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Arte gruppo 5
Filippo Av
Created on March 10, 2024
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Transcript
Mantegna e Piero della Francesca
•Filippo avantaggiato •Valerio marazzi •Federico milozzi •Samuele de santi
Mantegna
Periodo Padovano
In questo periodo Mantegna lavora presso la bottega di Francesco Squarcione, mostra di avere un grande talento iniziando da giovanissimo, a soli 17 anni lavora alla pala della chiesa di santa Sofia (ormai perduta).
Mantegna
Stile:
Lo stile di Mantegna è caratterizzato da questi elementi: •il rigore prospettico •la ricercata monumentalità •il gusto per il dettaglio e l’elemento antico.
Mantegna
Periodo Mantovano
Nel 1460 lavora presso la corte dei Gonzaga, qui gode di grande prestigio, soprattutto grazie alla figura di Ludovico Gonzaga. Il suo primo lavoro (1461) è nella cappella di San Giorgio, poi il Marchese in un nuovo "palazzo Ducale", la "morte della vergine" Qui è mostrata la tendenza a un più spontaneo naturalismo e alla semplificazione degli impianti, che acquistano maggior respiro senza rinunciare alla solennità due caratteri che Mantenga esaltò nella camera degli sposi.
Mantegna
Morte della Vergine
Mantegna
San sebastiano
San Sebastiano di Andrea Mantegna è in piedi con le braccia legate dietro la schiena. Una corda stringe anche le caviglie. Il corpo nudo è trafitto da alcune frecce. Il Santo è posto in alto su di una base in pietra classica. Dietro di lui vi sono imponenti rovine architettoniche. Si nota, infatti, una colonna con capitello corinzio con un frammento di architrave. Inoltre, a sinistra rimane traccia di un arco. In basso, a sinistra tra alcuni frammenti si scorge anche il piede di una statua.
Mantegna
Il cristo morto
Camera degli sposi
Mantegna
Piero della Francesca
Vita
• Nascita: Intorno al 1412 a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro, Toscana). • Formazione: Si forma tra Firenze e altre città italiane, influenzato da Masaccio, Brunelleschi e Domenico Veneziano. • Carriera: Lavora per importanti corti, come Urbino, Rimini e Ferrara, realizzando capolavori della pittura rinascimentale. • Oltre la pittura: È anche un matematico e teorico dell’arte, autore di trattati sulla prospettiva come De Prospectiva Pingendi. • Morte: Muore nel 1492 a Sansepolcro, lo stesso giorno della scoperta dell’America.
Piero della Francesca
I principi basilari dell'arte
• Prospettiva e geometria: Spazi organizzati con precisione. • Ordine compositivo: Equilibrio armonico e proporzioni perfette. • Luce e volumetria: Modellazione delicata dei volumi con luce diffusa. • Colori tenui: Palette pastello che trasmette serenità. • Figure idealizzate: Pose statiche ed espressioni serene.
Piero della Francesca
La leggenda della croce
Piero della Francesca
Il sogno di costantino
Il sogno di Costantino raffigura il futuro imperatore la notte prima della battaglia di Ponte Milvio. Ambientata nell'accampamento romano all'alba, la scena è dominata dalla luce mistica proveniente dalla croce dell'angelo, simbolo della ragione cristiana.
Piero della Francesca
La Vittoria di Costantino su Massenzio
La "Vittoria di Costantino su Massenzio" mostra lo scontro a Ponte Milvio. Le truppe di Costantino avanzano compatte mentre Massenzio annega nel Tevere. La scena è statica, con l'acqua che riflette un paesaggio sereno in contrasto con la battaglia. Le bandiere distinguono i due schieramenti: l'aquila imperiale per Costantino e il drago per Massenzio.
