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PP RELIGIONE, giudizio universale
Alexia Boccia
Created on March 9, 2024
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Transcript
Michelangelo Buonarotti
Giudizio Universale
BIOGRAFIA
OPERA
Michelangelo Buonarotti
Michelangelo Buonarroti è nato a Caprese nel 1475 e muore a Roma nel 1564. È stato uno scultore, pittore, architetto e poeta. Avviato agli studi sotto la guida dell'umanista Francesco da Urbino, Michelangelo ha manifestato da subito tendenze artistiche. Incoraggiato da Francesco Granacci, è riuscito a convincere il padre e la famiglia e, nell'aprile 1488, è entrato come apprendista nella bottega dei pittori Domenico e David Ghirlandaio. Fin dal 1489 ha però preferito frequentare i giardini medicei di San Marco per studiare le antiche sculture e i cartoni moderni ed imparare le tecniche della scultura sotto la guida di Bertoldo di Giovanni, allievo e collaboratore di Donatello.
Giudizio Universale
Il Giudizio universale è un affresco di Michelangelo Buonarroti, realizzato tra il 1536 e il 1541 su commissione di Papa Clemente VII per decorare la parete dietro l'altare della Cappella Sistina (Musei Vaticani, Città del Vaticano). Il tema è quello del giudizio universale, narrato nella Bibbia come l'attesa della seconda venuta di Cristo sulla Terra per il giudizio di tutta l'umanità (dal Vangelo Secondo Matteo: 25,31-35.41-42) Complessivamente, l'opera conta poco più di 400 figure, con altezze che variano dagli oltre 250 cm (per i personaggi delle zone superiori dell'opera) e fino ai 155cm per le figure delle zone inferiori. .
Il Giudizio è divisibile, per comodità di trattazione, in tre zone fondamentali:
1. ANGELI CON GLI STRUMENTI DELLA PASSIONE
2. IL CRISTO E LA VERGINE
3. LA FINE DEI TEMPI (con gli angeli che suonano le trombe dell'Apocalisse, la resurrezione dei corpi, l'ascesa al cielo dei giusti e la caduta dei dannati all'Inferno)
Giudizio Universale
Il Giudizio universale è un affresco di Michelangelo Buonarroti, realizzato tra il 1536 e il 1541 su commissione di Papa Clemente VII per decorare la parete dietro l'altare della Cappella Sistina (Musei Vaticani, Città del Vaticano). Complessivamente, l'opera conta poco più di 400 figure, con altezze che variano dagli oltre 250 cm (per i personaggi delle zone superiori dell'opera) e fino ai 155cm per le figure delle zone inferiori. .
Il Giudizio è divisibile, per comodità di trattazione, in tre zone fondamentali:
1. ANGELI CON GLI STRUMENTI DELLA PASSIONE
2. IL CRISTO E LA VERGINE
3. LA FINE DEI TEMPI (con gli angeli che suonano le trombe dell'Apocalisse, la resurrezione dei corpi, l'ascesa al cielo dei giusti e la caduta dei dannati all'Inferno)
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Undici angeli, privi di ali, risvegliano i morti con le trombe. Le ali sono simbolo di velocità e libertà di movimento dei messaggeri di Dio. Michelangelo ha voluto rinunciare a questa convenzione e ha preferito rappresentarli apteri, innalzando quindi il valore del corpo umano, di cui Dio stesso rivestì Suo Figlio nell'Incarnazione, per sottolineare quanto la materia, se spinta al Bene, con l'aiuto dello Spirito, possa essere eccelsa e contemplabile. Gli angeli suonano delle trombe, simbolo dell'Apocalisse, della fine del mondo. Delle sette trombe si parla in Apocalisse 8:6-21.La prima tromba causa grandine e fuoco che distruggono buona parte della vegetazione. La seconda tromba scatena una massa infuocata, forse un asteroide gigante, che finisce in mare e causa la morte di un terzo delle creature viventi marine; La terza tromba fa precipitare un altro asteroide su laghi e i fiumi portando desolazione. La quarta tromba provoca l’oscuramento del sole e della luna. La quinta tromba richiama enormi stormi di cavallette che attaccano l’uomo torturandolo. La sesta tromba fa sorgere dalle profondità orride dell'Inferno un esercito demoniaco che uccide un terzo dell’umanità. La settima tromba chiama i sette angeli con le sette coppe dell’ira di Dio.
LA FINE DEI TEMPI
In questa immagine si evidenzia il principio esplicitato da Gesù nella parabola dei lavoratori nella vigna: "Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi" (Vangelo secondo Matteo 20,1-16)
ANGELI CON GLI STRUMENTI DELLA PASSIONE
Le due lunette superiori sono occupate da gruppi angelici impegnati a sostenere gli strumenti che hanno caratterizzato la passione di Cristo: dalla Croce ai dadi con i quali i soldati si giocarono le vesti del Salvatore. Si tratta di angeli apteri, cioè senza ali. Alcuni angeli mostrano occhi smarriti, turbati per ciò che sta accadendo appena sotto di loro.
IL CRISTO E LA VERGINE
La parte più importante della composizione è la figura di Cristo Giudice, raffigurato durante l’attimo che precede il giudizio, accanto alla Vergine. Tutto intorno a loro poi c’è una folla, disposta in cerchio, di apostoli, profeti, martiri e figure dell’Antico Testamento. Il Cristo è raffigurato con la mano destra alzata, in un gesto che rappresenta il giudizio, ma catalizza e richiama anche l’attenzione della folla circostante.