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concorso docenti Genny Di Saverio
Genny
Created on March 22, 2024
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Transcript
Candidata: Genny Di Saverio 5 luglio 2024
CONCORSO DOCENTI SCUOLA PRIMARIA
la storia e le sue tracce da scoprire
Gennaio-maggio
Acquisire la consapevolezza del tempo che passa ma che lascia tracce Promuovere la capacità di arricchire il lessico Potenziare la comprensione di storie Sviluppare e potenziare negli alunni la capacità di esprimersi e comunicare in modo creativo e personale
La classe è nel complesso vivace ma molto propositiva e con buone relazioni.
Classe 2 Primaria, 19 bambini. Presenza di un alunno destinatario di un PEI per disturbo del linguaggio e ritardo generalizzato dell'apprendimento. Ritardo dello sviluppo cognitivo di grado lieve ICD10-F70.
SITUAZIONE DI PARTENZA
TEMPI DI REALIZZAZIONE
DESTINATARI
FINALITA' DEL PERCORSO
INFORMAZIONI PRELIMINARI
Aula, laboratorio
Spazi
Software interattivi, libro, I-Theatre, fotografie, cartoncini, colori
Strumenti utilizzati
Per un'azione formativa e socializzante in un piccolo gruppo coeso di allievi
Integrazione nel piccolo gruppo
Per consolidare informazioni, con la gratificazione dell'insegnante che sostiene la motivazione all'apprendimento
Rinforzo socio-emotivo
STRATEGIE DI AIUTO
Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale
Competenza in materia di cittadinanza
Competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare
Competenza digitale
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE 2018
- L'alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi e rielaborare in modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti.
- E' in grado di osservare esplorare, descrivere e leggere immagini (fotografie).
ARTE E IMMAGINE
ITALIANO
- L'alunno partecipa a scambi comunicativi con compagni e insegnanti rispettando il turno;
- Ascolta e comprende testi orali "diretti o trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo
- L'alunno usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individure successioni.
- Riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
STORIA
* Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione
Traguardi per lo sviluppo delle competenze *
- Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche e attività di interazione orale.
Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo
Lettura- Prevedere il contenuto di un testo semplice in base ad alcuni elementi come il titolo e le immagini.
- Leggere testi narrativi cogliendo l'argomento di cui si parla e individuando le informazioni principali e le loro relazioni.
Ascolto e parlato
- Prendere la parola negli scambi comunicativi (dialogo, conversazione, discussione) rispettando i turni di parola
- comprendere l'argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe.
- ascoltare testi narrativi ed espositivi mostrando di saperne cogliere il senso globale.
Italiano
Obiettivi di apprendimento
Uso delle fonti- Individuare le tracce e usarle come fonti per produrre conoscenze sul proprio passato
- ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del passato.
Organizzazione delle informazioni- riconoscere relazioni di successione, dutrate, periodi, cicli temporali e mutamenti in fenomeni ed esperienze vissute e narrate.
- Comprendere la funzione e l'uso degli strumenti convenzionali per la rappresentazione del tempo (linea del tempo).
Strumenti concettuali- Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi temporali.
Produzione scritta e orale- Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni e con risorse digitali
STORIA
Obiettivi di apprendimento
Esprimersi e comunicare- elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni.
- trasformare immagini e materiali.
- sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici e pittorici.
Osservare e leggere le immagini- Guardare ed osservare un'immagine
Comprendere e apprezzare le opere d'arte- Familiarizzare con alcune forme di arte e produzione artigianale appartenenti alla propria cultura.
ARTE E IMMAGINE
Obiettivi di apprendimento
I-Theatre
SCUOLA SENZA ZAINO
CLASSE/SCUOLA SCOMPOSTA
SERVICE LEARNING
TINKERING
TEAL
STORYTELLING
PROJECT BASED LEARNING
PROBLEM SOLVING
PEER EDUCATION
OUTDOOR EDUCATION
LEZIONE SEGMENTATA
JIGSAW
GAMIFICATION
FLIPPED CLASSROOM
EAS
DIGITAL STORYTELLING
DIDATTICA PER SCENARI
DIDATTICA LABORATORIALE
DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA
DEBATE
COOPERATIVE LEARNING
CIRCLE TIME
AULE DISCIPLINARI
metodologia
L’unità di apprendimento, che ha come riferimento il modello del cognitivismo-costruttivista della didattica per concetti, pur essendo un prodotto compiuto in se stesso, trova lo scenario di genesi e applicazione nelle Indicazioni Nazionali e in generale nella progettazione educativa e nel documento fondamentale che è il PTOF.
