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TFA Chatgpt e conali
Dario Lombardi
Created on March 22, 2024
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Transcript
Progettazione inclusiva & Artificial Intelligence
"Progettate seguendo la scia dei vostri sogni e operate nel rispetto di quelli altrui, ispirati sempre dalla somma idea del Bene."
L'importanza degli obiettivi SMART nel PEI
In Europa e negli Stati Uniti, al fine di garantire l'inclusione nei riguardi degli studenti disabili è prevista l'adozione del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Il PEI attualmente è progettato sulla base della prospettiva bio-psico-sociale dell'ICF, in cui si distinguono quattro dimensioni essenziali, ossia: socializzazione e interazione; comunicazione e linguaggio; autonomia e orientamento; cognitiva, neuropsicologica e dell'apprendimento. L'individuazione di obiettivi didattici adeguati è un aspetto cruciale nella progettazione didattica inclusiva, difatti attualmente in letteratura e nei dispositivi ministeriali si protende verso l'individuazione di obiettivi: Specifici, Misurabili, Raggiungibili, Realistici e Temporizzati (SMART). Purtroppo, nel contesto nazionale e internazionale, spesso si osserva una mancanza di chiarezza nell'individuazione degli obiettivi del PEI. Al fine di risolvere tali problematiche, negli Anni 70 sono state sviluppate le tassonomie, ma comunque si riscontra una certa riluttanza nella loro applicazione durante la compilazione del PEI.
L'importanza degli obiettivi SMART nel PEI
All'interno del PEI, gli obiettivi didattici vengono individuati nella sezione 5, assieme alle Strategie e agli Interventi e, infine, alle Modalità di verifica. Come osservato da Calvani, (2018) però, l'individuazione di obiettivi poco chiari e indefiniti, può inficiare tutto il progetto educativo attuato nei riguardi dello studente disabile. Quali sono gli errori tipici nella formulazione degli obiettivi? Vediamoli assieme.
- Si confondono obiettivi con finalità generali o con gli argomenti;
- si usa un linguaggio inadeguato;
- si mettono insieme obiettivi di natura diversa (Es: conoscenze di base con abilità trasversali o competenze).
L'importanza degli obiettivi SMART nel PEI
Ad esempio, nel caso prevedessimo in un PEI, nell'intento di migliorare le abilità cognitive dello studente, l'obiettivo: "Possedere buona capacità di calcolo". Sarebbe un obiettivo valido o no? NO. Cosa si intende per capacità di calcolo? Saper fare operazioni aritmetiche con una, due, N cifre oppure calcolare potenze ecc.? Se prevedessimo come obiettivo "Il progetto si pone di far acquisire nozioni sulla nascita, lo sviluppo, il declino delle Polis", sarebbe un obiettivo valido? NO, perché si confonderebbero gli obiettivi con gli argomenti di studio. Se prevedessimo invece "Obiettivi: conoscere la struttura di un vulcano; descrivere i principali fenomeni del vulcanismo secondario; sapere come si origina un terremoto ecc.", sarebbe valido? No, perché si starebbero usando dei verbi troppo generici, come sapere, descrivere e conoscere.
L'importanza degli obiettivi SMART nel PEI
Come fare allora per individuare l'obiettivo e il verbo esatto? Si ricorre alle tassonomie. Tra le più utilizzate c'è quella di Bloom che è definita come un modello gerarchico che classifica gli obiettivi di apprendimento in sei livelli di complessità crescente. Ogni livello è associato a specifici verbi che indicano le abilità cognitive richieste. Ricordare - Verbi associati: ELENCARE, DEFINIRE, NOMINARE, RIPETERE, RICORDARE. Comprendere - Verbi associati: DESCRIVERE, DISCUTERE, SPIEGARE, IDENTIFICARE. Applicare - Verbi associati: APPLICARE, DIMOSTRARE, ESEGUIRE, ILLUSTRARE, RISOLVERE, UTILIZZARE. Analizzare - Verbi associati: ANALIZZARE, DIFFERENZIARE, DISTINGUERE, ESAMINARE, CONFRONTARE, CONTRASTARE. Valutare - Verbi associati: ARGOMENTARE, DIFENDERE, GIUDICARE, SELEZIONARE, SOSTENERE Creare - Verbi associati: ASSEMBLARE, COSTRUIRE, CREARE, PROGETTARE, SVILUPPARE
L'importanza degli obiettivi SMART nel PEI
Il livello di complessità più lieve è rappresentato dal "Ricordare" e quello più elevato dal "Creare". Quindi, in relazione alle difficoltà dello studente, la tassonomia ci permette di individuare obiettivi personalizzati alle sue esigenze e capacità. Ora, individuato il verbo con cui scrivere un obiettivo, cosa bisogna fare? Occorre: 1) Identificare l'apprendimento desiderato; 2)Essere specifici, indicando esattamente cosa lo studente sarà in grado di fare; 3) Rendere l'obiettivo misurabile, ciò significa che è necessario essere in grado di osservare e valutare se lo studente ha raggiunto l'obiettivo; 4)Assicurarsi che l'obiettivo sia raggiungibile; 5)Includere un periodo di tempo entro il quale lo studente dovrebbe raggiungere l'obiettivo. Un esempio di obiettivo didattico ben formulato potrebbe essere: "Entro la fine dell'a.s., l'allievo sarà in grado di organizzare il proprio spazio di lavoro con un'assistenza minima, ovvero senza il supporto del docente, migliorando così la sua autonomia personale".
