IL 24 E 29 OTTOBRE 1929 (GIOVEDì, MARTEDì NERO) FURONO VENDUTI TUTTI I TITOLI. TUTTE LE PERSONE volevano vendere, così il valore delle azioni crollò quasi a zero.I soldi delle azioni andarono persi perchè non valevano più niente, le aziende fallirono, le banche persero tutti isoldi. L'America si ritrovò sull'orlo del disastro.
CROLLO BORSA WALL STREET
pER AUMENTARE LA PRODUZIONE, GLI INDUSTRIALI AVEVAN BISOGNO DI PIù CAPITALI E PER QUESTO AVEVANO VENDUTO QUOTE, DI PROPRIETà DELLA AZIENDA CHIAMATE AZIONI, ALLE BANCHE E AI RISPARMIATORI.lE AZIONI VENIVANO VENDUTE O COMPRATE NELLA bORSA DI nEW yORK. mOLTE PERSONE INVESTIVANO I PROPRI RISPARMI PER COMPRARE LE AZIONI, E LA SPERANZA ERA DI RIVENDERLE AD UN PREZZO PIù ALTO DI QUELLO A CUI ERANO STATI ACQUISTATI.
MOMENTO DI SPLENDORE
Le esportazioni americane diminuirono perchè le industrie europee non avevano più bisogno di importare le merci dagli Stati Uniti.Anche le vendite calarono perchè la domanda di beni della popolazione era ormai sodDisfatta. Quindi ci fu una crisi di sovraproduzione, cioè si produceva di più di quanto si riusciva a vendere e ci furono i primi liCenziamenti.
PRIMA DEL DISASTRO
il crollo della borsa provocò una grande crisi economica chiamata grande depressione.I disoccupati raggiunsero i 15 milioni; i contadini bruciavano i raccolti, nelle città scarseggiava sempre di più il cibo. La crisi coinvolse anche l'europa, dove vennero a mancare i prestiti e gli investimeni statunitensi; inoltre diminuirono drasticamEnte gli scambi commerciali. La produzione industriale mondiale cròllo del 5o%.
DOPO IL CROLLO