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Tonya Pepe
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Transcript
Umberto Saba
poeta
umberto saba
Vita
Umberto Saba, nato Umberto Poli nel 1883, è stato un poeta e romanziere italiano noto per le sue opere introspettive e profondamente personali. La sua vita è stata segnata da varie sfide, tra cui un'infanzia difficile, difficoltà finanziarie e problemi di salute mentale. La poesia di Saba esplorava spesso i temi dell'amore, della perdita e dell'identità, traendo ispirazione dalle sue stesse esperienze ed emozioni. Trascorse gran parte della sua vita a Trieste, città che influenzò notevolmente la sua scrittura. Nonostante le avversità, i contributi letterari di Saba hanno avuto un impatto duraturo sulla letteratura italiana ed è ampiamente considerato uno dei poeti più importanti del XX secolo.
umberto saba
Città Vecchia
La città vecchia" di Umberto Saba è una profonda esplorazione della memoria, della nostalgia e del passare del tempo, sullo sfondo di Trieste, l'amata città natale di Saba. La poesia è divisa in tre strofe, ciascuna delle quali offre una prospettiva distinta sulla città vecchia e sul rapporto di chi parla con essa.
Nel complesso, "La città vecchia" è una toccante meditazione sull'intersezione tra memoria, identità e luogo. Attraverso un ricco immaginario e un linguaggio lirico, Saba cattura l'essenza di Trieste ed esplora il profondo impatto della città vecchia sul suo senso di sé. La poesia invita i lettori a contemplare le proprie connessioni con i luoghi che chiamano casa e con i ricordi che modellano le loro vite.
Saba e Manzoni
Il collegamento tra Umberto Saba e Alessandro Manzoni
Possibile collegamento tra Alessandro Manzoni e Umberto Saba potrebbe essere trovato nella loro comune ricerca della verità e della profondità emotiva attraverso la parola scritta. Entrambi sono considerati importanti figure della letteratura italiana, sebbene operanti in epoche diverse.
Entrambi gli autori hanno utilizzato la scrittura come mezzo per esplorare la complessità dell'esperienza umana e per cercare una comprensione più profonda della vita e dei suoi misteri. Inoltre, entrambi hanno contribuito significativamente alla formazione del panorama letterario italiano, lasciando un'impronta indelebile sulla cultura e sulla letteratura del loro tempo e oltre.
Alessandro Manzoni
scrittore e poeta
Vita
alessandro manzoni
Alessandro Manzoni nato a Milano, 7 marzo 1785 – Milano, 22 maggio 1873 è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano. Considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi per il suo celebre romanzo I promessi sposi, caposaldo della letteratura italiana, Manzoni ebbe il merito principale di aver gettato le basi per il romanzo moderno e di aver così patrocinato l'unità linguistica italiana, sulla scia di quella letteratura moralmente e civilmente impegnata propria dell'Illuminismo italiano. Passato dalla temperie neoclassica a quella romantica, il Manzoni, divenuto fervente cattolico dalle tendenze liberali, lasciò un segno indelebile anche nella storia del teatro italiano (per aver rotto le tre unità aristoteliche) e in quella poetica (nascita del pluralismo vocale con gli Inni Sacri e della poesia civile).
Il successo e i numerosi riconoscimenti pubblici e accademici (fu senatore del Regno d'Italia) si affiancarono a una serie di problemi di salute (nevrosi, agorafobia) e famigliari (i numerosi lutti che afflissero la vita domestica dello scrittore) che lo ridussero in un progressivo isolamento esistenziale. Nonostante quest'isolamento, Manzoni fu in contatto epistolare con la migliore cultura intellettuale francese, con Goethe, con intellettuali di primo ordine come Antonio Rosmini e, seppur indirettamente, con le novità estetiche romantiche britanniche (influsso di Walter Scott per il genere del romanzo).
alessandro manzoni
Opera
I PROMESSI SPOSI
I promessi sposi sono un celebre romanzo storico di Alessandro Manzoni, ritenuto il più famoso e il più letto tra quelli scritti in lingua italiana. Preceduto dal Fermo e Lucia, spesso considerato romanzo a sé, fu pubblicato in una prima versione tra il 1825 e il 1827 (detta "ventisettana"); rivisto in seguito dallo stesso autore, soprattutto nel linguaggio, fu ripubblicato nella versione definitiva tra il 1840 e il 1842 (detta "quarantana").
I protagonisti sono Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, due giovani operai tessili che vivono in una località del lecchese, nei pressi del lago di Como, allo sbocco del fiume Adda.
