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Vincent Van Gogh
cristian ionut piuca
Created on March 12, 2024
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Transcript
Vincent Van Gogh
Van Gogh è un noto pittore di origini olandesi. All'inizio della sua carriera si focalizza sulla realtà contadina dipingendo "I mangiatori di patate". Succesivamente si trasferisce a parigi per via dello stimolante clima artistico dove scopre soggetti nuovi e l'utilizzo di colori accesi, elementi presenti nel "ritratto di père Tanguy". Ambiente che successivamente abbandona. Dando inizio al dramma dell'artista che si sente escluso da una società che non utilizza il suo lavoro, e ne fa un disadattato, candidato alla follia e al suicidio. Quella società pragmatica che assegna al lavoro il solo fine del profitto. Un altro avvenimento che provocò una ferita a Van Gogh fù la fine dell'amicizia e convivenza con Gauguin che portò all'amputazione dell'orecchio da parte di Van Gogh. Le sue opere sono espressione dei suoi sentimenti e più ci si allontana da esse più i colori appaiono decisi e forti (più ci si allontana dalla realtà più ci si avvicina all'essenza delle cose). Con Van Gogh inizierà la pittura moderna: il brutto si sostituisce al bello formale e ideale.Attraverso il colore la verità fuoriesce dalla tela per ferire lo spettatore colpendogli cuore e anima, indicando però la strada della verità. Il vero è anche brutto e diventa soggetto dell'arte occidentale moderna. Ma Vincent Van Gogh è un pittore indipendente e non lo si riesce a collocare in una corrente specifica.
I Mangiatori di patate
I Mangiatori di patate, 1885 Museo Van Gogh, Amsterdam
L'opera è ambientata in uno spazaio angusto dove cinque umili contadini e protagonisti sono concentrati nella loro sacra quotidianità, sedendo al tavolo e consumando il loro umile pasto. I loro volti hanno tratti grossolani che dimostra quanto loro siano affaticati, le mani ruvide, gli abiti logori e grezzi, tutti questi elementi sono la conseguenza del loro duro lavoro nei campi ma che porta ad un apprezzamento maggiore del pasto e di quel loro attimo di pace. L'atmosfera cupa dovuta ai colori terrosi e comuni di quell'ambiente viene rischiarata solamente dalla luce del lume a olio appeso.
Ritratto di père Tanguy
Ritratto di père Tanguy, 1887, Musée Rodin, Parigi
Nell'opera viene raprresentato Jules Tanguy seduto, con le mani incorciate e lo sguardo verso il basso. Il cappello, la sciarpa, la barba e gli abiti che indossa sono resi con sottili pennelate sfrangiate. Lo sfondo colorato e bidimensionale è formato da numerose stampe giapponesi, di cui Vincent è appasionato. Il Ritratto di Père Tanguy è un dipinto con varie tonalità di colore. Il colore più diffuso nell’opera è il blu scuro che colora la giacca del protagonista che assieme ai restanti abiti , rende la figura del protagonista fredda. La parte in alto è tendenzialmente più fredda. Predominano gli azzurri i blu e i verdi. Invece, la parte in basso è più calda per via dei fondi color ocra e giallo delle stampe. L’illuminazione proviene da destra, creando un debole chiaroscuro sul volto del protagonista. Il resto dell’immagine e le stampe giapponesi sono illuminate da una luce frontale e omogenea.
Autoritratto con orecchio bendato
Autoritratto con orecchio bendato, 1889, Courtauld Gallery, Londra
In questo autoritratto Van Gogh si ritrae a mezzo busto in studio, con lo sguardo fisso e malinconico. Gli occhi sembrano allucinati. Le labbra sono fermamente serrate. Le sopracciglia esprimono disagio interiore. Sul capo porta un cappello decorato con una pelliccia nera. Le pennellate sono sommarie, trattegiate e compatte. I colori sono prevalentemente freddi e spezzati solamente dalla vivacità cromatica della stampa giapponese sul muro. Le superfici si differenziano, soprattutto, per il diverso colore delle campiture e per una linea scura che circoscrive le forme.
