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Le donne in bikini

Dove siamo

La Villa d el Casale

Il "Bi kini"

Cosa raffigura

Per approfondire

Risalenti al III e IV secolo d.C., e perfettamente conservati, i mosaici di Piazza Armerina hanno contribuito a rendere la Villa del Casale di Piazza Armerina un luogo unico. E l’hanno portata, nel 1997, a diventare Patrimonio UNESCO di Sicilia. Suddivisa tra 48 spazi e sale, la villa testimonia attraverso i suoi mosaici la storia dell’Impero Romano. Appena varcato l’ingresso, i fortunati visitatori possono ammirare un pavimento circondato da sfarzose colonne, con una fontana al centro. Da qui, è possibile accedere a tutte le aree della villa. Tra gli spazi più importanti troviamo il Corridoio della Grande Caccia: è qui, che i mosaici di Piazza Armerina danno il loro meglio. Con i suoi 66 metri di lunghezza, il corridoio racconta e descrive attraverso quei tasselli colorati la cattura degli animali portati a Roma, e destinati agli spettacoli tenuti al Colosseo.

Sono donne atlete rappresentate per la prima volta in “bikini” che stanno facendo uno spettacolo in onore della dea del mare Teti e vengono raffigurate mentre fanno delle gare sportive.

Alle porte di Piazza Armerina, nella suggestiva valle del fiume Gela alle pendici del Monte Mangone, si trova una delle più prestigiose testimonianze monumentali del periodo tardo antico nel Mediterraneo: la Villa Romana del Casale, costruita nel IV secolo d.C. e decorata con incantevoli mosaici considerati i più belli e meglio conservati nel loro genere.

La modernità delle ginnaste sta nell’indossare quello che oggi chiamiamo bikini che nell’antichità era una sorta di slip (il subligar), e una specie di top (l’estropkion). Il bikini non veniva usato come costume da bagno, ma come abbigliamento per gare sportive.