Historical Presentation

L'ELEGIA

D'AMORE

Un genere quasi latino

L'elegia è un genere che nasce in Grecia, usato inizialmente per le lamentazioni funebri e poi come canto di argomento vario. Il metro era il distico elegiaco, ovvero la sequenza di due versi formata da un esametro e da un pentametro. In età ellenistica il tema predominante era il mito.

Su modello greco, i poeti latini crearono un genere originale influenzato soprattutto dall'esperienza neoterica di Catullo. Infatti il tema predominante era l'amore.

Questo genere nasce in un periodo storico molto confusionario: il passaggio dalla Repubblica al Principato, un periodo di crisi e cambiamento dovuto alle guerre civili. Il desiderio degli elegiaci latini è quello di vivere una vita serena e appartata lontano dalla guerra e dalla politica. Infatti, un altro tema dominante è l'otium letterario.

L'amore di cui si parla in queste elegie è naturalmente infelice e tormentato. Il rapporto con la donna amata è fatta di continui ricongiungimenti e separazioni fino al discidium definitivo. La donna è spesso sposata o libera da vincoli coniugali, è capricciosa e viziata e fa soffrire tremendamente il poeta. Può presentarsi come militia o come servitium:

• Militia amoris: il poeta è un "soldato d'amore" che ha come unico scopo quello di conquistare la donna amata combattendo contro rivali spesso ricchi.
• Servitium amoris: il poeta è uno "schiavo d'amore" disposto a ogni sorta di umiliazione per compiacere la donna amata.

UNA VITA SERENA CON DELIA

TIBULLO

Altri accumuli ricchezze d'oro zecchino e tenga a coltura molti iugeri di terra, sì che un'angoscia continua l'assilli per la presenza del nemico, e gli squilli delle trombe di guerra gli tolgano il sonno. Una vita tranquilla conceda invece a me la misura, purché sul mio focolare splenda sempre una fiamma. Come un contadino vorrei io stesso piantare a tempo e luogo i tralci della vite e con mano sapiente gli alberi da frutta, senza che la speranza mi tradisca, ma via via mi conceda covoni di grano e vendemmie abbondanti che colmino i tini. ...

E' un ragazzo di buona famiglia, molto sensibile e malinconico. Il suo stile è caratterizzato da una ricerca della semplicità che rendono la sua poesia scorrevole e limpida.CORPUS TIBULLIANUM:

• LIBRO I: amore per Delia, amore per Marato, celebrazione di Messalla Corvino e celebrazione della vita campestre.
• LIBRO II: amore per Nemesi, descrizione degli Ambarvalia, augurio all'amico Cornuto e celebrazione del figlio di Messalla, Messalino.
• LIBRO III (non attribuito a Tibullo): 6 elegie d'amore scritte da Ligdamo per Neera, celebrazione di Messalla Corvino, un anonimo canta l'amore di Sulpicia per Cerinto, Sulpicia canta il suo amore per Cerinto e due elegie amorose scritte da Tibullo.

Che gioia ascoltare, coricato, i venti che infuriano e teneramente stringersi al petto l'amata o, quando d'inverno lo scirocco rovescia la sua pioggia gelida, abbandonarsi in pace al sonno, mentre ti cullano le gocce! ... Io, mia Delia, non inseguo la gloria: pur di restare con te non m'importa che mi chiamino incapace e indolente. ...

In questo campo io sono condottiero e soldato valente; voi, trombe e vessilli, sparite, via: a chi ama l'avventura procurate ferite e con queste la ricchezza. Io, spensierato, col mio raccolto nel granaio, riderò dei ricchi, riderò della fame

Il Raccolto, Vincent Van Gogh

Il quadro è un olio su tela realizzato nel 1888 e raffigura una campagna che esprime grande tranquillità. Per dipingerlo al meglio l’artista studiò a fondo le varie fasi della mietitura del grano per esprimerle nella sua pittura. Il Raccolto è realizzato nel periodo più sereno della vita dell’artista, poiché realizzò in una settimana 10 dipinti e 5 disegni. Proprio questa tranquillità è quella ricercata da Tibullo nelle sue elegie. È conservato al Van Gogh Museum di Amsterdam e rappresenta una delle opere post impressioniste dell’autore

PROPERZIO

UNA LEGGE ODIOSA

Si distingue da Tibullo per la sua poesia più complessa fatta di versi difficili, oscuri, metafore, parole rare e grecismi. Non di rado soprende il lettore cambiando stile e ricercando la semplicità. I temi ricorrenti, oltre l'amore, sono il mito e la dimensione celebrativa.Le sue elegie sono divise in 4 libri:

• MONOBIBLOS: amore per Cinzia, polemiche letterarie e considerazioni per gli amici e argomenti mitologici.
• LIBRO II: amore per Cinzia, recusatio per declinare l'offerta di Augusto di trattare temi civili e propagandistici, celebrazione del ritiro di una legge moralizzatrice che fungeva da ostacolo tra lui e Cinzia.
• LIBRO III: tematiche mitologiche e temi presi da Callimaco.
• LIBRO IV: amore per Cinzia marginale, temi civili in linea con la propaganda di regime, elegia di Tarpea e lettera di Aretusa a Licota.

