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powerpoint sulla street art

Sophie Piccolo

Created on March 13, 2024

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Transcript

La Street Art

Sophie piccolO

Indice

Origine

Basquiat

In Italia

10

Tecniche

Grazie

Tematiche

Citazione

I due film

Banksy

In Europa

Origine della Street Art

Origine della street art

La Street Art nasce negli Stati Uniti negli anni Cinquanta e Sessanta col graffitismo: un movimento di protesta giovanile che colora i muri dei quartieri poveri di New York e Philadelphia ma anche i muri delle università e dei palazzi istituzionali.

info

https://pin.it/3VLaw3lDD Lanciatore di fiori

https://www.ilmiraggio.com/street-art-storia-tecniche/

Le tecniche della Street Art

Le tecniche della street art

Trattandosi di una tipologia di arte che nasce, vive e muore in strada, continua ad evolversi ed innovarsi ogni giorno; gli street artist sono influenzati da ciò che li circonda e sfruttano al meglio i materiali a loro disposizione, dai più semplici ai più complicati.

https://www.disagian.it/cinque-tecniche-di-street-art-diffuse-in-italia/

Le tecniche

1.Muralismo urbano

3.Sticker

2.Stencil

La forma o disegno desiderati sono ritagliati come fossero dei negativi e successivamente applicando la vernice spray sullo stencil si trasferisce l'immagine sulla superficie retrostante

Storicamente questa tecnica nasce come forma di prostesa, ma oggi è sempre più legata all'attività di riqualificazione urbana.

Possono veicolare un messaggio politico o di protesta, ma possono anche essere puro marketing.

https://www.disagian.it/cinque-tecniche-di-street-art-diffuse-in-italia/

Le tecniche

5.Wheatpaste (Attacchinaggio)

6.Mosaici

4.Installazioni

Una delle tecniche di Street Art più diffuse in Italia. Un liquido adesivo speciale, fatto di acqua ed amido, utilizzato dagli street artist per far aderire i propri disegni, poster, foto i dipinti ad una parete.

Il mosaico é una delle tecniche di Street Art piú semplici e divertenti e consiste nell'accostamento di piccoli pezzi di materiale al fine di riprodurre un immagine stilizzata.

A differenza di altre tecniche, le installazioni consistono in oggetti tridimensionali inseriti all'interno del contesto urbano.

https://www.disagian.it/cinque-tecniche-di-street-art-diffuse-in-italia/

Le tecniche

7.Yarn Bombing

La Yarn Bombing é una tecnica che consiste nel rricoprire le piú svariate superfici(da alberi a carrelli della spesa) con tessuti di cotone colorati fatti all'uncinetto con l'obiettivo di dare un po' di calore all'ambiente.

https://www.disagian.it/cinque-tecniche-di-street-art-diffuse-in-italia/

"Alcune persone diventano poliziotti perché vogliono far diventare il mondo un posto migliore. Alcune persone diventano vandali perché vogliono far diventare il mondo un posto migliore da vedere."

BANKSY

Banksy

Banksy

Banksy è un artista di strada britannico. Gli piace rimanere anonimo e non far conoscere alla gente la sua vera identità. Spesso attira luoghi pubblici ad alta visibilità come edifici o stazioni ferroviarie. I suoi dipinti riguardano spesso la politica, la guerra e altri argomenti importanti. La sua Street Art satirica e le sue immagini mind-hurting combinano dark humor con i graffiti. I graffiti sono fatti con una tecnica di stenciling. Tali lavori sono stati fatti su strade, muri e ponti delle città di tutto il mondo.

Più info qui➡️

https://simple.wikipedia.org/wiki/Banksy#/media/File:Banksy_-_Sweep_at_Hoxton.jpg

https://simple.wikipedia.org/wiki/Banksy

Jean-Michel Basquiat

Jean-Michel Basquiat

Jean-Michel Basquiat era un artista contemporaneo di New York. È nato nel 1960 ed è morto nel 1988. Oggi è conosciuto principalmente per i suoi graffiti. È anche noto per essere uno dei primi artisti neri. La maggior parte se non tutti i suoi colleghi erano bianchi. Aveva anche problemi con le droghe illegali. È morto per un'overdose di eroina. Come artista, ha lavorato molto con Andy Warhol.

