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Archimede
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Created on March 12, 2024
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Transcript
la morte di archimede
la fine di un genio
start
introduzione
Siracusa, 212 a.C. Un tempo alleata di Roma, nel corso della seconda Guerra Punica, che vide scontrarsi gli eserciti romani e cartaginesi, la città fu espugnata, dopo una strenua resistenza, dall’esercito romano. Proprio in occasione dell’assedio, Archimede fu brutalmente ucciso. Ma come morì lo straordinario ’inventore? Ci sono tre leggende che ci spiegano come è morto Archimede Nella prima afferma che un soldato romano avrebbe intimato ad Archimede di seguirlo da Marcello; al suo rifiuto il soldato lo avrebbe ucciso. Nella seconda un soldato romano si sarebbe presentato per uccidere Archimede e quest'ultimo lo avrebbe pregato invano di lasciargli terminare la dimostrazione nella quale era impegnato. Nella terza, dei soldati avrebbero incontrato Archimede mentre portava a Marcello alcuni strumenti scientifici, meridiane, sfere e squadre, in una cassetta; pensando che la cassetta contenesse oro, i soldati lo avrebbero ucciso per impadronirsene
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archimede
Archimede nacque nel 287 a.C. nella città di Siracusa, in Sicilia. Fu un famoso matematico, fisico, ingegnere, inventore e astronomo greco. Studiò presso l'Accademia di Alessandria, in Egitto, dove ricevette un'educazione completa in matematica, fisica, astronomia e ingegneria. Ha anche calcolato il valore di π con grande precisione, e ha studiato la geometria sferica e la quadratura della parabola , inventando poi il paraboloide che permetteva di difendere Siracusa dagli attacchi navali dei Romani. Oltre alla sua attività scientifica, si distinse anche come inventore e ingegnere, progettando macchine e dispositivi utili per il suo tempo. Tra le sue invenzioni più famose si possono citare la gru, la clessidra e il cilindro idraulico. Archimede morì durante l’assedio di Siracusa nel 212 a.C. secondo la leggenda mentre stava disegnando figure matematiche sulla sabbia. Venne ucciso da un soldato romano nonostante l’ordine di risparmiarlo dato dal generale romano Marcello. La sua eredità scientifica è tutt’oggi fondamentale per lo sviluppo della matematica, della fisica e dell’ingegneria.
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marcello
Marco Claudio Marcello nacque probabilmente intorno al 268 a.C. da una delle famiglie più illustri di Roma, i Claudii. La carriera politica di Marcello iniziò nel 222 a.C., quando fu eletto console. Tuttavia, fu soprattutto il suo impegno per il miglioramento della città di Roma che lo rese celebre. Marcello fu uno dei principali promotori della costruzione del Teatro di Marcello, un imponente edificio dedicato agli spettacoli pubblici e alla cultura. Oltre alla sua carriera politica, Marcello si distinse anche sul campo di battaglia. Fu uno dei comandanti romani durante la Seconda Guerra Punica, combattendo contro Annibale nelle battaglie di Nola e di Canne. La sua abilità militare e il suo coraggio gli valsero il rispetto e l'ammirazione dei suoi contemporanei. Nonostante i suoi successi, la memoria di Marco Claudio Marcello è stata in larga parte oscurata dal passare dei secoli. La mancanza di fonti primarie dettagliate ha contribuito alla sua relativa oscurità nella storia romana. Tuttavia, il suo ruolo nell'edificazione di opere pubbliche a Roma e il suo coraggio sul campo di battaglia meritano di essere ricordati e celebrati.
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assedio di siracusa (212-214 A.c.)
Durante il regno di Gerore Il (269-215 a.c.) tra Roma e Siracusa era stato firmato un trattato di pace, il quale fu rotto dal nipote quindicenne di Gerore Il, Geronimo, che salì al trono dopo la morte dello zio, inesperto decise di allearsi con i Cartaginesi desiderando la libertà della Sicilia dal potere dei Romani. Pertanto sia lui che il suo successore rimasero uccisi, lasciando il trono a Ippocrate e Epicide. Una serie di fatti portarono ad accrescere il sentimento anti-romano. Tra questi, cercare di coinvolgere l'allora colonia siracusiana Lentinoi contro Roma. Alla fina il Senato Romano votò guerra contro Siracusa e il compito di assediarla fu affidato al console Marco Claudio Marcello. Siracusa possedeva di mura difensive via mare e via terra quindi l'assedio risultava molto complicato perciò si decise di utilizzare armi da lancio. Lo scienziato Archimede difese la sua città, Siracusa, dando all'esercito sue invenzioni: come per esempio armi da lancio, ovvero catapulte e balliste. Nel 212 a.C. Marcello e il suo esercito grazie a dei traditori che aprirono le porte delle mura, riuscirono ad entrare nella città di Siracusa e gradualmente la conquistarono. Archimede mori durante una campagna bellica, ucciso da un soldato, e Siracusa divenne colonia romana. Il console Marcello, tornato a Roma, ottenne grandi riconoscimenti e onorificenze.
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testo greco
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testo italiano
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