Certo Cinzia ti sei rallegrata una volta abrogata la legge, che una volta emanata, fece piangere entrambi a lungo, che non ci dividesse: sebbene lo stesso Giove non possa dividere due amanti che non vogliono. 'Ma grande è Cesare', ma grande nelle armi: le genti vinte non contano nulla in amore. Infatti piuttosto sopporterei di staccarmi la testa da questo collo che poter perdere le passioni per volontà di una moglie, o varcare da marito, la tua soglia chiusa, guardando, dopo averla tradita, con occhi umidi. ... Perché offrire i figli per i trionfi della patria? Dal mio sangue non esisterà nessun soldato. ... Tu sola mi piaci: possa piacerti io solo, Cinzia: questo amore varrà più del nome di padre.

Il bacio, Francesco Hayes

Rappresenta due amanti che si baciano intensamente. Il giovane con cappello piumato potrebbe essere il simbolo di uno dei volontari della guerra di indipendenza del 1859, e la passione e l’ardore nel bacio nascerebbero anche dal pensiero della lontananza e dei rischi legati alle guerre. Questo bacio intenso e intimo prima della dolorosa separazione dei due amanti può essere associato agli ultimi momenti di Properzio e Cinzia prima che venisse emanata la legge moralizzatrice, poi abolita, che rischiava di allontanarli per sempre.

OVIDIO

• ARS AMATORIA: divisa in 3 libri, quest'opera si presenta come un manuale teorico-pratico con i giusti consigli per sedurre le donne. Il primo libro parla della conquista di un'amante attraverso regali, attenzioni e lettere d'amore. Il secondo libro è dedicato ai modi per far durare l'amore e tra questi c'è quello di evitare i litigi e fingere. Il terzo libro dà consigli di bellezza alle donne.

I suoi componimenti sono formalmente perfetti, eloquenti ed eleganti. Si distingue dagli altri due autori perchè in lui l'amore assume un'accezione nuova: Ovidio affronta l'amore con leggerezza e ironia.

• AMORES: raccolta di elegie erotiche in 5 libri e poi, in una seconda edizione, in 3. Tema dominante è l'amore per Corinna, una donna fittizia che rappresenta il pretesto per scrivere poesie sull'amore elegiaco ma trattato come giogo galante basato sulla leggerezza e sull'infedeltà.
• HEROIDES: 21 lettere in cui protagoniste del mito si rivolgono ai loro amanti al quale raccontano il proprio male d'amore. Le ultime 6 sono coppie di lettere in cui i due innamorati si corrispondono. Queste eroine diventano donne comuni e umane che provano sentimenti umani. Lo stile è elevatissimo

TUTTE LE DONNE MI PIACCIONO

Se sei colta, mi piaci perchè dotata di rari talenti, di te che non lo sei l'ingenuità mi attrae. E quella che i miei versi ai versi di Callimaco antepone poichè le piaccio, quella a sua volta mi piace. E anche l'altra che accusa me poeta e i miei versi, bramerei su di me sentirla pesare con le cosce. E di un'altra mi attrae il molle passo. Un'altra invece è dura, ma scioglierla potrebbe l'approccio di un amante. Questa dal dolce canto, che con perizia modula la voce, ecco vorrei rubarle i baci mentre canta. Col suo pollice esperto questa percorre lamentose corde. Chi mai non amerebbe così abili mani? Quella si muove bene, le sue braccia hanno gesti cadenzati, morbidamente inarca il fianco delicato. Di me è meglio che taccia, ogni motivo basta a eccitarmi, Ippolito al mio posto diventerà Priapo. Tu che tanto sei alta eguagli quelle mie eroidi antiche e distesa nel letto puoi occuparlo tutto, quest'altra poi, che è piccola, la tocco bene, e mi turbano entrambe; ogni donna, alta o piccola, ai miei voti risponde.

Non oserei difendere la mia condotta piena di difetti per scusare i miei vizi muovendo armi sbagliate. Confesso i miei errori, se confessarli giova a qualche cosa e poi come un demente ricado in quelle colpe. La odio e tuttavia lei che odio non posso non bramare. Ciò che si vuol deporre, portare, ah quanto pesa! Mi mancano le forze e il giudizio per darmi una condotta, sono travolto come nave in acque agitate. Non un tipo preciso di bellezza mi invita al desiderio, cento ragioni sempre fanno che mi innamori. Se una abbassa gli occhi modestamente a terra, io mi infiammo perchè l'insidia è fatta proprio di quel pudore, e se un'altra è sfrontata l'amo perchè non è inesperta e spero che sappia come muoversi in un soffice letto, e quella che è scontrosa quasi imitando le austere Sabine penso che in fondo ne abbia voglia e che lo nasconda.

Non è elegante. Penso che cosa mai sarebbe se lo fosse. Si veste riccamente? Vieppiù esalta i suoi pregi. Mi piacerà una donna di pelle bianca o di pelle dorata, ma esiste anche in un corpo bruno sensuale amore. Se su un collo bianchissimo neri capelli cadono, ebbene Leda attrasse gli sguardi con la sua chioma scura. Sono biondi? Anche Aurora piaceva per i suoi capelli d'oro. Il mio amore in qualunque storia si riconosce. Tenera età mi attira ma più matura età pure mi tocca, un bel corpo prevale in questa, in quella il senno. Insomma, quante sono ammirate in Roma da ogni parte, tutte, tutte le vuole l'ambizioso mio amore.

AMORE SACRO E PROFANO, TIZIANO

Il quadro rappresenta due donne, una nuda e una vestita che potrebbero essere una cortigiana e una donna probabilmente in procinto di sposarsi. Rappresentano una l'amore sacro e l'altra l'amore profano due sentimenti opposti che Ovidio riuscirebbe a provare contemporaneamente.

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