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Art: I Codici Leonardeschi
TOSHKALLARI KATERINA
Created on March 9, 2024
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Transcript
CODICE DA vinci
Katerina Toshkallari & Alessia Bisotti
start
Index
quali sono i codici
introduzione
codice sul volo
storia codici
codice hammer
argomenti codici
fonti
Introduzione
E’ considerato uno dei più grandi geni della storia, oltre che pittore fu anche filosofo, ingegnere, astrologo, anatomista, botanico, scienziato.
Leonardo era mancino e scriveva da destra a sinistra, con la cosiddetta scrittura speculare. Durante la sua vita Leonardo ha riempito con disegni e appunti decine di migliaia di fogli, che purtroppo, dopo la sua morte, hanno subito molte vicissitudini.Quello che è sopravvissuto è stato raccolto in alcuni Codici, conservati oggi in varie città. Non c’è campo del sapere che lui non abbia esplorato, ha passato una vita intera ad osservare attentamente il mondo che lo circondava, a volerne capire il funzionamento. Nonostante si definisse “un uomo senza lettere”, le sue intuizioni e invenzioni stupiscono per la loro originalità e lungimiranza. I codici di Leonardo da Vinci sono lo specchio fedele di una mente fervida, creatrice e instancabile come poteva essere quella del grande artista fiorentino, ma allo stesso tempo nei codici possiamo trovare anche momenti della vita quotidiana e riflessioni filosofiche e politiche
STORIA DEI CODICI
I codici di Leonardo da Vinci rappresentano una storia affascinante che attraversa secoli, con colpi di scena, ritrovamenti inapettati e persino furti . La loro storia:
Leonardo lasciò i suoi manoscritti al suo allievo e collaboratore Francesco Melzi. furono gli eredi di Melzi, senza copirne l'importanza, ad iniziarne la dispersione. molto importante fu il ruolo di Pompeo Leoni, il quale necambiò significativamente la suddivvisione, formando due grandi raccolte: Codice Atlantico e Codice Windsor. Nel XVII secolo, i codici furono raccolti principalmente da Galeazzo Arconati, conte milanese, e donati alla Biblioteca Ambrosiana di Milano. Nel 1796, durante l’occupazione di Milano da parte dell’esercito di Napoleone Bonaparte, i codici furono trasferiti a Parigi.
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aRGOMENTO DEI CODICI
Anatomia
Leonardo era affascinato dal corpo umano e ha realizzato dettagliati disegni anatomici. Ha studiato muscoli, ossa, organi interni e il sistema circolatorio.
I codici di Leonardo da Vinci trattano una vasta gamma di argomenti, dimostrando la sua curiosità e genialità. Alcuni dei temi principali presenti nei suoi manoscritti:
Astronomia e geologia
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Ha studiato le stelle, la luna e i pianeti. Inoltre, ha esplorato la formazione delle montagne e la geologia della Terra.
Macchine e ingenieria
Leonardo era un inventore e ha progettato dispositivi come elicotteri, paracadute, ponti e macchine da guerra. I suoi schizzi mostrano la sua visione avanzata dell’ingegneria.
Idraulica e idrodinamica
Leonardo ha esaminato il flusso dell’acqua, progettando canali, dighe e sistemi di irrigazione.
Arte e prospettiva
Oltre ai suoi famosi dipinti, Leonardo ha scritto sulle tecniche artistiche, la prospettiva e la luce.
Botanica e zoologia
: Leonardo ha documentato piante, animali e fenomeni naturali.
QUALI SONO I CODICI...