Premessa
Aggiornate nel 2017 ponendosi nella direzione di un potenziamento delle competenze chiave di cittadinanza in linea con i Paesi dell’Unione Europea.
COSA SONO? Quadro di riferimento per la progettazione curricolare per la scuola dell'infanzia e per la scuola del primo ciclo di istruzione
Pubblicate con il D.M. 254 del 2012
INDICAZIONI NAZIONALI
PTOF
Contiene in dettaglio la descrizione dell’istituto, dei suoi punti deboli e quelli di forza, la programmazione curricolare ed extracurricolare, percorsi educativi-didattici e metodi di valutazione
Cos'è?È la carta d’identità, la presentazione della scuola che realizza la propria autonomia
Originariamente previsto nell’art. 3 del DPR 275/1999 come POF poi sostituito dal PTOF con la L. 107/2015 modificando la sua estensione temporale a 3 anni
Territorio
Famiglia
Scuola
PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA
Nasce dall'' attenzione che la scuola dell 'autonomia ha per i saperi formali, non formali e informali
Integrato
Governance interistituzionale, reti di collaborazione tra scuola, famiglia, territorio, enti locali
Orizzontale
Linea continua e progressiva, continuità tra i vari organi di scuola
Verticale
Rappresenta le scelte che l'' 'istituto opera leggendo le istanze di quella popolazione scolastica e del territorio
Locale
Ispirato alle Indicazioni Nazionali che sono prescritte
Nazionale
Percorso educativo-didattico che la scuola, all'interno del suo PTOF, progetta e segue per garantire il successo formativo degli alunni
CURRICOLO
Lo scenario normativo generale fa da sfondo alle leggi speciali in materia, leggi che vanno dalla 517 del 1977 fino ai giorni nostri. Il percorso verso l'inclusione è il percorso di valorizzazione della persona intesa come un unicum di aspetti etici, relazionali, corporei.
LE TRE "I"
La scuola si organizza per accogliere e valorizzare tutte le differenze. La personalizzazione diviene modo normale di fare scuola
Gli alunni con disabilità fanno pienamente parte della comunità scolastica pur seguendo un percorso personalizzato
Gli alunni con disabilità entrano nelle scuole comuni ma restano di fatto separati a volte anche fisicamente
Da fine anni '90
INCLUSIONE
Dal 1977
INTEGRAZIONE
Inizio anni '70
INSERIMENTO
IL LUNGO CAMMINO DALL'INSERIMENTO ALL'INCLUSIONE: LA SPECIALE NORMALITA'
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
PDP
Alunni certificati con svantaggio socio-linguistico
Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento DSA
Dlgs 66/17 Dlgs 96/19 Decreto Interministeriale 182/20
Alunni certificati ai sensi della Legge 170/2010
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
PEI
Alunni con disabilità
Alunni certificati ai sensi della Legge 104/92 comma 1 o comma 3
DM n. 5669 del 12 Luglio 2011 Direttiva Ministeriale 27 Dicembre 2012
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
BES
L'ICF non classifica le persone
COSA NON E'
Parola chiave: BENESSERE
CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO, DELLA DISABILITA' E DELLA SALUTE. Descrive lo stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti esistenziali al fine di cogliere le difficoltà che nel contesto socio culturale di riferimento possono causare disabilità.
