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LA SETA

Arianna Vettorello

Created on March 7, 2024

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Transcript

Seta

Storia

La storia della seta risale a più di 5000 anni fa, nell'antica Cina. La leggenda vuole che l'imperatrice cinese Xi Ling Shi, seduta nel suo giardino di gelsi a bere tè, vide cadere un bozzolo nella sua acqua calda e mentre lo osservava, si rese conto che quella matassina, dissolvendosi, dava luogo ad un filo lunghissimo e traslucido.

Il segreto fu custodito e difeso gelosamente per duemila anni dagli imperatori cinesi che ne fecero un floridissimo commercio monopolistico.Ancora più rocambolesca la storia di come la sericoltura sarebbe arrivata in Occidente. Si racconta che fu l’Imperatore Giustiniano, nel 552 d.C., a inviare due monaci fino in Asia, dove riuscirono a trafugare delle uova di baco da seta e a contrabbandarle a Costantinopoli nascoste dentro bastoni di bambù.

Fu così che la seta fece la sua comparsa nel mondo occidentale. Nel Medioevo la seta divenne uno dei prodotti più ricercati e di lusso in Europa. I mercanti europei importavano grandi quantità di seta dall'Oriente e la vendevano a prezzi elevati. Nel XII secolo i francesi e gli italiani iniziarono a coltivare i proprio bachi da seta e a produrre seta.

L'allevamento del baco da seta cominciò a diffondersi nel Mediterraneo e a partire dal XII secolo l'Italia divenne il primo produttore europeo (Palermo, Catanzaro e Como).

Nel '900 però si assistette ad un vero e proprio declino: guerre mondiali, urbanizzazione e concorrenza spinsero le aree produttive a ridurre la produzione e concentrare gli sforzi sulla lavorazione della materia prima e sulla trasformazione in tessuti di alta qualità.

Produzione

1. Cina

3. Uzbekistan

4. Vietnam

Cina e India coprono circa il 90% della produzione totale

2. India

Il gelso

L'allevamento del baco da seta è strettamente collegato alla coltivazione del gelso, le cui foglie sono l'alimento essenziale del baco.

Gelso nero - Morus nigra

Gelso bianco - Morus alba

  • Albero deciduo
  • Originario dell'estremo oriente
  • Coltivato in Asia ed Europa per l'allevamento del baco da seta
  • Produce frutti viola scuro a maturazione completa
  • Albero deciduo
  • Originario della Cina
  • Coltivano in Oriente e in Europa meridionale per l'allevamento del baco da seta
  • Produce frutti bianchi simili alle more

Il baco da seta

Il baco da seta è il bruco della falena appartenente alla specie Bombyx mori, un insetto lepidottero originario dell'Asia centro-orientale.

Ciclo di vita

La vita del baco da seta inizia con la schiusa della uova: le larve inizialmente misurano circa 2mm di lunghezza. La vita larvale del baco si divide in 4 mute e 5 età, al termine della quale il bruco misurerà circa 8,5cm e il suo peso sarà aumentato di circa 8000 volte! Tutte queste fasi hanno una durata totale di circa 1 mese.

Ciclo di vita

Al termine della 5° età, i bachi smetteranno di nutrirsi e inizieranno a cercare un posto idoneo, sollevato da terra e costituito da una serie di "appigli" tra i quali ancorare il loro bozzolo. Questo processo prende il nome di "salita al bosco". Una volta terminata la costruzione del bozzolo (2-3 giorni) il bruco al suo interno inizierà la metamorfosi, trasformandosi prima in crisalide e poi in falena. Questo processo impiega circa 15 giorni per compiersi e si conclude con lo sfarfallamento. Da qui le falene si accoppieranno e produranno nuove uova, da cui il ciclo si compirà nuovamente.

QUIZZIAMO!

La seta è prodotta da un animale chiamato:

Bombyx mori

Morix bombus

Bombyx gelsis

QUIZZIAMO!

L'attuale maggior produttore di seta è:

India

Cina

Brasile

QUIZZIAMO!

Il baco da seta si nutre esclusivamente di:

Foglie di quercia

Petali di rosa

Foglie di gelso

QUIZZIAMO!

Il baco da seta è una farfalla:

Vero

Falso

QUIZZIAMO!

Il baco durante la fase larvale:

compie 5 mute e 4 età

compie 7 mute e 8 età

nessuna delle precedenti

Come viene prodotta?

Ghiandole sericigene

Composizione e struttura

La bava che il baco produce è un filamento ininterrotto lungo in media un chilometro. Grazie alla sua lunghezza la seta è considerata l'unica fibra naturale continua.

Composizione e struttura

Dal punto di vista chimico la seta è composta prevalentemente da proteine.

FIBROINA: proteina fibrosa indispensabile per ottenere un filato.

76%

SERICINA: proteina gommosa che funziona da collante per tenere unite le due bavelle di fibroina.

22%

SOSTANZE GRASSE e CEROSE

2%

Composizione e struttura

Sericina

Le fibre della seta si presentano come cilindri sottili e lisci. Inoltre non hanno un diametro costante perché la sericina non si deposita in modo regolare lungo tutta la fibra.