https://midlibrary.io/styles/jean-michel-basquiat

https://simple.wikipedia.org/wiki/Jean-Michel_Basquiat

Le tematiche della Street Art

Le tematiche

La street art continua a svolgere un ruolo cruciale nell’evocazione sociale e politica. Attraverso immagini potenti e spesso controverse, gli artisti di strada affrontano temi come l’ingiustizia sociale, la politica, i diritti umani e l’ambiente. Queste opere invitano gli spettatori a riflettere e a partecipare attivamente al discorso pubblico. In un’epoca in cui i media tradizionali sono spesso saturi di messaggi filtrati e polarizzati, la street art offre una voce alternativa che può essere sorprendentemente diretta e disarmante nella sua sincerità.

info

https://pin.it/7u9WmXKKa

https://www.andreaconcas.com/street-art-dalla-strada-alle-gallerie/#:~:text=La%20street%20art%20continua%20a,diritti%20umani%20e%20l%27ambiente.

Due film a confronto

Due film a confronto

Exit through the gift shop

Exit Through the Gift Shop è un documentario del 2010 attribuito a Banksy, il celebre artista anonimo, e basato parzialmente sulla sua vita e le sue opere. Nel film, diretto da Banksy con l'aiuto di Shepard Fairey, si susseguono delle interviste a street artist di primo piano, come Invader e gli stessi Fairey e Banksy.

Basquiat

https://pin.it/70oPQlUYU

Basquiat è un film del 1996 scritto e diretto da Julian Schnabel basato sulla vita dell'artista Jean-Michel Basquiat.Il film mette in scena la relazione conflittuale dell'artista con le droghe, le relazioni e la sua stessa arte: inizia vendendo quadretti per pochi dollari ma una volta raggiunto il successo non riesce ad approfittarne per cambiare vita, né a conservare contatti importanti come quello con Warhol che pure aveva creduto in lui dall'inizio.

https://www.imdb.com/title/tt0115632/mediaviewer/rm4259462912/?ref_=tt_ov_i

https://it.wikipedia.org/wiki/Basquiat_(film)

https://it.wikipedia.org/wiki/Exit_Through_the_Gift_Shop

La Street Art in Europa

Straat Museum, Amsterdam

Lo Straat è un cult assoluto per gli appassionati di arte urbana, con oltre 160 opere di 130 artisti esposte su grandi pannelli e una cura speciale per l’illuminazione. Sono presenti opere che rappresentano la storia del movimento e artisti del calibro di Keith Haring, Banksy, Kobra, Monkeybirds, Rueda e tanti altri. Gli artisti sono spesso chiamati a realizzare le loro opere direttamente nel museo, mettendo in pratica vere e proprie performance di fronte ai visitatori. Il museo offre anche attività di educational e tour guidati con esperti.

https://www.exibart.com/street-art/la-street-art-da-ammirare-nei-musei-i-casi-in-europa-e-in-italia/

Fluctuart, Parigi

Fluctuart offre una panoramica su tutte le tendenze dell’arte urbana, dai pionieri dell’arte di strada agli artisti contemporanei, con particolare attenzione ai progetti innovativi. Inaugurato il 4 luglio 2019, il primo museo galleggiante al mondo dedicato alla street art, è ancorato al porto del quartiere di Gros Caillou, ai piedi del Pont des Invalides, non lontano dalla Tour Eiffel. Si tratta di una piattaforma in vetro progettata appositamente di circa milleduecento metri quadrati su tre livelli, con un’ampia terrazza sul tetto.

Piú info qui⬆️

https://www.exibart.com/street-art/la-street-art-da-ammirare-nei-musei-i-casi-in-europa-e-in-italia/

Urban Nation, Berlino

Urban Nation for Urban Contemporary Art è il primo museo di Street Art di Berlino e ha aperto le porte nel settembre 2017. Il museo offre in rassegna tutte le forme di arte di strada: graffiti, murales, dipinti su tela, sculture, installazioni e tecniche. Alcune delle pareti interne ed esterne e alcune facciate nelle strade vicine al museo sono state dipinte da artisti come David de La Mano, Ben Eine, Cyrcle o D*Face. Urban nation ospita anche il bookshop Martha Cooper, che prende il nome dalla nota fotografa di street art e mette in mostra la sua collezione.

