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SHADOW PRESENTATION
Riccardo Sibio
Created on March 22, 2024
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Transcript
22/03/24
sECESSIONE DI MONACO
“La più antica e potente emozione umana è la paura, e la paura più antica e potente è la paura dell'ignoto.”
H.P. Lovecraft
Contesto storico
1892- La belle epoque
Uno stile in netto contrasto
un po' di Storia
La secessione di Monaco del 1892 è la prima manifestazione di dissenso di un folto gruppo di giovani artisti che abbandonarono l'accademia e le organizzazioni ufficiali per creare un'associazione indipendente. I promotori del fenomeno furono i galleristi Wilhelm Uhde e Franz von Stuck che in tal modo intendevano rinnovare e modernizzare l'arte figurativa del tempo. Secondo il loro punto di vista un artista non poteva rimanere legato a concetti obsoleti, ma doveva dare libero sfogo al proprio estro. Queste idee audaci ed innovative entusiasmarono un centinaio di giovani artisti e convinsero molti ricchi commercianti a finanziare l'impresa. Forti di questo sostegno materiale e della collaborazione dei galleristi, i giovani dichiararono la secessione ed abbandonarono in massa le istituzioni accademiche.
Artisti
Franz von Stuck (22/02/63-30/08/28) è stato un pittore simbolista-espressionista, nonché scultore, illustratore e architetto tedesco. Nel 1892 fondò, insieme ad altri artisti, il movimento modernista della secessione di Monaco antesignano, assieme ad altre secessioni del periodo, dell'esperienza dell'Art Nouveau
Arnold Böcklin (16/10/27–16/01/01) è stato un pittore, disegnatore, scultore e grafico svizzero, nonché uno dei principali esponenti del cosiddetto simbolismo tedesco.
La peste
Böcklin
La peste (di Böcklin) è uno dei più noti esempi dell'ossessione dell'artista per la morte, qui rappresentata come uno scheletro femminile che cavalca una creatura alata, in volo su una città medievale dove si vedono cadaveri e persone in fuga. Il riferimento storico è la pandemia della Peste nera che flagellò l'Europa nel XIV secolo. Il colore predominante è il verde pallido seguito dal nero e dal marrone opaco.
L' isola dei morti
Böcklin
L'isola dei morti (di Böcklin) è un dipinto molto simbolico e soggettivo, l'interpretazione di esso varia in base alla percezione dello spettatore
Giuditta e Oloferne
von stuck
Nel racconto biblico, Giuditta è una vedova che abita nella città di Betulia, assediata dal generale assiro Oloferne: per salvare la città, ella decide di andare nell'accampamento nemico, entrare nella tenda del generale e fingersi una traditrice. Oloferne si invaghisce di lei e, desideroso di possederla, la invita a un banchetto durante il quale si ubriaca: Giuditta lo decapiterà per poi mettere la sua testa in una cesta o su un piatto (che nelle rappresentazioni artistiche spesso viene portata/o da una serva più anziana di lei). I dipinti rappresentano generalmente la decapitazione di Oloferne mentre è disteso sul suo letto, o Giuditta che tiene in mano la sua testa
Descrizione
il peccato
Von stuck
Una figura femminile nuda, visibile nella parte superiore del corpo, è avvolta da un grosso serpente e dall’oscurità, dalla quale emerge con la luminosità della sua pelle. Si mostra all'osservatore coI busto nudo, coperto parzialmente dai lunghissimi capelli neri e dal corpo del serpente; il volto della donna è in penombra, con lo sguardo diretto all'osservatore, così come quello del serpente.
Significato
il peccato
Von stuck
Nell'opera possiamo trovare dei riferimenti alla Genesi, che hanno portato alcuni critici ad associare la donna ritratta alla biblica Eva: qui però essa diventa incarnazione della femme fatale, in simbiosi col male, che tenta diabolicamente con la sua sensualità.[4][3] Stuck rappresenta il peccato in tutta la sua forza seduttiva, ma anche distruttiva, poiché attraverso di esso la volontà umana può essere annientata. In alcune versioni la tela è racchiusa da una cornice dorata, disegnata dall'artista, che ricorda un tempio greco: ecco che l'opera assume la connotazione di tempio del peccato.
22/03/24
Addio...
rICCARDO SIBIrO