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LA REPUBBLICA ITALIANA

I SIMBOLI DELLA REPUBBLICA

I simboli della Repubblica Italiana sono 5: la bandiera, l'inno, l'emblema, lo stendardo e l'Altare della Patria.

La bandiera italiana è il tricolore bianco, verde e rosso a tre bande verticali e di eguali dimensioni, che è nata a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 come stendardo della Repubblica Cispadana. Essa nacque, quindi, molti decenni prima della nascita della Repubblica, ma in seguito al congresso di Vienna, dopo il 1815, diventò il simbolo dei moti rivoluzionari.Re Carlo Alberto di Savoia lo adottò nel 1848 come bandiera militare per guidare la Prima guerra d'indipendenza e, successivamente, la lotta per l'unità d'Italia.

LA BANDIERA

L'INNO

L'inno nazionale italiano esprime i sentimenti del nostro Paese e simboleggia la sua unità. E' intitolato "Canto degli italiani", ma viene molto più comunemente chiamato "Fratelli d'Italia" o "Inno di Mameli", in quanto è stato composto nel 1847 dal poeta genovese Goffredo Mameli (però è stato riconosciuto per Legge solamente nel 2017).Si intona portando la mano destra sul petto oppure si ascolta in rigoroso silenzio in segno di rispetto, mantenendo una postura solenne.

L'EMBLEMA

L'emblema nacque il 5 maggio 1948 ed è caratterizzato da tre elementi:

  • la stella che rappresenta l'Italia ed è da sempre associata alla personificazione del nostro Paese
  • la ruota dentata d'acciaio che è il simbolo dell'attività lavorativa (art. 1 della Costituzione)
  • il ramo di ulivo, che rappresentano la volontà di pace nazionale e internazionale della Repubblica, e quello di quercia, che incarna la forza e la dignità del popolo italiano.

LO STENDARDO

Lo stendardo presidenziale costituisce il segno ufficiale e distintivo della presenza del capo dello Stato e, quindi, segue il Presidente della Repubblica in ogni suo spostamento (lo si vede innalzato sulle automobili, le navi o gli aerei su cui viaggia il Presidente). La sua forma quadrata e la bordatura d'azzurro simboleggiano le Forze Armate, di cui il Presidente della Repubblica è Capo.

Il complesso monumentale si compone di otto diverse parti:

  • la salma del Milite Ignoto;
  • l’Altare della Patria vero e proprio (con statua della dea Roma e il Milite Ignoto;
  • sei gruppi di monumenti che rappresentano i valori civili del popolo italiano: forza, diritto, concordia, azione, pensiero e sacrificio;
  • trenta statue che costituiscono gli elementi centrali del complesso
  • le fontane dei due mari (Adriatico e Tirreno);
  • le quattro vittorie alate in oro;
  • le quadrighe simbolo di unità e libertà;
  • svariati simboli vegetali.

L' Altare della Patria è un complesso monumentale di importanza nazionale situato a Roma in piazza Venezia. È stato innalzato nel 1878 per celebrare Vittorio Emanuele II, morto in quello stesso anno e considerato il Padre della Patria.

L'ALTARE DELLA PATRIA

Tutti i video descrivono il periodo che va dall'inizio del fascismo alla nascita della Repubblica Italiana.Nel primo si parla di come Totò, un attore famoso, nel periodo del fascismo, venne censurato perchè non poteva esprimere la sua comicità e la sua satira liberamente senza essere perseguitato o arrestato. I suoi film più divertenti in cui prendeva in giro i colonnelli tedeschi sono diventati famosi solo dopo la fine dell'era fascista.Nel secondo video, viene descritta la nascita della bandiera tricolore a Reggio Emilia e la sua lenta ma costante e innovativa evoluzione nel corso degli anni, fino a diventare l'elemento rappresentativo del popolo italiano. Fu proclamata il simbolo distintivo d'Italia il 7/01/1797.Nel terzo video viene nominato Arturo Toscanini, un grande musicista, che infiammò la Scala di Milano con il primo concerto dopo la nascita della Repubblica nel 9/06/1946. Il teatro in cui Toscanini si esibì come direttore d'orchestra fu ricostruito dopo la guerra e vennero suonati pezzi musicali che esprimevano libertà e gioia, tali da suscitare felicità tra gli stessi musicisti e sorrisi sui loro volti.Nel quarto video vengono riprese le persone in coda per votare per il referendum e viene messa in risalto la loro voglia di cambiare vita dalle migliaia e migliaia di persone in fila davanti ai seggi elettorali.Il video che mi ha colpito di più è il quinto, in cui viene raccontato di come anche le donne si sentirono libere e fiere di poter votare per la prima volta il 2/06/1946 esprimendo anch'esse la propria opinione senza dover sottostare agli uomini sentendosi meno importanti. Molte di queste donne vennero anche intervistate, tra cui una donna ebrea che mi ha colpito profondamente perchè, dopo tutte le persecuzioni che aveva subito il suo popolo, finalmente potè sentirsi orgogliosa di essere donna, ma soprattutto ebrea e libera di votare.

VIDEO E RIFLESSIONI