Fibroina

Composizione

Trattamento e lavorazione

Stufatura

Per evitare che le falene, uscendo dal bozzolo, rompano il filo, i bozzoli vengono stufati, cioè scaldati in vapore acqueo alla temperatura compresa tra i 70°C e i 90°C, al fine di uccidere le crisalidi.

Spelaiatura

Cernita

Crivellatura

Macerazione

Scopinatura

Trattura

Trattamento e lavorazione

Stufatura

Spelaiatura

Cernita

Crivellatura

Macerazione

Scopinatura

Si eliminano le bave superficiali, disordinate e fioccose, chiamate spelaia.

Trattura

Trattamento e lavorazione

Stufatura

Spelaiatura

Cernita

A mano o meccanica si eliminano i bozzoli difettosi.

Crivellatura

Macerazione

Scopinatura

Trattura

Trattamento e lavorazione

Stufatura

I bozzoli difettosi da eliminare sono:

Spelaiatura

  • doppioni: contengono due crisalidi;
  • bambagiati: più grossi ma molli e con poca fibra;
  • puntuti: con estremità appuntite ma poveri di fibra;
  • aperti: il baco non è riuscito a chiuderli;
  • sfarfallati: forati, la falena è fuoriuscita;
  • negroni: con macchie nerastre, crisalide putrefatta;
  • rugginosi: con macchie gialle e brune;
  • calcinati: baco affetto da muffa bianca (calcino);
  • bucati: baco affetto da malattia detta pebrina.

Cernita

Crivellatura

Macerazione

Scopinatura

Trattura

Trattamento e lavorazione

Stufatura

Serve a classificare i bozzoli in base alle dimensioni. Dai più piccoli ai più grandi vengono divisi in:

Spelaiatura

  • Semireali
  • Reali
  • Realissimi

Cernita

Crivellatura

Macerazione

Scopinatura

Trattura

Trattamento e lavorazione

Stufatura

I bozzoli vengono immersi in acqua calda (circa 80 °C), in modo da ammorbidire la sericina e liberare così il filo continuo della seta.

Spelaiatura

Cernita

Crivellatura

Macerazione

Scopinatura

Trattura

Trattamento e lavorazione

Stufatura

Consiste nella strofinatura dei bozzoli con uno scopino per eliminari i filamenti più esterni, che costituiscono la strusa (fili ingrarbugliati e poco resistenti).

Spelaiatura

Cernita

Crivellatura

Macerazione

Questa procedura serve anche per trovare il capo principale della bava, avvolto regolarmente e resistente.

Scopinatura

Trattura

Trattamento e lavorazione

Stufatura

Spelaiatura

Cernita

Crivellatura

Macerazione

Scopinatura

Operazione con la quale si dipana il filo dal bozzolo.

Trattura

Trattura

Il filamento si avvolge sotto tensione, facendo passare le bave attraverso una rotella metallica, le quali raffreddandosi si saldano tra loro grazie alla sericina, formando la seta grezza.

I bozzoli vengono immersi in acqua calda in modo che la sericina si ammorbidisca.

Per ottenere il filo di seta è necessario accoppiare da 3 a 10 capi, altrimenti si romperebbero facilmente.

Aspatura

Il filo viene successivamente ritorto leggermente e raccolto in aspi, in spire isolate e distaccate per evitare che aderiscano tra loro. Si ottiene così quel filo di seta grezza chiamato torto di filanda.

Aspo

Cascami

(scarti di produzione)

Bozzoli non idonei alla filatura: sfrarfallati, doppioni, tarmati, faloppati (incompleti, danneggiati, macchiati o difettosi); la spelaia.

Residui della filatura dei bozzoli: strusa (filo che resta impigliato nello scopino), gallettamino (membrana interna del bozzolo).

Residui di sete filate: le parti difettose delle sete gregge, come ad esempio la strazza (residui provenienti dal filatoio).

CRUCIVERBIAMO!

Sgommatura

La seta greggia, ancora ricoperta dalla sericina, risulta ruvida e poco lucente; la sericina inoltre ostacola alcuni processi di lavorazione. Le fibre di seta vengono così sottoposte ad un processo chiamato sgommatura ottenendo infine una seta morbidissima e molto lucente. Il processo consiste nel trattatare la seta con acqua contenente saponi ad una temperatura tra 65°C e 95°C o con enzimi a temperature inferiori.

Sgommatura

seta raddolcita

SETA COTTA o sgommata

seta cruda

  • Lavaggio buono
  • Perdita di peso dal 10% al 20%
  • Morbida al tatto, ma meno rispetto alla cotta
  • Lucentezza inferiore rispetto alla cotta
  • Lavaggio energico
  • Tutta la sericina è stata eliminata
  • Perdita di peso dal 20% al 25%
  • Morbidissa al tatto
  • Estremamente lucente
  • Lavaggio blando
  • Perdita di peso dal 5% al 10%
  • Rigida al tatto, simile alla seta greggia
  • Scarsa lucentezza

seta cruda

seta raddolcita

SETA COTTA

Solitamente al processo di sgommatura segue un trattamento che serve per far recuperare almeno in parte la perdita di peso avvenuta durante la sgommatura. Questo trattamento viene denominato carica della seta e consiste nell'immersione e successivo fissaggio sulla fibra di diverse sostanze, come sali minerali, composti organici naturali o sintetici. Gli effetti principali dati da tale trattamento sono una mano piena e una maggiore coprenza.