COSA E'
ICF
Concetti cardine:- Universalismo
- Approccio Integrato
- Modello Multimensionale del Funzionamento e della disabilità
FACILITATORI / BARRIERE
FATTORI PERSONALI
FATTORI AMBIENTALI
PERFORMANCE
CAPACITA'
MODIFICAZIONE NELLE STRUTTURE CORPOREE
MODIFICAZIONE NELLE FUNZIONI CORPOREE
PARTE 2: FATTORI CONTESTUALI
ATTIVITA' E PARTECIPAZIONE
STRUTTURE CORPOREE
FUNZIONI CORPOREE
PARTE 1: FUNZIONAMENTO E DISABILITA'
ICF
STRUTTURA ICF
INDIVIDUALIZZATO
EDUCATIVO
PIANO
INTERAZIONE E SOCIALIZZAZIONE
AUTONOMIA E ORIENTAMENTO
DIMENSIONE COGNITIVA, NEUROPSICOLOGICA E DELL'APPRENDIMENTO
LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE
Il decreto 66/2017 fissa i punti entro i quali bisogna organizzare il processo di apprendimento dell'alunno e che individua nelle cosiddette "dimensioni". Esse, inoltre, sintetizzano quanto previsto dai "parametri"o "assi" che venivano utilizzati per la redazione del PEI (DPR 24 febbraio 1994). Confermando quanto stabilito dall'art. 16 della Legge 104/1992 che valuta "il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali", le dimensioni individuate sono:
Redatto per gli studenti con disabilità nel quale sono esplicitati i diversi interventi didattico-educativi, riabilitativi, di socializzazione e integrazione predisposti in favore dell'alunno.
PEI
dei processi
VERIFICA E VALUTAZIONE
inteso come setting
L'AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
vale a dire il contesto in cui si attua il processo educativo
IL GRUPPO CLASSE
come procedura intenzionale e sistematica
La progettazione
I fattori che caratterizzano l'azione educativa sono:
MATRICE DI RIFERIMENTO
PROGETTAZIONE A RITROSO Modello di wiggins e mctighe
La progettazione a ritroso si basa su un ribaltamento dello schema progettuale tradizionale: il punto di partenza è l'individuazione delle finalità e degli obiettivi da raggiungere; solo successivamente il docente presenta i contenuti e le attività, richiamando e riattivando le conoscenze degli alunni e verificandone i prerequisiti. Bisogna rendere operative le competenze prima di cominciare a pianificare le esperienze di insegnamento apprendimento.
FASERISTRUTTURATIVA
FASE OPERATIVA
FASE PREOPERATIVA
+info
+info
+info
EPISODIO DI APPRENDIMENTO SITUATO EASCESARE RIVOLTELLA
Fase 5
Emozioni in gioco: Emozioni dei personaggi, le nostre emozioni
I-Theatre Laboratorio grafico pittorico e drammatizzazione
Discussione guidata Attività laboratoriali: "Io cresco..." Laboratorium: "La storia è ricordo" "L'albero si trasforma"
Comprensione del testo Verifica strutturata Storia a vignette
Attività di brainstorming in circle time Digital Storytelling "L'albero" di Shel Silverstein
QUADRO RIASSUNTIVO
Verifica dei prerequisiti
Pannello della documentazione
Autovalutazione
Fase 4
Fase 3
Fase 2
Fase 1 innesco
Si propone la visione della copertina del libro "L'albero" di Shel Silverstein accompagnata dalle seguenti domande stimolo per coinvolgere i bambini:-A cosa vi fa pensare la copertina di questo libro?-Di cosa parlerà?-Quali saranno i personaggi?-Secondo voi sarà una storia triste o allegra?
Attività di Brainstorming in circle time
FASE 1 FASE DELL'INNESCO
FASE 1 FASE DELL'INNESCO
Visione della storia sulla Lim
Digital storytelling
Interattività
Immersione
Impatto
Interesse
Le 4 "I" dello Storytelling
comprensione del testo
Dopo una breve riflessione, per valutare la comprensione del testo, si propone una prova strutturata a risposta multipla.
FASE 2
Storia a vignette
Si propone di ritagliare le vignette, di incollarle sul quaderno in ordine cronologico e con accanto la didascalia giusta per comprendere la successione temporale della storia proposta.
FASE 2
RIFLESSIONE GUIDATA
il tempo non sta mai fermo... e si vede!
Si passa alla rielaborazione dei contenuti ponendo particolare attenzione ai personaggi principali (albero e bambino) e al loro cambiamento nel corso del tempo.
FASE 3
Io cresco...
