applaudita dal pubblico presente allo stadio. Successivamente tutti i giornalisti la intervistano e lei commenta: "Avrei preferito essere intervistata per essere arrivata prima, invece che venire intervistata per essere arrivata ultima". Muore annegata mentre tenta di raggiungere l'Italia per le Olimpiadi di Londra 2012.
A Tripoli, una città della Libia, molte persone e bambini arrivano per imbarcarsi (ILLEGALMENTE) su dei gommoni e raggiungere la zona marina italiana ed essere soccorsi dalla guardia costiera, ma molte persone vengono catturate e imprigionate dai gruppi armati libici.
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