Caratteristiche commerciali

finezza

colore

costo

RESA

Bianco o giallo, più rari verdi o rosati. Molto importante l'uniformità del colore.

Tra i 12 e i 15 micron.

La seta è una fibra costosa per le difficoltà di allevamento e per la bassa resa.

Da 100kg di bozzoli freschi si ricavano circa 20kg di seta greggia.

Caratteristiche merceologiche

Coibenza: i tessuti di seta sono fini e donano alla pella una sensazione di fresco; tuttavia lo strato d'aria tra il tessuto e la pelle offre anche un buon isolamento termico.

Igroscopicità: ottima; la seta è in grado di assorbire circa 1/3 del suo peso di umidità senza dare la sensazione di bagnato. Assorbe il sudore, è traspirante, igienica e difficilmente provoca allergie.

Tenacità: elevata; possiede una resistenza a rottura maggiore dell'acciaio.

Elasticità e gualcibilità: ad eccezione di alcuni tessuti specifici, possiede una buona elasticità, non si stropiccia facilmente e le pieghe tendono a sparire in modo spontaneo.

Caratteristiche merceologiche

Drappeggibilità e vestibilità: è molto drappeggiabile e ha un'ottima vestibilità.

Mano: a seconda delle lavorazioni subite (cruda, cotta, caricata) può avere una mano rigida, sostenuta o morbida e cascante..

Proprietà antistatica: essendo igroscopica non accumula elettricità statica.

Resistenza al fuoco: è ignifuga: brucia lentamente e se si allontana la fiamma tende a spegnersi, emana odore di capelli bruciati e lascia un residuo nero, a palline, fragile (simile alla lana).

Problematiche di lavorazione

La scivolosità complica il taglio e la confezione!

TAGLIO: meglio utilizzare materassi bassi e fare ricorso al taglio automatico con aspirazione dell'aria.

CONFEZIONE: è bene usare un filo cucirino sottile (possibilmente di seta) in modo da non produrre rotture di cucitura. Anche gli aghi da cucire devono essere molto sottili.

Trattamenti chimici

Ad alta concentrazione distrugge la seta, ma a media concentrazione fa increspare la fibra.

acido solforico

Usato diluito per facilitare la tintura e dare l'effetto "fruscio", ad alta concentrazione danneggia la fibra.

acido acetico

acido solforoso, acqua ossigenata, aceto bianco

Sufficienti poche gocce di una di queste sostanze per sbiancare la seta.

Possono far perdere mano, morbidezza e lucentezza.

prodotti basici

Particolarmente adatta alla tintura.

coloranti

Possono danneggiare la seta e farne degradare i colori.

sudore, deodoranti, profumi

Manutenzione

Lavaggio: il lavaggio della seta deve essere eseguito con molte precauzioni, la temperatura dell'acqua deve essere tiepida e costante e i detergenti neutri. Da evitare la centrifuga e qualunque tipo di sfregamento (la seta bagnata si indebolisce).

Candeggio: da evitare.

Manutenzione

Asciugatura: deve avvenire lontano da fonti di calore e dalla luce solare. Inoltre è sconscigliata l'asciugatura in tamburi rotativi (asciugatrici).

Stiratura: consigliato porre la seta tra due panni umidi per inumidire leggermente la fibra. Consigliata la stiratura a rovescio e con ferro tiepido. Da evitare il ferro a vapore, che può danneggiare il tessuto.

Lavaggio a secco: raccomandato, soprattutto se è tinta a colori vivaci o se il capo è macchiato.

Sete particolari

Seta tussah

Seta prodotta dal bozzolo dei "bachi" selvatici, chiamata anche selvaggia o selvatica. A differenza dei bachi allevati, i bachi da seta selvatici si nutrono di una varietà differente di foglie. La seta che ne risulta è molto resistente, ma con una trama più naturale e irregolare con un color caramello chiaro.

Bisso

Fibra animale secretiva ricavata da molluschi bivalvi (Pinna nobilis) che producono tale fibra per ancorarsi agli scogli sottomarini. Il bisso ha il colore dell'oro, preziosissimo in antichità e utilizzato in particolare per ricami di grande pregio, oggi è praticamente introvabile essendone vietata la pesca perché animale è in via di estinzione.

Seta di ragno

Questa "seta" viene prodotta dalla femmina della Nephila. Il filo che questo ragno tesse è finissimo, di color giallo oro, con una resistenza a trazione 4 volte superiore a quella dell'acciaio. Questa fibra è molto ricercata, ma difficilmente raggiunge i mercati europei.