Quanto ero buffo!
Prima non sapevo camminare!
Sono diventato alto!
I bambini portano a scuola una loro fotografia da neonati che verrà utilizzata in classe per comprendere che anche loro, così come i personaggi della storia, con il passare del tempo, sono cambiati. Attraverso uno specchio, i bambini riflettono in classe sui loro cambiamenti ed ognuno disegna il proprio volto con la tecnica che preferisce. Infine, in cooperative learning, realizzano un cartellone finale.
il tempo non sta mai fermo... e si vede!
FASE 3
Oltre al concetto del tempo che scorre e non sta mai fermo bisogna che i bambini riflettano anche sul tempo che rimane lasciando tracce...scompare solo apparentemente. Per concretizzare questo pensiero viene proposto agli alunni un laboratorio creativo-manipolativo con la creta in cui ognuno potrà immortalare l'impronta del proprio piede che rimarrà indelebile nel tempo.
Ognuno di noi lascia tracce di sè ...il mondo che ci circonda anche...
LABORATORIUM: LA STORIA E' RICORDO
FASE 3
L'albero si trasforma...
Attività laboratoriale
L'insegnante focalizza l'attenzione sulle stagioni e sulle trasformazioni che avvengono nell'albero nei vari periodi dell'anno. I bambini, divisi in 4 gruppi, creano "L'albero tridimensionale delle stagioni" Ogni stagione presenta un elemento caratteristico: fiocco di neve, foglie colorate, fiorellini e frutta.
il tempo non sta mai fermo... e si vede!
FASE 3
Nuovo sistema interattivo integrato altamente inclusivo per l'invenzione narrativa di storie multimediali, trasportabile e componibile. Prevede un design che richiama la "valigia carretto" del cantastorie errante realizzato in legno di betulla. L' i- theatre è un canale importante che valorizza la persona all'interno di un mondo globalizzato e tecnologico
i- theatre
FASE 4
Si invitano i bambini, suddivisi in piccoli gruppi, ad un laboratorio grafico pittorico. Ogni gruppo si occupa di realizzare graficamente i personaggi principali della storia ed i loro cambiamenti nel tempo, declinati nelle varie sequenze, da utilizzare per la drammatizzazione attraverso la metodologia I Theatre.
i- theatre
FASE 4
Emozioni in gioco
FASE 5
Per favorire un clima di classe sereno che lavori sulle emozioni
Relationship-skills
Social-awareness
Responsible decision-making
Self-management
Self-awareness
SOCIAL EMOZIONAL LEARNING
SEL
Attraverso la piattaforma Wordwall, tramite dei giochi interattivi, vengono analizzate le emozioni dell'albero e del bambino in tutte le varie sequenze della storia: Inizio-svolgimento-fine. Tale piattaforma è altamente inclusiva poichè, grazie alla presenza di mediatori iconici, facilita la partecipazione dell'alunno con difficoltà di linguaggio.
EMOZIONI DEI PERSONAGGI
EMOZIONI IN GIOCO
FASE 5
- Avresti voluto un finale diverso? Quale?
- Ti è piaciuta la fine di questa storia?
- Tu cosa avresti provato se fossi stato al posto del bambino?
- Pensi che il bambino abbia imparato qualcosa dall'albero?
- Chi possono simboleggiare l'albero e il bambino?
- Tu cosa avresti provato se fossi stato al posto dell'albero?
- Che emozioni hai provato ascoltando questa storia?
Si propone un'attività di brainstorming per aprire una riflessione sulle emozioni attraverso delle domande-stimolo:
LE NOSTRE EMOZIONII
EMOZIONI IN GIOCO
FASE 5
L'ultima fase, quella conclusiva, è dedicata alla valutazione e alla documentazione di coinvolgimento, apprendimenti, partecipazione e accertamento dell'efficiacia del percorso didattico realizzato. Lo scopo, dunque, è quello di rilevare successi ed elementi di debolezza, ma soprattutto quello di apportare modifiche al processo di insegnamento/apprendimento, rendendo consapevoli anche gli alunni degli esiti conseguiti
Conclusione
VALUTAZIONE COME APPRENDIMENTO
valutazione per l'apprendimento
VALUTAZIONE DELL'APPRENDIMENTO
Integra tre diverse dimensioni:
La Valutazione orientata all'apprendimento
Valutazione del prodotto
Valutazione di processo
Riflette l'efficiacia del lavoro e serve anche a dare delle indicazioni per il futuro: la valutazione sommativa verifica e valuta i risultati raggiunti dallo studente, avanza previsioni per il proseguimento degli studi
FINALE
Consente di valutare il grado di acquisizione di conoscenze, competenze, capacità, in base alle quali predisporre eventuali strategie di recupero e correzioni in itinere del percorso didattico, sulla base di quanto emerge.