è giunta a noi solo una piccola parte di ciò che il genio italiano ha composto. Dei 18 manoscritti riportati dal Melizi nel trattato della pittura solo 7 sono oggi noti
codice atlantico
codice madrid i/II
codicen Arundel
codice windsor
codice trivulziano
codice leicester
codice sul volo degli uccelli
codice leicester
codice sul volo degli uccelli
Gli studi di Leonardo sul volo hanno ancora una grande attualità; in questo individuiamo un’attitudine di Leonardo all'osservazione della natura, che ha prodotto una tradizione scientifica. I manoscritti di Leonardo hanno una serie di dispersioni attraverso le quali a fine 800 questo opuscolo, ritrovato sul mercato antiquario da due studiosi Giovanni Piumati e un russo, viene studiato, riprodotto e trascritto e poi donato al re Umberto I. Il fascicolo era ancora incompleto. Completato nel 1920 è stato donato a Vittorio Emanuele III.
il codice inizia con la scritta “Leonardo da Vinci, uccelli ed altre cose”; probabilmente la scritta risale a Pompeo Leoni, uno dei primi possessori dei codici di Leonardo. Il codice è scritto col classico andamento della scrittura leonardesca; il testo non ha un andamento narrativo, sono sostanzialmente degli appunti che leonardo prende nel corso dei suoi studi
sul volo. Le immagini non sono decorative, ma servono a Leonardo per fermare dei pensieri, delle riflessioni e sono correlate strettamente ai testi.
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Nella prima parte delle sue riflessioni sul volo, Leonardo si concentra sul volo meccanico e quindi cerca di analizzare in che modo sia replicabile il volo degli uccelli, studiando in particolare le ali; il limite enorme di questo tipo di approccio, è che non aveva ancora adeguati materiali adeguati e il motore. Quindi questi primi studi, che grossomodo si collocano nel periodo milanese quindi a fine 400, vengono da lui stesso a un certo punto abbandonati, proprio perchè percepisce la non realizzabilità
Nel suo trattato sull’acqua (foglio 17) vi è inoltre lo studio della goccia, la componente elementare dell’acqua. Il genio vinciano ne studia la forma, la coesione e le capacità elastiche cogliendo similitudini con le bolle di sapone.
L'approccio di Leonardo all'uso della carta è quello che a lui la carta serve e la riutilizza; sicuramente questi fogli sono fogli che lui doveva avere inizialmente destinato a blocco di disegn di soggetti dal vero; infatti al di sotto della scrittura a
penna, più antichi ci sono dei disegni a pietra rossa: c'è una foglia, c'è un volto, non completamente visibile, ma che è stato indagato; c'è anche questo progetto architettonico di una villa che probabilmente non è stata mai realizzata ed è accompagnato da una delle poche scritte che in realtà non è rovesciata, ma è scritta in maniera naturale ed è una sorta di lista della spesa
Leonardo studia con grande dedizione anche gli effetti erosivi che la potenza delle acque poteva avere sulle sponde fluviali o sulle coste marine. L’intervento umano sui corsi d’acqua non deve cambiarne radicalmente il normale fluire delle acque, ma deve assecondarlo, costruendo se necessarie dighe e tubi che possano essere utili a canali e pozzi. Da Vinci deduce anche che la velocità dello scorrere dei fiumi è inversamente proporzionale alla grandezza degli argini per cui più un letto sarà ampio minore sarà la velocità dell’acqua. Famosi sono poi i suoi studi sui Navigli milanesi ed ancor più l’idea che sviluppa in queste carte di una possibile deviazione del corso dell’Arno così da garantire a Firenze un accesso al mare per poter rivaleggiare con la nemica Pisa. Per quest’idea progetta anche delle macchine semiautomatiche, simili a draghe, per poter smuovere la terra dal letto del fiume. Studia inoltre il moto ondoso e il perpetuo impatto sulle rive del mare.