https://www.exibart.com/street-art/la-street-art-da-ammirare-nei-musei-i-casi-in-europa-e-in-italia/

La Street Art in Italia

Street Art a Milano

Anche per quanto riguarda la street art, Milano dimostra di essere sempre ricettiva ed al passo coi tempi. La città pullula di opere di urban art straordinarie: dai Navigli alla Martesana, da Lambrate al quartiere Isola, si potrebbe camminare per ore e perdersi in un caleidoscopio di colori.

https://wisesociety.it/architettura-e-design/street-art-in-italia/

Il progetto “Muri Liberi”

Ormai da quasi 10 anni, il Comune di Milano ha un dialogo costante con artisti e curatori urban, promuovendo interventi artistici ed iniziative. Ha, per esempio, messo a disposizione, gratuitamente, 100 “muri liberi” dislocati in 70 zone della città, dedicati a chiunque voglia esprimersi liberamente con la street art. Di recente inoltre Milano, altro unicum italiano, si è dotata di uno sportello dedicato completamente alla street art, come punto d’incontro tra domanda e offerta, ma soprattutto per rispondere alla necessità di censire le opere già presenti sul territorio, verificarne lo stato di conservazione, comunicarle e valorizzarle.

https://wisesociety.it/architettura-e-design/street-art-in-italia/

Ortica: un intero quartiere-museo a cielo aperto

Uno dei progetti più importanti si trova nel quartiere Ortica, nella periferia est di Milano. Qui, a partire dal 2015 nasce il progetto OR.ME (Ortica Memoria), con l’intento di raccontare la storia del Novecento milanese. Il tutto con il patrocinio del Comune di Milano e grazie alla collaborazione tra le associazioni no profit del quartiere ed il collettivo di artisti OrticaNoodles, pseudonimo di due street artist italiani, Wally e Alita, fautori della stencil art in Italia.

info

https://wisesociety.it/architettura-e-design/street-art-in-italia/

Street Art a Bologna

A Bologna la street art si trova ovunque: sui muri del centro storico, sulle pareti dei portici come su quelle dei condomini di periferia, è possibile ammirare murales grandi e piccoli di artisti di fama nazionale e internazionale. Alcuni fanno capolino dalle saracinesche che, una volta abbassate, trasformano le strade in inedite gallerie d’arte.Un amore, quello tra il vivace capoluogo emiliano e la street art, che parte da lontano, quando nel 1984 la Galleria d’Arte Moderna organizzò la mostra “Arte di Frontiera. New York Graffiti” alla quale parteciparono gli esponenti principali del graffitismo newyorkese. In quegli anni Bologna diventa una palestra espressiva per un’intera generazione di artisti, da Dado, uno dei più importanti writer italiani, a BLU, il Banksy italiano, di cui però non è possibile ammirare più nulla qui, perché in una notte del 2016 cancellò tutte le sue celebri opere dai muri bolognesi, frutto di 20 anni di lavoro, per protestare contro chi ne aveva già strappati alcuni per musealizzarli.

https://wisesociety.it/architettura-e-design/street-art-in-italia/

Cheap

Tra i tanti progetti attivi, particolarmente degno di nota è il “Cheap” che dal 2013 promuove la street art per la rigenerazione urbana, chiamando a raccolta artisti internazionali. La sua particolarità è che privilegia come supporto la carta, che rappresenta più di tutti il carattere temporaneo della street art. Le opere vengono selezionate e stampate su poster e installate sulle centinaia di tabelle affissive dismesse dall’amministrazione locale. Le installazioni ospitate cambiano periodicamente e affrontano differenti tematiche.

https://wisesociety.it/architettura-e-design/street-art-in-italia/

L’invasione di lillipuziani: street art in miniatura

Un altro progetto bolognese molto particolare è l’invasione di lillipuziani e porta la firma di Claudiano.jpeg: alti non più di 20 centimetri, escono da piccole porte, fanno capolino dalle colonne, sbucano dai contatori. Spiano i passanti, fanno e dicono cose irriverenti, abitano un mondo parallelo. Sono fotografie di calciatori, casalinghe, musicisti, gatti… incollati per le strade della zona universitaria, spesso ad altezza marciapiede. Impossibile vederli per i più distratti, ma a cercarli ci si accorge che sono un vero e proprio esercito.

