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Menelao

Mario Fedro

Created on March 18, 2024

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Transcript

Menelao

Chi è

Inizio della guerra di Troia

Menelao è un personaggio della mitologia greca, figlio di Atreo e di Erope, fratello di Agamennone. È il re di Sparta e marito di Elena

Menelao chiese la restituzione della moglie ma, non avendola ottenuta, cominciò i preparativi della guerra contro Troia, con i più importanti principi greci condotti dal fratello Agamennone.

Rapimento di Elena

La sconfitta di Troia

Il conflitto durò dieci anni, con gravissime perdite da entrambi gli schieramenti. Troia infine cadde grazie all'astuto Odisseo, re dei Cefalleni, e al suo piano del cavallo di legno, cambiando l'esito del conflitto.

Durante l'assenza di Menelao per un viaggio a Creta, Paride figlio di Priamo il re di Troia, grazie all'aiuto di Afrodite, accolto alla corte di Sparta, rapì Elena per condurla con sé a Troia

Ritorno in patria

Ascolta

Albero genealogico

Dopo il sacco di Troia, Menelao si mise in mare per il ritorno insieme ad Elena ed alla sua flotta

Durante il banchetto per il matrimonio di Peleo e Teti, futuri genitori di Achille, la dea della discordia Eris, per vendicarsi di non essere stata invitata, gettò una mela d'oro con l'iscrizione "alla più bella". Le tre dee Era, Atena e Afrodite scatenarono liti furibonde per decidere a chi spettasse la mela. Esse parlarono con Zeus per convincerlo a scegliere la più bella tra loro. Il padre degli dèi, non sapendo a chi consegnare la mela, stabilì che a decidere, chi fosse la più bella, non potesse essere che il più bello dei mortali, cioè Paride, inconsapevole principe di Troia. Ermes fu incaricato di portare le tre dee dal giovane troiano, che ancora viveva tra i pastori e conduceva al pascolo le pecore, e ognuna di loro gli promise una ricompensa in cambio della mela: Atena lo avrebbe reso sapiente e imbattibile in guerra; Era promise ricchezza e poteri immensi; Afrodite gli avrebbe concesso l'amore della donna più bella del mondo. Paride favorì quest'ultima, scatenando l'ira delle altre due. La dea dell'amore aiutò quindi Paride a rapire Elena, moglie di Menelao, re di Sparta, e il fatto fu la causa scatenante della guerra di Troia.

Secondo la versione più comune, riportata nell'Iliade, Menelao era figlio di Atreo e apparteneva alla stirpe di Pelope. Sua madre era invece Erope, figlia del re cretese Catreo. Un giorno Erope fu sorpresa dal padre mentre condivideva il suo letto con un amante, uno schiavo; sdegnato, Catreo ordinò che venisse gettata in un fiume, per essere da pasto ai pesci, ma su intercessione di Nauplio, il re decise di commutare la pena in schiavitù, stabilendo di venderla come schiava proprio a Nauplio, insieme alla sorella Climene, che sospettava tramasse contro di lui, come gli era già stato predetto da un oracolo. Il viaggiatore Nauplio condusse le due fanciulle ad Argo, dove ciascuna di loro fu presa in moglie. Mentre Climene sposava Nauplio stesso, Erope sposò invece Atreo, il re di Argo, da cui ebbe i due figli Agamennone e Menelao, e anche una figlia, Anassibia. Secondo una diversa leggenda, Erope sposò il figlio di Atreo, Plistene, e da lui nacquero i due fratelli Atridi. Menelao fu scacciato dalla paterna signoria di Micene dallo zio Tieste e da suo figlio Egisto che ne avevano ucciso il padre, e si rifugiò, col fratello, presso il re di Sparta Tindaro, le cui due figlie, Clitemnestra e la bellissima Elena, sposarono rispettivamente Agamennone e Menelao. Alla morte di Tindaro, suo suocero, Menelao ricevette in eredità il trono di Lacedemone.

Nella lunga guerra sotto le mura di Troia, Menelao si coprì di gloria abbattendo un gran numero di nemici. Accettò la proposta dell'eroe troiano Ettore di porre fine alla guerra mediante un duello con Paride. Egli vinse nettamente contro l'avversario e l'avrebbe colpito a morte se Afrodite non gli avesse rapito l'avversario sotto gli occhi, avvolgendolo in una nube.

Il lungo viaggio

Caduta la città nemica, Menelao fu tra i primi a salpare alla volta della Grecia insieme con Elena, ma raggiunse la patria solo otto anni dopo. Tra le varie peripezie si racconta di un soggiorno in Egitto, durato alcuni anni, che avrebbe arricchito notevolmente Menelao. Una volta tornato a Sparta, Menelao regnò per molti anni insieme a Elena, da cui ebbe i figli Ermione e Nicostrato. Alla fine della sua lunga vita egli fu portato nei Campi Elisi senza morire, onore accordatogli da Zeus per essere stato suo genero

La fine della guerra

Quando Troia fu presa, Menelao, accompagnato da Ulisse, si affrettò verso la casa di Deifobo, che aveva sposato Elena dopo la morte di Paride, sopravvenuta nel frattempo. Menelao in persona uccise Deifobo; secondo una versione del racconto, egli si scaraventò con la spada sguainata anche contro Elena, con l'intenzione di punire l'adultera; ma Elena si scoprì il petto ed egli non mandò a compimento il suo proposito. Secondo un'altra versione, invece, fu Elena ad introdurre segretamente Menelao nella stanza di Deifobo, consentendogli così di ucciderlo e riconciliandosi con il marito di un tempo.