ALCUNI EVENTI DI VITA QUATIDIANA
Descrive la misurazione della cosiddetta “Vigna di Leonardo” nel Manoscritto I conservato all’Institut de France. Si tratta della concessione di un terreno fattagli da Ludovico il Moro presso la chiesa delle Grazie. Malgrado si tratti di un regalo, Leonardo non esita a calcolare al millimetro la superficie del terreno concessagli in dono dal Duca di Milano. Parla,inoltre, della morte del padre. il quale per lui non ha mai avuto un ovvhio di riguardo, in quanto figlio illeggittimo
Importanti sono le correlazioni che Leonardo scopre fra le leggi fisiche che regolano i movimenti dell’acqua e quelle alla base dell’elemento aria. Il vento è importante nel processo di evaporazione dell’acqua: influisce sulla formazione delle nuvole che si condensano poi ad alte quote per via dell’aria più fredda. La stessa formazione delle sorgenti montane deriva dall’evaporazione dell’acqua a causa del calore del Sole, questo vapore ascende poi in zone più fredde dell’atmosfera e ritorna ad essere acqua ricadendo sulla cima delle montagne. Per Leonardo esiste inoltre un forte legame fra i moti dell’acqua, quelli dell’aria che compara alla circolazione sanguigna, rilevando una perfetta simmetria fra macrocosmo naturale e microcosmo umano
Un altro aspetto che Leonardo prende in considerazione è quello della formazione delle montagne che lega al movimento della terra causato dai corsi d’acqua, questi fenomeni sposterebbe il centro di gravità del pianeta causando così la formazione delle montagne. Sempre per quanto riguarda i rilievi montuosi un’altra teoria vinciana indica come possibile ragione della loro formazione crolli sotterranei di caverne, che avrebbero dato così origine a montagne, spiegando anche la presenza di fossili marini in zone montuose.
Tra i più interessanti spunti di riflessione che questo manoscritto vinciano ci regala è quello riguardante il corpo celeste della Luna: Leonardo evidenzia infatti come, secondo le sue deduzioni, la Luna possa essere identificata come una seconda Terra, regolata dalle stesse leggi fisiche e dalla simile morfologia. Secondo da Vinci il corpo lunare era caratterizzato dalla presenza di vasti oceani che con i loro moti ondosi ne influenzavano la luminosità. Vi erano poi zone formate da protuberanze e montagne. Leonardo infatti era convinto che la Luna non sprigionasse alcuna luce propria,ma che la sua luminosità derivasse dalla riflessione della luce del Sole sugli oceani terrestri che illuminavano così la zona d’ombra del satellite
Il Codice Leicester raccoglie gli scritti che Leonardo compose sull’elemento naturale che più di ogni altro lo affascinò nel corso della sua vita: l’acqua. A differenza di altre raccolte sembra che i fogli del Codice Leicester non furono parte dell’eredità lasciata a Francesco Melzi, ricomparvero infatti solo nel 1537 a Roma, proprietario lo scultore Guglielmo della Porta. Se ne persero nuovamente le tracce fino al 1690 quando fu acquistato da Giuseppe Ghezzi. Nel 1717 fu acquistato dal futuro conte di Leicester e rimase proprietà della famiglia fino a quando fu acquistato nel 1980 da Armand Hammer,lo stesso che nel 1990 lo donò all’Armand Hammer Museum of Art and Cultural Center. Nel 1994 l’opera finì all’asta e fu comprata da Bill Gates per la cifra astronomica di quasi 31 milioni di dollari.
Nella seconda parte dei suoi studi sul volo, si concentra sull'analisi del movimento degli uccelli in volo e soprattutto si concentra sullo studio dell'aria, cioè Leonardo percepisce che l'aria. In particolare, Leonardo studia i grandi rapaci;i quali hanno ali molto grandi, ma Leonardo stesso nota che le muovono pochissimo e quindi lui intuisce che di fatto questi uccelli sfruttino le correnti ascensionali. È un'intuizione non da poco per un uomo del 500, cioè lui capisce sostanzialmente che è l'aria che può sostenere il volo.
Curiose sono poi le invenzioni che si trovano disseminate in questo Codice: macchine per dragare i fiumi, maschera subacquea e al sottomarino. È anche possibile ritrovare l’antenato del contachilometri, l’odometro, che Leonardo progetta per misurare la lunghezza dei canali. Il Codice Leicester è un’incredibile raccolta di informazioni e studi che definiscono ancora meglio la genialità di Leonardo da Vinci, la sua incredibile capacità di lavorare su più idee arrivando ad intuizioni straordinarie per l’epoca.