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Foscolo
Michela Di Santo
Created on March 18, 2024
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Transcript
Ugo Foscolo1778-1827
Tra neoclassicismo e preromanticismo
Biografia
Modelli
Opere
Le ultime lettere di Jacopo Ortis(tempo della storia 1797-1798)
E' il primo romanzo epistolare della letteratura italiana, ovvero un romanzo costituito da lettere. Il modello è il romanzo epistolare di Goethe I dolori del giovane Werther (dove manca la componente politica). Trama: Jacopo Ortis è un esule veneziano che, per sfuggire alle persecuzioni austriache, si rifugia presso i Colli Euganei. Qui conosce la famiglia del signore T. e sua figlia Teresa, di cui si innamora. Teresa è promessa sposa a Odoardo, cosa che turba l'animo di Ortis, già turbato per questioni socio-politiche. Il dolore raggiunge l'apice al matrimonio della stessa. Ortis, così, risoluto a suicidarsi, torna a Venezia per un breve saluto alla madre e poi si suicida. Tutta la storia è narrata attraverso le lettere che Jacopo invia all'amico Lorenzo Alderani e che, infine, pubblica l'epistolario.
Antologia dei brani estratti dalle Ultime lettere di Jacopo Ortis
- Incipit del romanzo alle pp. 466-467 Il sacrificio della patria nostra è consumato
- Lettera del 15 maggio dopo il bacio con Teresa alle pp. 479-480 Illusioni e mondo classico
- La scelta del suicidio: lettera del 19/20 febbraio a Ventimiglia Da Ventimiglia: la filosofia di Jacopo, caricata su classroom
Odi
Sonetti
- A Luigia Pallavicini caduta da cavallo
- All'amica risanata
Foscolo pubblica 12 sonetti, tra cui:
- A Zacinto
- In morte del fratello Giovanni
- Alla sera
Stile neoclassico con lessico aulico e prezioso, stile elevato ed erudito . Al centro vi è il tema della bellezza femminile continuamente sovrapposta alle divinità greche con molteplici rimandi al bagaglio mitologico della cultura greco-romana. L'ode All'amica risanata vuole essere un discorso filosofico sulla bellezza e sul ruolo eternatore della poesia.
Al contrario delle Odi, i Sonetti rappresentano la porzione preromantica della produzione poetica foscoliana: tornano i temi dell'Ortis, ovvero la morte, la sepoltura, l'inquietudine, le illusioni; nonostante il linguaggio e lo stile siano diversi dalle odi, l'impalcatura rimane neoclassica.
Antologia dei Sonetti
- Alla sera, pp. 489-90
- In morte del fratello Giovanni, pp. 491-493
- A Zacinto, pp. 493-96
Dei Sepolcri (1807)
- Carme di 295 versi di endecasillabi sciolti sottoforma di epistola (poetica) indirizzata a Ippolito Pindemonte
- Cornice storica: nel giugno 1804 Napoleone emana l'editto di Saint-Cloud che vieta le sepolture internamente alle città per questioni igieniche
- Foscolo materialista lascia spazio a nuove meditazioni e riflessioni sul tema centrale, ovvero la morte e il valore civile e affettivo della tomba: tramite il ricordo e la memoria dei defunti, i vivi possono imparare la tradizione e la storia del proprio popolo, carpirne i valori ed eternare, così, la vita del defunto. La poesia ha, quindi, funzione eternatrice con scopo civile.
- Letteratura greco-romana --> armonia, bellezza
- Dante e Petrarca --> lingua poetica ma anche dissidio interiore
- Parini --> rigore morale e poesia civile
- Goethe --> I dolori del giovane Werther
- Poeti cimiteriali inglesi --> atmosfere malinconiche, cupe che rimandano all'immaginario della morte
- Filosofia del materialismo --> tutto ciò che ci circonda è materia ed è destinata a disgregarsi; si nega quindi il trascendente e la morte rappresenta l'annullamento dell'individuo (visione meccanicistica della vita e della natura)
Il neoclassicismo di Foscolo sta nello stile, nei riferimenti alla classicità e ai significati di armonia, pace e bellezza che vengono attribuiti alla stessa. Per Foscolo i tempi antichi coincidono con l'età dell'oro, a differenza dei tempi a lui contemporanei che, pieni di disordine, guerre e delusioni, causa nell'autore un dissidio interiore. Qui entra in merito il tratto preromantico: nella poesia di Foscolo abbiamo il tipico clima malinconico e nostalgico, si scava nell'interiorità del personaggio che non riesce a contenere le passioni, c'è esasperazione, delusione, rassegnazione e il tentativo di evadere da una realtà dolorosa.
Ortis rappresenta la figura dell'intellettuale italiano che soffre il dissidio con la propria patria e la delusione storica di Napoleone dopo il trattato di Campoformio. Ciò che trattiene in vita Jacopo sono le illusioni, ovvero l'amore, la famiglia ma anche gli stessi ideali del patriottismo, la speranza politica, la cultura. Una volta cadute le illusioni, Jacopo può soltanto suicidarsi. E' forse il primo tentativo di romanzo moderno italiano, ovvero un romanzo che non abbia per forza un interesse narrativo quanto, piuttosto, quello di scavare nell'interiorità del protagonista.
I 12 sonetti sono:
- A Zacinto
- Alla musa
- In morte del fratello Giovanni
- Alla sera
- Non son chi fui, perì di noi gran parte
- Te nudrice alle Muse
- Perché taccia
- Così gl'interi giorni
- Meritamente
- Solcata ho fronte
- E tu ne' carmi avrai perenne vita
- Che stai?
I maggiori
- Le Ultime lettere di Jacopo Ortis (1798-1802-1816-1817)
- Le Odi e i Sonetti (1803)
- Dei sepolcri (1807)
- Le Grazie (opera incompiuta scritta tra il 1812 e il 1822)