FORMATIVA
Si compie in una fase iniziale. La valutazione iniziale delle prove d'ingresso permette di raccogliere informazioni su esigenze, difficoltà, possibilità di utilizzare materiali e strumenti idonei all'apprendimento degli allievi.
DIAGNOSTICA
valutazione
La valutazione si distingue in diverse fasi
> Base: l’alunno affronta i compiti in modo relativamente autonomo, dimostrando una basilare consapevolezza delle conoscenze e delle abilità connesse.
> In via di prima acquisizione: l’alunno usa semplici strumenti per interpretare i dati; il lessico, poco specifico, non gli consente di esprimere adeguatamente le esperienze realizzate.
Nel realizzare la griglia di valutazione, saranno adottati i livelli di padronanza contenuti nell’Allegato A (certificazione delle competenze al termine della scuola primaria) del Decreto MIUR n.742/2018.
Strumenti
- Prove strutturate e semi-strutturate;
- Comunicazione iconica;
- Verbalizzazione delle esperienze realizzate;
- Rubriche di valutazione.
In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi minimi, gli interventi di recupero (svolti in itinere, durante l’anno scolastico) saranno articolati secondo le seguenti modalità:
- percorsi guidati;
- esercitazioni.
> Avanzato: l’alunno affronta i compiti impegnativi in modo autonomo, originale e responsabile, con buona consapevolezza e padronanza delle conoscenze e delle abilità connesse, integrando i diversi saperi.
> Intermedio: l’alunno affronta i compiti in modo autonomo, con discreta consapevolezza e padronanza di conoscenze e abilità connesse.
L'AUTOVALUTAZIONE
ATTIVITA' METACOGNITIVA
RIFLETTI E VALUTA
Punti di debolezza
Elementi ostacolanti
Elementi favorevoli
Punti di forza
AUTOVALUTAZIONE dell'esperienza da parte del docente a conclusione dell'attività
Processo importante per riflettere sulla propria pratica didattica e migliorare continuamente. In questa fase il docente valuta le proprie competenze, strategie d'insegnamento e l'impatto che ha sugli studenti.
AUTOVALUTAZIONE DEL DOCENTE
La RIFLESSIONE IN AZIONE teorizzata da Schon permette all'insegnante di apprendere in corso d'opera, di produrre dalla pratica nuove cognizioni, sulla base delle quali poter ristrutturare il proprio sapere
DONALD SCHON DOCENTE RIFLESSIVO
L'insegnante deve essere quindi un FACILITATORE DELL' APPRENDIMENTO avendo fiducia nelle capacità degli altri, lealtà, stima e rispetto per i suoi bambini, per i loro sentimenti e le loro opinioni
KARL ROGERS APPROCCIO CENTRATO SULLO STUDENTE
«…Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato…» (Indicazioni Nazionali)
Competenze di orientamento e di ricerca
Competenze organizzativo-relazionali
Competenze metodologico-didattiche
Competenze psicopedagogiche
Competenze linguistiche
Competenze informatiche
art. 27 CCNL
COMPETENZE TRASVERSALI DEGLI INSEGNANTI
Competenze disciplinari
Cos'è la didattica di qualità?
E' la DIDATTICA DELL'INCLUSIONE secondo la prospettiva ecosistemica.
La didattica di qualità è una DIDATTICA DELL'EQUITA' che guarda al successo formativo di tutti e di ciascuno, che fonda le esigenze del singolo con quelle della comunità.
HISTORIA MAGISTRA VITAE (Cicerone)
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