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Le Strofadi ANNA

Germana Baldisseri

Created on March 12, 2024

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Transcript

LEARNING EXPERIENCE

Le Strofadi

LEARNING UNIT

Index

Le strofadi nell'eneide

le strofadi ora

Pag. I

Pag. IV

Le arpie

Pag. II

curiosità del passato

Pag. III

Nell'Eneide

Le Strofadi costituiscono la quarta tappa del viaggio di Enea, inquadrata in un’atmosfera di negatività, introdotta dalla tempesta e concretizzata nell’apparizione delle Arpie, mostri immondi che attaccano i Teucri in modo fisico e verbale.

Celeno, capo delle Arpie, gli farà la profezia di una fame tremenda che li colpirà.

LE ARPIE

Nella mitologia greca, le arpie sono creature mostruose, con viso di donna e corpo d'uccello. L'origine del loro mito deve forse ricondursi a una personificazione della tempesta

« Le isole Strofadi dette con nome greco, stanno nel grande Ionio, e sono la crudele Celeno e le altre Arpie a popolarle, da quando fu chiuso il palazzo di Fineo e per il terrore abbandonarono le mense i precedenti abitanti. Non c'è mostruosità più triste di quelle, né alcuna più crudele peste e l'ira degli dei sprigionò dalla palude Stigia. Virginei volti di esseri alati, schifosissimo flusso dal ventre, artigli adunchi e sempre emaciate le facce per la fame?» (Virgilio, Eneide, III, 210-217)

CURIOSITÀ

Le Strofadi sono due piccole isole greche del mar Ionio in un gruppo di 35 scogli: Arpia a nord, e Stamfani, entrambe situate a 32 miglia a sud dell'isola di Zante. A volte i venti tempestosi hanno prevalso l'isola, sotto forma di un tornado. In questo modo furono chiamati Strofades, come dai nomi dei due venti principali, il nord (Ziti) e il sud (Kalai) della mitologia greca. Un monastero risalente al Duecento domina l'isola maggiore, più fertile, dotata di coltivazioni e di una sorgente d'acqua. Ci sta un massiccio monastero con una piccola chiesa dedicata alla Beatissima Madre di Dio, costruita su richiesta della principessa bizantina Irene, figlia dell’imperatore di Nicea, che in queste isolette si salvò da un naufragio.

Le Strofadi oggi

Il Monastero fu costruito per ospitare numerosi monaci, ma attualmente vi vive solo un monaco eremita. Questo monastero è una fortezza che ha resistito al tempo, alla natura, ed ai pirati che lo assaltarono e saccheggiarono tante volte, ma adesso presenta i primi segni di cedimento con crepe e muri rovinati dall’usura del tempo. Ai lati del portone di ingresso sono collocati due cannoni, residuo dell'antica dotazione di difesa. Su queste isole quasi disabitate nidificano molte specie di uccelli migratori per cui sono state definite aree protette.

FINE