https://wisesociety.it/architettura-e-design/street-art-in-italia/

Street Art a Roma

La città eterna è molto amata dai writer di tutto il mondo e i suoi murales ormai sono talmente tanti che non si contano più. Da capitale d’Italia a capitale della street art il passo è breve e da San Basilio al Pigneto fino a Rebibbia le strade e i muri dei quartieri sono le tele perfette di una città che non manca di ispirare i suoi artisti.

https://wisesociety.it/architettura-e-design/street-art-in-italia/

Il quartiere Ostiense

Il quartiere Ostiense è considerato la culla della street art romana. Questo quartiere periferico, relativamente recente, ma ricco di storia e dal fascino decadente è stato il primo nella capitale ad ospitare tantissimi artisti internazionali, grazie anche a iniziative e festival di arte di strada, divenendo in breve tempo l’area con la più alta concentrazione di opere urban della città.

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M.U.R.O.: il museo di urban art di Roma

Uno dei progetti più interessanti della capitale è sicuramente MURo, nato nel 2010 con l’intento di dar vita ad un museo a cielo aperto, integrato nel tessuto sociale, che percepisce e rispetta lo spirito dei luoghi dove si va a realizzare, sia dal punto di vista della storia che della conformazione del territorio. Il progetto, nato dapprima nei quartieri di Torpignattara e del Quadraro di Roma, si è progressivamente esteso a tutta la città, diventando anche una serie TV, prodotta da Sky Arte.

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Big City Life

Un altro progetto di grande interesse è BIG CITY LIFE che nel 2015 ha trasformato il quartiere Tor Marancia, alle porte dell’Eur, in un distretto di arte pubblica contemporanea unico al mondo. È stata infatti coinvolta tutta la comunità locale: le oltre 500 famiglie delle case popolari dello storico lotto 1, hanno infatti incontrando i 18 artisti per raccontarsi. Il risultato è qualcosa di sorprendente: ognuno dei 22 murales è rappresentativo del condominio su cui è dipinto e racconta le storie degli 11 palazzi della via. Un vero e proprio museo condominiale, presentato anche alla 15° Biennale di Architettura a Venezia ‘Taking Care’.

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Street Art a Napoli

La street art a Napoli opera ormai da anni la riqualificazione dei quartieri più disagiati, difficili e complessi non solo della città ma forse d’Italia. Da qui passano gli street artist più importanti al mondo, per ispirarsi ai mille colori di Napoli e mischiarli ai loro. L’arte urbana partenopea fonde sacro e profano, impegno politico e sociale, rimanendo fortemente ancorata alle mille tradizioni e sfaccettature di questa città.

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La Madonna con la pistola di Banksy

È a Napoli la prima opera italiana di Banksy! La “Madonna con la pistola” è custodita infatti nel ventre di Napoli, in pieno centro, dal 2010. La Vergine è rappresentata con una pistola nell’aureola, simbolo del forte legame della città tra la criminalità organizzata e la religione. “Custodita” nel vero senso del termine: dei privati, infatti, hanno provveduto a proteggerla con una teca di vetro.

info

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La “Human Tribe” di Jorit

Tra gli oltre 200 murales, spiccano sicuramente quelli di Jorit, artista partenopeo famoso in tutto il mondo per i tagli tribali sul viso dei suoi ritratti e per i messaggi nascosti che inserisce nelle sue opere. Dal 2011 Jorit regala alla città i ritratti giganti della sua “Human Tribe”: personaggi importanti per la città o simboli di lotte. Da San Gennaro a Maradona, da Massimo Troisi a Eduardo De Filippo, ma anche Che Guevara, Martin Luther King, Ilaria Cucchi, Pier Paolo Pasolini, George Floyd e tanti altri.

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Parco dei murales

Un progetto di riqualificazione urbana molto importante è quello del Parco Merola di Ponticelli: il quartiere Ponticelli, infatti, è quello con il tasso più alto di dispersione scolastica e disoccupazione. Il Parco dei Murales, come viene chiamato, è nato nel 2015 grazie a INWARD, l’Osservatorio sulla creatività urbana che ormai da diversi anni opera attraverso la street art. Sono tanti i murales dei palazzi e diversi gli artisti che hanno partecipato, tra cui Jorit, Rosk&Loste, CDO, Zed1. La particolarità è che i titoli delle opere sono in napoletano, e spesso riprendono modi di dire tipici della città, come per esempio: Tutt’egual song’ e criature, Chi è vuluto bene non s’o scorda, A’ pazziella n’man è criature.

