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Formelle Ghiberti e Brunelleschi

Antonino Paglia

Created on March 9, 2024

primo rinascimento

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Transcript

IL RINASCIMENTO

Da:Antonino Paglia

Primo periodo rinascimentale

Il primo Rinascimento si sviluppa nel 1400 in particolare a Firenze, in poco tempo il nuovo sentire artistico si diffuse nelle corti. Durante il Rinascimento, l'occhio umano ha imparato a conoscere gli spazi, e vede lo studio dei modelli antichi. L'arte non nasce ma "rinasce", in quanto propone modelli simili a quelli già realizzati dagli antichi greci e dagli antichi romani. Il primo a parlare di "rinascita" è Giorgio Vasari. Tre sono le caratteristiche principali dello stile rinascimentale:

1. Formulazione delle regole della prospettiva lineare centrica;

2. Attenzione all’uomo come individuo;

3. Ripudio degli elementi decorativi e ritorno all’essenzialità.

Nel 1401 l'arte di Calimàla, decise di bandire un concorso per la realizzazione della seconda porta del Battistero di San Giovanni. Il concorso prevedeva la realizzazione di una formella polilobata, nella quale fosse riprodotta la scena con il sacrificio di Isacco, un tema appartenente all'Antico Testamento.

Il concorso del 1401

Al concorso prendono parte i migliori artisti del tempo, fra tutti spiccano Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti. Solo le formelle realizzate dal Ghiberti, e dal Brunelleschi sono giunte fino a noi e sono oggi conservate al Museo del Bargello di Firenze. La vittoria del concorso venne affidata a Lorenzo Ghiberti.

Formella Del Ghiberti

La formella di Ghiberti venne realizzata nel 1401. L'opera fu commissionata dall'arte di Calimàla. La formella è inscritta in un rettangolo, contenuto dalla cornice. La scena rappresentata nel Sacrificio di Isacco è divisa dalla roccia. A sinistra gli ignavi servitori, in atto di parlare fra loro. Sul lato opposto appaiono Isacco e Abramo. Abramo avvolto da un mantello, impugna con forza un coltello e si prepara a sacrificare il figlio. Isacco nudo, è inginocchiato a destra del padre e attende il compimento del suo destino. Dai loro gesti armoniosi, non traspare la drammaticità del momento. In alto, giunge un angelo per bloccare Abramo, e indicare al profeta l’ariete da sacrificare al posto di Isacco. Alla figura angelica fanno riscontro uno sperone roccioso e un asino che bruca l'erba.

Formella Del Brunelleschi

L'opera realizzata da Brunelleschi nel 1401, fu commissionata dall'Arte della Seta. Realizza una composizione che ricerca una prospettiva lineare centrica che dia veridicità all'opera. Vi è un chiaro richiamo all'antico, e la scena è concentrata nel perimetro di un triangolo isoscele orientato verso l'alto. Isacco al centro della composizione inginocchiato sull'altare, cerca di svincolarsi dalla presa del padre. Abramo, che porta il coltello alla gola del figlio Isacco che piega il busto per sfuggire alla morte. Interviene a fermare l’uccisione l’angelo, che prende la mano di Abramo e la ferma al fine di impedire lo spargimento di sangue. Nei due lobi inferiori vi sono i servitori. A sinistra di Isacco vi è il capro, con la testa reclinata all’indietro. La profondità è data dalla sovrapposizione delle figure e dall'illusione delle rocce.

Confronto Formelle

Le formelle sono realizzate in bronzo dorato, sono presenti gli stessi personaggi: Isacco, Abramo, l’angelo, i due accompagnatori di Abramo con l’asino e le rocce. La loro differenza si trova nell’usare in modo diverso gli elementi iconografici a loro disposizione. Il rilievo di Brunelleschi sembra più rifinito di quello di Ghiberti. Brunelleschi propone un'interpretazione drammatica ed emotiva dell'episodio biblico, che punta sui gesti e l'azione, più che sulla narrazione. Le posture delle figure di Brunelleschi sono molto più dinamiche. L'opera di Ghiberti è ancora legata al gusto tardogotico, quella di Brunelleschi sancisce l'avvio del Rinascimento. Nella formella di Ghiberti, la scena è divisa in due zone verticali. Nella formella di Brunelleschi lo spazio è diviso orizzontalmente in tre livelli. Tra i due, Brunelleschi è il più rivoluzionatorio.

Formelle del Campanile di Giotto

Altre formelle molto importanti sono quelle situate nel Campanile di Giotto. La costruzione del campanile di Santa Maria del Fiore a Firenze iniziata da Giotto nel 1334, venne completata nel 1359 da Francesco Talenti. Si tratta di una torre a base quadrata, elegante e slanciata: è alta 84.70 metri e larga circa 15 metri; è rivestita di marmi bianchi, rossi e verdi. Il primo ordine è abbellito da ventisei formelle esagonali scolpite a rilievo su marmo. Un racconto per immagini del progresso dell’uomo attraverso le arti e le scienze: dalle prime attività rispondenti a bisogni naturali (lato ovest), alla raffigurazione dei mestieri frutto dell’incivilimento (lato sud), fino alle attività artistiche (lato est) e intellettuali (lato nord). Lo stile di Giotto è chiaramente leggibile.

FINE