La camera da letto
La camera da letto, 1888, Van Gogh Museum, Amsterdam
Nell'opera viene raprresentato la stanza di Van Gogh, arredata come un ambiente semplice nel quale sono presenti pochi mobili e oggetti. Gli oggetti e i mobili della Camera sono definiti da linee di contorno molto nette e scure. Come in altre sue opere, utilizzo del colore è un mezzo per esprimere la sua visionarieta. L'utilizzo del colore in modo materico è un altro componente importante che, con il colore modellato con le dita sulla tela trasmette una maggiore forza emotiva. La prospettiva utilizzata è allucinata. Con i punti di vista che sono diversi, infatti le sedie sono viste dall’alto mentre il tavolino e il letto hanno una prospettiva diversa. Queto spazio deformato è dovuto ad un terremoto interiore che è trattenuto, con la stanza che sembra star scivolando difronte allo spettatore.
Notte stellata
Notte stellata, 1889, Museum of Modern Art, New York
Nel dipinto viene rappresentato un paesaggio di campagna nella notte. Il cielo è consternato da stelle con aura luminosa come la mezza luna. Al di sotto di questo cielo stellato si trova un villaggio con piccole case di campagna ed una chiesa co un alto campanile al centro. A sinistra il paesaggio viene interotto da un alto cipresso scuro. A destra oltre al vilaggio è presente anche un bosco. Van Gogh ha utilizzato brevi pennellate modellanti di colore materico. La direzione dei segni colorati segue la forma delle figure. Nei tetti le linee sono oblique, i cespugli e gli alberi lontani sono rappresentati con pennellate curve. Le montagne, invece, sono modellate con linee ondulate. Il grande cipresso scuro e contorto, sembra una grande fiammata scura. Il cielo, infine, è animato da vortici di nubi e vento che creano aloni luminosi intorno alle luci delle stelle e della luna.
La Chiesa di Auvers
La chiesa di Auvers, 1890, Musée d'Orsay, Parigi
Al centro dell'opera domina la figura della chiesa che spicca contro il cielo blu. Sotto la chiesa vi è un prato con due strade che divergono ai lati opposti della chiesa, sulla strada della sinistra si denota la figura di una contadina, apparentemente intimorita che si tiene distante dall'imponente edificio. L'opera è stata dipinta con colori puri, modellati dal pennello. Van Gogh utilizzava anche le dita per orientare i colori nel verso della forma delle cose. I colori dell'opera sono intensi. Passando dal blu del cielo con alcune pennelate nere per indicare la presenza di nubi, alverde del prato con macchie bianche, rendendo mobile quella massa vegetale.
Il caffè di notte
Il caffè di notte, 1888, Art Gallery dell'Università di Yale, New Haven
In questo dipinto Van Gogh dipinge l'ambiente prediletto dei espressionisti, il caffè. Al centro è presente un biliardo solitario con sopra una steccca e delle palline, che da l'idea di abbandono. Affianco ad esso si trova il gestore del locale vestito con un camice bianco la cui stanchezza e visibile dalla posa. In alto a sinistra è presente una coppia dove lla donna sembra come se costretta a restare. Le persone restanti sono anch'esse colpite dalla stanchezza e sembrano volere rimanere alienati dal resto, da come si puo notare dal loro modo di sedersi e appogiarsi al tavolo. Su quest'ambiente Van Gogh disse "Ho cercato di dimostrare che il caffè è un luogo dove la gente può rovinarsi, impazzire o commettere un delitto. Il contrasto dei color puri rossi e verdi, simboleggia le terribili passioni umane, "è un colore che suggerisce certe sensazioni di un temperamento ardente". Anche la prospettiva aiuta ad immergersi all'inquietudine del dipinto, con il suo spazio allucinato, come se tutto stesse per scivolare addosso allo spettatore.