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Copia - Intervento ChatGPT & Progettazione Inclusiva PEI

Dario Lombardi

Created on March 12, 2024

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Progettazione inclusiva & Artificial Intelligence

"Progettate seguendo la scia dei vostri sogni e operate nel rispetto di quelli altrui, ispirati sempre dalla somma idea del Bene."

L'importanza degli obiettivi SMART nel PEI

In Europa e negli Stati Uniti, al fine di garantire l'inclusione nei riguardi degli studenti disabili è prevista l'adozione del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Il PEI attualmente è progettato sulla base della prospettiva bio-psico-sociale dell'ICF, in cui si distinguono quattro dimensioni essenziali, ossia: socializzazione e interazione; comunicazione e linguaggio; autonomia e orientamento; cognitiva, neuropsicologica e dell'apprendimento. L'individuazione di obiettivi didattici adeguati è un aspetto cruciale nella progettazione didattica inclusiva, difatti attualmente in letteratura e nei dispositivi ministeriali si protende verso l'individuazione di obiettivi: Specifici, Misurabili, Raggiungibili, Realistici e Temporizzati (SMART). Purtroppo, nel contesto nazionale e internazionale, spesso si osserva una mancanza di chiarezza nell'individuazione degli obiettivi del PEI. Al fine di risolvere tali problematiche, negli Anni 70 sono state sviluppate le tassonomie, ma comunque si riscontra una certa riluttanza nella loro applicazione durante la compilazione del PEI.

L'importanza degli obiettivi SMART nel PEI

All'interno del PEI, gli obiettivi didattici vengono individuati nella sezione 5, assieme alle Strategie e agli Interventi e, infine, alle Modalità di verifica. Come osservato da Calvani, (2018) però, l'individuazione di obiettivi poco chiari e indefiniti, può inficiare tutto il progetto educativo attuato nei riguardi dello studente disabile. Quali sono gli errori tipici nella formulazione degli obiettivi? Vediamoli assieme.

  • Si confondono obiettivi con finalità generali o con gli argomenti;
  • si usa un linguaggio inadeguato;
  • si mettono insieme obiettivi di natura diversa (Es: conoscenze di base con abilità trasversali o competenze).

L'importanza degli obiettivi SMART nel PEI

Ad esempio, nel caso prevedessimo in un PEI, nell'intento di migliorare le abilità cognitive dello studente, l'obiettivo: "Possedere buona capacità di calcolo". Sarebbe un obiettivo valido o no? NO. Cosa si intende per capacità di calcolo? Saper fare operazioni aritmetiche con una, due, N cifre oppure calcolare potenze ecc.? Se prevedessimo come obiettivo "Il progetto si pone di far acquisire nozioni sulla nascita, lo sviluppo, il declino delle Polis", sarebbe un obiettivo valido? NO, perché si confonderebbero gli obiettivi con gli argomenti di studio. Se prevedessimo invece "Obiettivi: conoscere la struttura di un vulcano; descrivere i principali fenomeni del vulcanismo secondario; sapere come si origina un terremoto ecc.", sarebbe valido? No, perché si starebbero usando dei verbi troppo generici, come sapere, descrivere e conoscere.

L'importanza degli obiettivi SMART nel PEI

Come fare allora per individuare l'obiettivo e il verbo esatto? Si ricorre alle tassonomie. Tra le più utilizzate c'è quella di Bloom che è definita come un modello gerarchico che classifica gli obiettivi di apprendimento in sei livelli di complessità crescente. Ogni livello è associato a specifici verbi che indicano le abilità cognitive richieste. Ricordare - Verbi associati: ELENCARE, DEFINIRE, NOMINARE, RIPETERE, RICORDARE. Comprendere - Verbi associati: DESCRIVERE, DISCUTERE, SPIEGARE, IDENTIFICARE. Applicare - Verbi associati: APPLICARE, DIMOSTRARE, ESEGUIRE, ILLUSTRARE, RISOLVERE, UTILIZZARE. Analizzare - Verbi associati: ANALIZZARE, DIFFERENZIARE, DISTINGUERE, ESAMINARE, CONFRONTARE, CONTRASTARE. Valutare - Verbi associati: ARGOMENTARE, DIFENDERE, GIUDICARE, SELEZIONARE, SOSTENERE Creare - Verbi associati: ASSEMBLARE, COSTRUIRE, CREARE, PROGETTARE, SVILUPPARE

L'importanza degli obiettivi SMART nel PEI

Il livello di complessità più lieve è rappresentato dal "Ricordare" e quello più elevato dal "Creare". Quindi, in relazione alle difficoltà dello studente, la tassonomia ci permette di individuare obiettivi personalizzati alle sue esigenze e capacità. Ora, individuato il verbo con cui scrivere un obiettivo, cosa bisogna fare? Occorre: 1) Identificare l'apprendimento desiderato; 2)Essere specifici, indicando esattamente cosa lo studente sarà in grado di fare; 3) Rendere l'obiettivo misurabile, ciò significa che è necessario essere in grado di osservare e valutare se lo studente ha raggiunto l'obiettivo; 4)Assicurarsi che l'obiettivo sia raggiungibile; 5)Includere un periodo di tempo entro il quale lo studente dovrebbe raggiungere l'obiettivo. Un esempio di obiettivo didattico ben formulato potrebbe essere: "Entro la fine dell'a.s., l'allievo sarà in grado di organizzare il proprio spazio di lavoro con un'assistenza minima, ovvero senza il supporto del docente, migliorando così la sua autonomia personale".