Piero della Francesca
La pala di Brera
La "Pala di Brera" (1472-1474), commissionata dal Duca di Urbino, raffigura la Vergine su un trono basso con Gesù dormiente, circondata da sei santi, ciascuno con simboli specifici. Il Duca è inginocchiato in basso a destra. Lo sfondo crea profondità con una prospettiva perfetta, mentre la luce esalta le figure e l'architettura, conferendo equilibrio e armonia alla composizione.
Conclusioni
Quiz
Conclusioni
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Conclusioni
Quiz
Conclusioni
Quiz
Lo sfondo del dipinto mostra una veduta di Mantova, anziché Gerusalemme, con dettagli come il ponte medievale e i laghi del fiume Mincio.
- La salma della madonna è al centro della scena, circondata dagli apostoli, tra qui Pietro in abiti vescovili e (si presume) Giovanni che sparge l'incenso.
- La luce non arriva dalla finestra, ma da destra, ed investe il primo apostolo per lambire poi da dietro la figura scorciata sul catafalco
opera completa
1. Informazioni generali
-Dipinto tra il 1475 e il 1480. -Conservato alla Pinacoteca di Brera, Milano. -Celebre per il forte impatto visivo ed emotivo.
2. Descrizione opera
-Gesù disteso su un lenzuolo, con le ferite della crocifissione visibili su piedi e mani. -Il corpo appare rigido, il volto reclinato e gli occhi chiusi, esprimendo la morte. -Prospettiva innovativa: corpo visto in scorcio, con i piedi in primo piano e la testa più lontana. -A sinistra, tre figure piangenti: la Madonna, San Giovanni e forse Maria Maddalena. -Colori freddi e spenti, con forti contrasti tra luce e ombra per aumentare il dramma.
3. Caratteristiche principali
-Uso innovativo della prospettiva: Mantegna accorcia i piedi per un effetto equilibrato. -Realismo impressionante: il corpo di Cristo è segnato dal dolore, con dettagli anatomici accurati. -Espressioni intense: i personaggi trasmettono forte sofferenza e tristezza. -Gioco di luce e ombra: illumina il corpo e crea un senso di profondità e drammaticità.
4. Significato dell'opera
-Rappresenta non solo la morte di Cristo, ma anche una riflessione sul dolore umano. -Mantegna evita l’idealizzazione: mostra Gesù in modo realistico e toccante. -L’opera suscita empatia e meditazione sulla sofferenza e sulla redenzione. -Grazie alla sua tecnica e alla forte espressività, è considerata un’immagine di grande impatto emotivo.
3. Caratteristiche principali
-Uso della prospettiva tridimensionale: le figure sembrano uscire dalle pareti. -Dettagli realistici: espressioni dei volti, ricami degli abiti, elementi architettonici dipinti. -Colori luminosi e decorazioni dorate, che danno eleganza alla stanza.
4. Significato dell'opera
-Mostra intimità e affetto con la famiglia Gonzaga, con momenti di vita quotidiana. -Grazie alla tecnica e agli effetti ottici, la stanza diventa un ambiente magico e coinvolgente.
1. Informazioni generali
-Realizzata tra il 1465 e il 1474. -Situata nel Castello di San Giorgio a Mantova. -Capolavoro del Rinascimento, noto per il realismo e l’uso innovativo della prospettiva.
2. Descrizione opera
-Affreschi su pareti e soffitto, trasformano la stanza in un ambiente ricco di dettagli e illusioni ottiche. -Scene di vita di corte: il marchese Ludovico III Gonzaga con la famiglia e i consiglieri. -Personaggi rappresentati con grande precisione, abiti curati nei dettagli. -Soffitto famoso per l’illusione ottica: finta apertura circolare con cielo, putti e figure che si affacciano.
Il ciclo di affreschi La leggenda della Croce, commissionato dalla famiglia Bacci tra il 1452 e il 1466, si trova nella Cappella Maggiore della Basilica di San Francesco. Rappresenta episodi della Genesi, ispirati alla Bibbia e alla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, con affreschi disposti su tre livelli senza separazioni architettoniche.