Genially senza titolo
Alessandro Basso
Created on March 20, 2024
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Transcript
venere al bagno
PIETER PAUL RUBENS
indice
Venus with a mirror
Venus at her toilet
The toilet of Venus
Venus with a Mirror
Tiziano Vecellio
E' raffigurata una donna parzialmente nuda, posta a sinistra dell'opera e guarda in uno specchio sorretto da un bambino alato posto sulla destra, anche lui quasi nudo. Tiene la mano sinistra sul petto e la mano destra afferra la pelliccia rossa che le circonda i fianchi. I suoi capelli biondi sono raccolti, gli occhi sono scuri, il naso dritto e le sue labbra rosa pallido mostrano un sorriso sottile. Si possono notare anche i moltissimi gioielli d'oro e di perle che porta.
Questa figura è posta a destra dell'opera sta su un cuscino a strisce dorate mentre regge uno specchio rettangolare. Ha piccole ali argentate e una fascia giallo oro pende da una spalla attorno al fianco opposto. Una seconda figura sporge da dietro lo specchio e tiene in mano una ghirlanda.
Tiziano VecellioVenus with a mirrorca. 1555Olio su tela. 124,5 x 105,5 cmNational Gallery of Art, Washington D.C.
Pieter Paul Rubens
Venus at her toilet
La tela in esame è stata identificata come una delle tele registrate nell'inventario dei beni di Rubens redatto alla sua morte nel 1640, anche se è stato anche suggerito che l'opera menzionata nell'inventario di Rubens potrebbe essere la tavola dello stesso soggetto ora nella Collezione Liechtenstein a Vaduz. In quell'opera Rubens riconsiderò la composizione e dipinse Venere vista da dietro con il viso mostrato per più di tre quarti nello specchio di Cupido. L’inventario dei beni dell’artista del 1640 comprende anche undici copie di opere di Tiziano realizzate in Spagna, Italia e altrove.
Vediamo Venere in veste bianca, parzialmente ricoperta da un manto cremisi. La dea, che si copre un seno con la veste, si guarda in uno specchio sorretto da Cupido, che ha deposto arco e frecce accanto a lui ai suoi piedi.
La datazione della presente tela è stata molto dibattuta. Burchard riteneva che dovesse risalire a prima del 1615, mentre Held pensava che dovesse risalire al 1620 o successivamente. Tenendo presenti le opinioni precedenti, Gaskell suggerì che il dipinto risalisse al 1606-11 circa e potrebbe essere basato su un'opera originale di Tiziano che Rubens avrebbe visto in Italia o ad Anversa. Nel catalogo della mostra delle opere della Collezione tenutasi negli Stati Uniti tra il 1979 e il 1981, Rosenbaum era della stessa opinione.
Peter Paul RubensVenus at her toiletca. 1606 - 1611Olio su tela. 137 x 111 cmMuseo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid
The toilet of Venus
Pieter Paul Rubens
La Venere nuda è raffigurata seduta, di spalle allo spettatore. La schiena è accarezzata dai lunghi capelli biondi, le bianche carni contrastano con lo scuro volto della donna di colore e con il rosso acceso dei velluti, impreziositi dalle gemme. Venere si rimira, consapevole della sua bellezza, in uno specchio di puro cristallo. Tutta la scena si svolge in un interno avvolta in un’intima atmosfera.
Peter Paul Rubens ha presentato la sua “Venere davanti allo specchio” come il massimo simbolo della bellezza. È consapevole dello spettatore in uno specchio che incornicia il suo viso come un ritratto.
Lo specchio che Cupido porge alla dea rivela un ulteriore livello di significato: il riflesso di Venere, che rivela allo spettatore la sua bellezza, diventa simbolo di una pittura che gareggia con la natura per produrre un'immagine quanto più reale possibile.
Pieter Paul Rubens (1577-1640)The Toilet of Venusca. 1614 - 1615Olio su tela. 98 x 124 cmVaduz, Galleria Liechtenstein
Un inventario dei dipinti dell'Alcázar, datato 1636 e redatto per ordine di Filippo IV all'epoca descrive: "Un dipinto ad olio, di una Venere, a seno nudo, vestita per alzarsi dal letto, in rosso, con un braccialetto di perle alla mano destra e un anello al mignolo della mano sinistra" , e Cupido di fronte a lei. Quest'opera originale di Tiziano è ricordata negli antichi inventari dell'Alcázar. Sopravvisse all'incendio del 1734 ma scomparve durante la guerra d'indipendenza spagnola. La descrizione è estremamente vicina al dipinto di Rubens. In particolare troviamo due dettagli che Rubens ripete: il braccialetto di perle e l'anello.
Un inventario dei dipinti dell'Alcázar, datato 1636 e redatto per ordine di Filippo IV all'epoca descrive: "Un dipinto ad olio, di una Venere, a seno nudo, vestita per alzarsi dal letto, in rosso, con un braccialetto di perle alla mano destra e un anello al mignolo della mano sinistra" , e Cupido di fronte a lei. Quest'opera originale di Tiziano è ricordata negli antichi inventari dell'Alcázar. Sopravvisse all'incendio del 1734 ma scomparve durante la guerra d'indipendenza spagnola. La descrizione è estremamente vicina al dipinto di Rubens. In particolare troviamo due dettagli che Rubens ripete: il braccialetto di perle e l'anello.