L'importanza degli obiettivi SMART nel PEI

Una volta individuati gli obiettivi, stando alla sezione 5 del PEI, occorre ricercare le strategie e i metodi di valutazione. Tra le strategie didattiche si possono prevedere: apprendimento cooperativo, l'insegnamento diretto, apprendimento basato su progetti, flipped classroom, apprendimento basato su problemi, differenziazione, insegnamento reciproco ecc. Tra le modalità di valutazione abbiamo: test a risposta chiusa e aperta, valutazione del portfolio, presentazioni orali, progetti individuali o collettivi, autovalutazione, valutazione tra pari, ecc.

Cosa fare per individuare un valido obiettivo?

Per prima cosa bisogna analizzare la diagnosi funzionale, per sapere quali sono le criticità e i punti di forza dello studente. Occorre poi strutturare un PEI che gli consenta di migliorare quelle capacità che risultano compromesse, nonché consolidare e accrescere quelle già sviluppate. Es: Se riscontriamo che Luca, autistico, presenta delle ridotte capacità relazionali, prevederemo tra gli obiettivi del suo PEI quello di: "Interagire (dimensione APPLY), fino al termine dell'anno (Temporizzato), con i compagni di classe durante le attività di gruppo (Specifico), partecipando attivamente almeno una volta a sessione (Misurabile)". È inoltre Realistico, poiché concretamente realizzabile, e Specifico per una persona con limitate capacità relazionali.

Cosa fare per individuare un valido obiettivo?

In relazione all'obiettivo dovremo individuare le strategie e i metodi di valutazione. Es. Riferendoci all'obiettivo dapprima specificato, per Luca potremmo prevedere l'applicazione delle seguenti strategie: attività di gruppo strutturate; modeling; insegnamento esplicito; supporti visivi (TEACCH, PECS). Tra le modalità di verifica potremmo prevedere: osservazione diretta, feedback degli studenti, autovalutazione, valutazioni formative periodiche. Ovviamente, ciascuno studente è unico. Bisognerà quindi prevedere obiettivi, strategie e modalità di valutazione personalizzati alle sue esigenze.

L'Ontologia CONALI e il Constructive Alignment

Uno strumento tassonomico utile per la progettazione didattica è il Constructive Alignment (CA) di Maffei e colleghi (2016) che permette di allineare i verbi degli obiettivi educativi (Educational Goal Verb, EGV) le attività di insegnamento e apprendimento (Teaching & Learning Activities, TLA) e compiti per la valutazione (Assessment Task, AT), nel rispetto dei dettami e dei paradigmi della didattica. Come è facile intuire, durante la stesura della sezione 5 del PEI, uno strumento simile torna molto utile, perché ci permette facilmente di individuare e progettare un percorso educativo ottimale per lo studente disabile. Vediamo come il CA e la CONALI allineano questi elementi fondamentali per la progettazione didattica.

Fig 1. Allineamento Verbo della tassonomia e attività di apprendimento. ("Fare domanda a"= Applicare)

Fig.2 Allineamento Verbo della tassonomia e attività di apprendimento ("Fare domanda a"= Applicare)

L'Ontologia CONALI e il Constructive Alignment

Supportati dal CA potremo strutturare il PEI di Marco con molta più facilità.Esempio: Fase 1 - Scelta della dimensione della Relazione e della Socializzazione (ha difficoltà a relazionarsi); Fase 2 - Scelta del verbo: Utilizzare (Applicare) frasi di cortesia per interagire con i compagni (l'oggetto dell'apprendimento lo scegliete voi in relazione alle esigenze dello studente); Fase 3 - Scelta della strategia: Gioco di ruolo (Role Playing); Fase 4 - Scelta del compito di valutazione: Lo studente dovrà prendere parte a un'attività di Role playing Fase 5 - Scelta del metodo di valutazione: Valutazione di gruppo tra gli studenti.

Grazie mille per la cortese attenzione e per la gentile collaborazione. Auguro a Voi tutti una buona continuazione di giornata!

Bibliografia

  • Calvani, A., & Raffaghelli, J. E. (2018). Il progetto didattico: importanza della corretta formulazione degli obiettivi. Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia, Università di Firenze.
  • Maffei, A., Daghini, L., Archenti, A., & Lohse, N. (2016). CONALI ontology. a framework for design and evaluation of constructively aligned courses in higher education: putting in focus the educational goal verbs. Procedia CIRP, 50, 765-772.
  • Maffei, A., Boffa, E., Lupi, F., & Lanzetta, M. (2022). On the design of constructively aligned educational unit. Education Sciences, 12(7), 438.
  • Meron, Y., & Araci, Y. T. (2023). Artificial intelligence in design education: evaluating ChatGPT as a virtual colleague for post-graduate course development. Design Science, 9, e30.
  • Mohammad, B., Supti, T., Alzubaidi, M., Shah, H., Alam, T., Shah, Z., & Househ, M. (2023). The pros and cons of using ChatGPT in medical education: a scoping review. Stud Health Technol Inform, 305, 644-7.