Ogni cosa è pronta per il matrimonio di Renzo e Lucia, quando un signore del luogo, don Rodrigo, scommette con il cugino Attilio che sarebbe riuscito a possedere Lucia. Don Abbondio, il curato del paese incaricato di celebrare il matrimonio, viene così minacciato durante la sua solita passeggiata serale da due bravi di don Rodrigo, affinché non sposi i giovani. In preda al panico don Abbondio cede subito: il giorno dopo imbastisce delle scuse a Renzo per prendere tempo e rinviare il matrimonio
LEARNING EXPERIENCE
Pt. 2
Si consulta così con Lucia e con sua madre Agnese e insieme decidono di chiedere consiglio a un avvocato, detto Azzecca-garbugli; questi inizialmente crede che Renzo sia un bravo e come tale è disposto ad aiutarlo, ma appena sa che il giovane è venuto a chiedergli giustizia nei confronti di don Rodrigo, il giurista lo scaccia malamente. Così i tre si rivolgono a fra Cristoforo, loro "padre spirituale", cappuccino di un convento poco distante che si convertì, in gioventù, dopo aver ucciso un uomo. Volendo compiere il proprio dovere di proteggere i più deboli dai soprusi dei potenti, il frate decide di affrontare don Rodrigo e si reca al suo palazzo ma quegli, intento a pranzare col cugino Attilio, il podestà di Lecco e l'Azzecca-garbugli, accoglie con malumore il frate, intuendo il motivo della visita. Cristoforo tenta di farlo recedere dal suo proposito ma, vista la risolutezza del nobile, gli ricorda il giorno del giudizio in cui dovrà render conto del suo operato davanti a Dio. Irato e al contempo intimorito nel profondo della sua coscienza, don Rodrigo scaccia via in malo modo il frate.
Giacomo Leopardi
poeta e filosofo
giacomo leopardi
Vita
Giacomo Leopardi (Giacomo Taldegardo Francesco Salesio Saverio Pietro Leopardi; Recanati, 29 giugno 1798 – Napoli, 14 giugno 1837) è stato un poeta, filosofo, scrittore e filologo italiano. È ritenuto tra i maggiori poeti italiani dell'Ottocento e una delle più importanti figure della letteratura mondiale, nonché uno dei principali esponenti del romanticismo letterario, sebbene abbia sempre criticato la corrente romantica di cui rifiutò quello che definiva "l'arido vero", ritenendosi vicino al classicismo. La profondità della sua riflessione sull'esistenza e sulla condizione umana — di ispirazione sensista e materialista — ne fa anche un filosofo di spessore. La qualità lirica della sua poesia lo ha reso un protagonista centrale nel panorama letterario e culturale internazionale, con ricadute che vanno molto oltre la sua epoca. Leopardi, intellettuale dalla vastissima cultura, inizialmente sostenitore del classicismo, ispirato alle opere dell'antichità greco-romana, ammirata tramite le letture e le traduzioni di Mosco, Lucrezio, Epitteto, Luciano ed altri, approdò al Romanticismo dopo la scoperta dei poeti romantici europei, quali Byron, Shelley, Chateaubriand, Foscolo, divenendone un esponente principale, pur non volendo mai definirsi romantico. Le sue posizioni materialistiche, derivate principalmente dall'Illuminismo, ma sviluppatesi successivamente in un compiuto sistema filosofico e poetico, si formarono invece sulla lettura di filosofi come il barone d'Holbach, Pietro Verri e Condillac,a cui egli unisce però il proprio pessimismo, originariamente probabile effetto di una grave patologia che lo affliggeva. Morì nel 1837 poco prima di compiere 39 anni, di edema polmonare o scompenso cardiaco, durante la grande epidemia di colera di Napoli. Il dibattito sull'opera leopardiana a partire dal Novecento, specialmente in relazione al pensiero esistenzialista fra gli anni trenta e cinquanta del Novecento, ha portato gli esegeti ad approfondire l'analisi filosofica dei contenuti e significati dei suoi testi. Per quanto resi specialmente nelle opere in prosa, essi trovano precise corrispondenze a livello lirico in una linea unitaria di atteggiamento esistenziale. Riflessione filosofica ed empito poetico fanno sì che Leopardi, al pari di Blaise Pascal, Schopenhauer, Kierkegaard, Nietzsche e più tardi di Kafka, possa essere visto come un esistenzialista o almeno un precursore dell'esistenzialismo.
giacomo leopardi
lo Zibaldone
Lo Zibaldone, o con il titolo completo Zibaldone di pensieri, è un diario personale che raccoglie una grande quantità di appunti, riflessioni e aforismi, scritti tra il luglio/agosto 1817 e il dicembre 1832 da Giacomo Leopardi, per un totale di 4 526 pagine.
Il titolo deriva dalla caratteristica della composizione letteraria, in quanto mistura di pensieri, come per l'omonima vivanda emiliana che è costituita da un amalgama vario di molti ingredienti diversi; il termine può essere utilizzato per descrivere un mucchio confuso di persone. Il vocabolo era usato come titolo di opere anche prima in un'accezione non dissimile, ovvero di raccolta disordinata di pensieri, testi e concetti. Tuttavia, dopo la composizione di Leopardi il termine è usato universalmente per indicare annotazioni su quaderni o diari, di pensieri sparsi. "Zibaldone" può essere usato anche in modo dispregiativo per discorsi o scritti senza filo logico, disordinati, fatti di idee eterogenee. Dopo la morte del poeta (nel 1837) il fascio di carte era rimasto presso l'amico Antonio Ranieri, il quale lo tenne per oltre cinquant'anni con altri manoscritti, lasciandolo in un baule a sua volta finito in eredità a due donne di servizio. Dopo la morte di Ranieri e un processo per stabilirne la proprietà, gli studiosi poterono finalmente avere accesso all'autografo che è oggi conservato presso la Biblioteca Nazionale di Napoli.
Realizzato da:
Pepe tonya
Pag. XX
lopardo carmen
Pag. XX
de falco davide
Pag. XX