L'importanza degli obiettivi SMART nel PEI
Una volta individuati gli obiettivi, stando alla sezione 5 del PEI, occorre ricercare le strategie e i metodi di valutazione. Tra le strategie didattiche si possono prevedere: apprendimento cooperativo, l'insegnamento diretto, apprendimento basato su progetti, flipped classroom, apprendimento basato su problemi, differenziazione, insegnamento reciproco ecc. Tra le modalità di valutazione abbiamo: test a risposta chiusa e aperta, valutazione del portfolio, presentazioni orali, progetti individuali o collettivi, autovalutazione, valutazione tra pari, ecc.
Cosa fare per individuare un valido obiettivo?
Per prima cosa bisogna analizzare la diagnosi funzionale, per sapere quali sono le criticità e i punti di forza dello studente. Occorre poi strutturare un PEI che gli consenta di migliorare quelle capacità che risultano compromesse, nonché consolidare e accrescere quelle già sviluppate. Es: Se riscontriamo che Luca, autistico, presenta delle ridotte capacità relazionali, prevederemo tra gli obiettivi del suo PEI quello di: "Interagire (dimensione APPLY), fino al termine dell'anno (Temporizzato), con i compagni di classe durante le attività di gruppo (Specifico), partecipando attivamente almeno una volta a sessione (Misurabile)". È inoltre Realistico, poiché concretamente realizzabile, e Specifico per una persona con limitate capacità relazionali.
Cosa fare per individuare un valido obiettivo?
In relazione all'obiettivo dovremo individuare le strategie e i metodi di valutazione. Es. Riferendoci all'obiettivo dapprima specificato, per Luca potremmo prevedere l'applicazione delle seguenti strategie: attività di gruppo strutturate; modeling; insegnamento esplicito; supporti visivi (TEACCH, PECS). Tra le modalità di verifica potremmo prevedere: osservazione diretta, feedback degli studenti, autovalutazione, valutazioni formative periodiche. Ovviamente, ciascuno studente è unico. Bisognerà quindi prevedere obiettivi, strategie e modalità di valutazione personalizzati alle sue esigenze.
Esercitazione 1 (45 minuti)
Si compilino almeno due delle quattro dimensioni della sezione 5 del PEI di Marco, un ragazzo con disturbo dello spettro autistico, col seguente quadro clinico: 1. Dimensione Comunicativa e del Linguaggio: Marco ha difficoltà con la comunicazione verbale. Tende a ripetere frasi o parole, ha un tono di voce monotono e fatica a mantenere il contatto visivo durante la conversazione. 2. Dimensione delle Relazioni e della Socializzazione: Marco ha difficoltà nelle interazioni sociali. Evita il contatto con i coetanei e preferisce giocare da solo. 3. Dimensione Cognitiva Neuropsicologica: Marco ha una buona memoria visiva, ma ha difficoltà con le abilità di problem solving e di pensiero astratto. 4. Dimensione dell’Autonomia e dell’Orientamento: Marco ha difficoltà a gestire le routine quotidiane e a orientarsi nello spazio. Per orientarvi durante l'attività seguite la seguente procedura: 1) Scelta della dimensione del PEI; 2) Individuazione dell'obiettivo SMART tramite Tassonomia di Bloom (mi raccomando il verbo); 3) Individuazione delle strategie didattiche e delle modalità di verifica per conseguire e dimostrare di aver raggiunto l'obiettivo. Per rispondere alla traccia, si scansioni il seguente QR code e si compili il Modulo Google. L'attività NON è soggetta a valutazione.
L'Ontologia CONALI e il Constructive Alignment
Uno strumento tassonomico utile per la progettazione didattica è il Constructive Alignment (CA) di Maffei e colleghi (2016) che permette di allineare i verbi degli obiettivi educativi (Educational Goal Verb, EGV) le attività di insegnamento e apprendimento (Teaching & Learning Activities, TLA) e compiti per la valutazione (Assessment Task, AT), nel rispetto dei dettami e dei paradigmi della didattica. Come è facile intuire, durante la stesura della sezione 5 del PEI, uno strumento simile torna molto utile, perché ci permette facilmente di individuare e progettare un percorso educativo ottimale per lo studente disabile. Vediamo come il CA e la CONALI allineano questi elementi fondamentali per la progettazione didattica.