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Grazie!

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Curiosità

La street art ha anche il potere di rivitalizzare gli spazi urbani in declino, trasformando muri abbandonati e angoli trascurati in tele vibranti che celebrano la cultura locale e la creatività. Questi interventi artistici possono stimolare il turismo, promuovere il senso di comunità e persino aumentare la consapevolezza e il sostegno per le cause sociali.In conclusione, la street art rappresenta una forma d’arte dinamica e in continua evoluzione che ha superato le barriere tra l’arte “alta” e “bassa”.

Il risultato è una ventina di opere dislocate in tutto il quartiere, ognuna dedicata ad una tematica particolare del secolo breve. Solo per ricordarne alcuni: ci sono i protagonisti della musica popolare e quelli dello sport, ma soprattutto le donne che hanno fatto grande il ‘900, i diritti umani, gli uomini e le donne che si sono spesi per la legalità e per la giustizia, le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici, il murales dedicato ai migranti di ieri e di oggi, di quelli che sono partiti e quelli che sono arrivati.

Dagli anni 2000 la Street Art diventa un filone artistico conosciuto in tutto il mondo e i street artist sono delle facce sconosciute. Il motivo? È illegale disegnare sui muri se non nei casi in cui siano degli spazi riservati all'arte di strada.

https://www.ilmiraggio.com/street-art-storia-tecniche/

Banksy mostra la sua arte su superfici pubbliche come i muri e si spinge persino a costruire pezzi di oggetti di scena fisici. Non vende foto di graffiti di strada direttamente lui stesso. Tuttavia, i banditori d'arte sono noti per tentare di vendere la sua street art sul posto e lasciare il problema della sua rimozione nelle mani dell'offerente vincitore. Il primo film di Banksy, Exit Through the Gift Shop, annunciato come "il primo film di disastro di street art al mondo", ha fatto il suo debutto al Sundance Film Festival del 2010. Il film è uscito nel Regno Unito il 5 marzo 2010. Nel gennaio 2011, è stato nominato per l'Oscar come miglior documentario per il film.

Curiosità

Il lavoro di Banksy è iniziato nella scena underground di Bristol, che ha avuto collaborazioni tra artisti e musicisti. Secondo il grafico Tristan Manco e il libro Home Sweet Home, Banksy "è nato nel 1974 e cresciuto a Bristol, in Inghilterra. Figlio di un tecnico di fotocopiatrici, si è formato come macellaio ma è stato coinvolto nei graffiti durante il grande boom degli aerosol di Bristol alla fine degli anni '80". Il suo stile è simile a Blek le Rat, che ha iniziato a lavorare con gli stencil nel 1981 a Parigi, e ai membri della band anarco-punk Crass, che ha fatto una campagna di stencil per graffiti sul sistema della metropolitana di Londra alla fine degli anni '70 e all'inizio degli anni '80.

Una curiosità

Esisteva un’altra opera dell’artista inglese, sempre a Napoli poco distante da questa, ma purtroppo è stata incautamente coperta da un altro murales. Nel 2019, infine, è apparsa a Venezia la terza, e per ora ultima, opera. Nel bel mezzo della laguna, rappresenta un bambino sopravvissuto ad uno sbarco: con addosso un giubbotto di salvataggio, in mano un razzo segnaletico e con i piedi nell’acqua.

Informazioni

Anche Fluctuart ospita una collezione permanente che illustra e testimonia i grandi maestri della street art: da Banksy a Shepard Fairey a Vhils, solo per citarne alcuni. Nella struttura è possibile apprezzare anche i lavori di artisti emergenti ed esposizioni temporanee con l’ausilio di videomapping e proiezioni. Fluctuart ospita anche un cocktail bar e un ristorante. Sul ponte si trova la libreria Le Grand Jeu con pubblicazioni nazionali e internazionali dedicate alla street art e alle culture urbane.