Fig 1. Allineamento Verbo della tassonomia e attività di apprendimento. ("Fare domanda a"= Applicare)
Fig.2 Allineamento Verbo della tassonomia e attività di apprendimento ("Fare domanda a"= Applicare)
L'Ontologia CONALI e il Constructive Alignment
Supportati dal CA potremo strutturare il PEI di Marco con molta più facilità.Esempio: Fase 1 - Scelta della dimensione della Relazione e della Socializzazione (ha difficoltà a relazionarsi); Fase 2 - Scelta del verbo: Utilizzare (Applicare) frasi di cortesia per interagire con i compagni (l'oggetto dell'apprendimento lo scegliete voi in relazione alle esigenze dello studente); Fase 3 - Scelta della strategia: Gioco di ruolo (Role Playing); Fase 4 - Scelta del compito di valutazione: Lo studente dovrà prendere parte a un'attività di Role playing Fase 5 - Scelta del metodo di valutazione: Valutazione di gruppo tra gli studenti.
L'Ontologia CONALI e il Constructive Alignment
Cosa ne viene fuori? Vediamo. Obiettivo SMART: Entro la fine dell’anno scolastico, Marco utilizzerà autonomamente almeno tre diverse frasi di cortesia (per esempio: “per favore”, “grazie”, “mi scuso”) in almeno l’80% delle interazioni con i compagni durante le attività di gruppo. Strategia Didattica: Implementeremo attività di Role Playing durante le quali Marco avrà l’opportunità di esercitarsi nell’uso delle frasi di cortesia in un ambiente sicuro e strutturato. Queste attività saranno progettate per simulare situazioni reali in cui Marco potrebbe interagire con i suoi compagni, come chiedere un materiale di studio, ringraziare un compagno per un aiuto, o scusarsi per un errore. Metodo di Valutazione: Si ricorrerà alla valutazione di gruppo. Dopo ogni attività di Role Playing, i compagni di classe di Marco forniranno un feedback sulle sue interazioni. Questo feedback sarà raccolto in modo anonimo e rispettoso, e sarà utilizzato per monitorare i progressi di Marco verso il suo obiettivo.
Esercitazione individuale
Ciascun corsista, supportato dall'Ontologia, individui uno o due obiettivi, le relative strategie e metodi di valutazione, per compilare una o due dimensioni del PEI. Successivamente, si riporti il tutto all'interno del seguente Modulo Google. L'attività NON è soggetta a valutazione.
Cortesemente scansionate il seguente QR Code e rispondete al questionario
Progettazione inclusiva con ChatGPT
Cosa è ChatGPT? ChatGPT è un sistema di intelligenza artificiale progettato per comprendere e generare linguaggio naturale. Il modello genera risposta a input fonriti dagli utenti. ChatGPT può essere utilizzato per interloquire, generare testo creativo e può fornire un valido supporto nell'ambito della progettazione di interventi e materiali educativi (Meron & Araci, 2023). Il sistema è utile per l'automazione delle valutazioni, l'assistenza all'insegnamento, l'apprendimento personalizzato, l'assistenza alla ricerca di informazioni, la creazione di contenuti per la facilitazione dell'apprendimento (Mohammad et al., 2023).
Esercitazione individuale (60 minuti)
I corsisti che sono intenzionati a utilizzare ChatGPT per la sperimentazione si iscrivano alla piattaforma (basta scrivere ChatGPT su Google e iscriversi col proprio profilo Google) e progettino almeno due delle quattro sezioni riportate nella Sezione 5 del PEI, ricorrendo all'Ontologia CONALI e individuando almeno due obiettivi SMART, e le rispettive strategie e modalità di verifica da applicare. Ciò che farà la differenza nell'individuazione di obiettivi, strategie e modalità di verifica congrui sarà il prompt fornito al sistema. Si prega di essere critici nell'utilizzo del dispositivo, NON COPIATE E INCOLLATE QUANTO PRODOTTO DAL SISTEMA. INSERITE NEL QUESTIONARIO DI SEGUITO SOLO OBIETTIVI, STRATEGIE E STRUMENTI VALUTATIVI SOTTOPOSTI A UNA REVISIONE UMANA! BUON LAVORO!
CHI HA UTILIZZATO CHATGPT è pregato di scansionare il seguente QR Code e di rispondere al questionario
CHI NON HA UTILIZZATO CHATGPT è pregato di scansionare il seguente QR Code e di rispondere al questionario
Grazie mille per la cortese attenzione e per la gentile collaborazione. Auguro a Voi tutti una buona continuazione di giornata!
Bibliografia
- Calvani, A., & Raffaghelli, J. E. (2018). Il progetto didattico: importanza della corretta formulazione degli obiettivi. Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia, Università di Firenze.
- Maffei, A., Daghini, L., Archenti, A., & Lohse, N. (2016). CONALI ontology. a framework for design and evaluation of constructively aligned courses in higher education: putting in focus the educational goal verbs. Procedia CIRP, 50, 765-772.
- Maffei, A., Boffa, E., Lupi, F., & Lanzetta, M. (2022). On the design of constructively aligned educational unit. Education Sciences, 12(7), 438.
- Meron, Y., & Araci, Y. T. (2023). Artificial intelligence in design education: evaluating ChatGPT as a virtual colleague for post-graduate course development. Design Science, 9, e30.
- Mohammad, B., Supti, T., Alzubaidi, M., Shah, H., Alam, T., Shah, Z., & Househ, M. (2023). The pros and cons of using ChatGPT in medical education: a scoping review. Stud Health Technol Inform, 305, 644-7.