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Il mito di Er

Andrea Babuin

Created on March 7, 2024

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Platone Repubblica, X libro

Il mito di Er

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La repubblica

L'opera è composta da 10 libri: il primo tratta il tema della giustizia e funge da introduzione per i due libri successivi, in cui Platone espone la sua teoria di "Stato ideale". Quarto e quinto libro si occupano del rapporto tra cose e idee, tra mondo sensibile e sovrasensibile (Iperuranio). Sesto e settimo libro descrivono la teoria della conoscenza, ottavo e nono dello Stato e della famiglia e infine il decimo dell'immortalità dell'anima con il Mito di Er.

La Repubblica è il dialogo più importante del filosofo Platone. Inziata la sua stesura alla fine del periodo giovanile, quest'opera lo accompagnerà per gran parte della sua vita dal momento che i concetti qui spiegati saranno parte integrante della sua filosofia e verranno ripresi e rianalizzati nel corso della sua seconda maturità. L'opera inizia con l'ascesa di Socrate al Pireo, il porto di Atene, e si conclude proprio con il racconto da parte di Socrate del mito di Er.

Il mito di Er

Ananke ha tre figlie le Parche: Cloto (maneggia il fuso del presente), Lachesi ( maneggia il fuso del passato) ed Atropo ( maneggia il fuso del futuro)

Er è un soldato valoroso che è morto. Egli ha un compito: andare nell'aldilà e risvegliarsi per raccontare agli uomini cosa c'è dopo la morte. Nei giorni in cui i suoi concittadini portano al suo corpo gli omaggi, l'anima di Er è nell'aldilà. Lì vede migliaia di anime che scendono al fondo di una valle, dove si trovano i giudici delle anime. Lì, uno per volta, ascoltano la sentenza dei giudici ed essa viene affissa al loro petto. Successivamente a seguito del giudizio, dovranno andare o verso l'alto, sentenza di bontà, o verso il basso, sentenza di empietà. Er nota anche alcune anime che sono risorgono dalla terra e salgono verso l'alto; hanno scontato la loro pena e sono pronte ad iniziare una nuova vita. Le anime dei tiranni invece sono vincolate, loro non avranno mai una nuova vita. Er osserva che le anime vanno presso Ananke che ha sulle gambe un fuso (il destino).

Il mito di Er

Arrivate dalle Parche, Lachesi dice loro di decidere il loro destino in base al loro passato mostrandogli il fuso del passato; il destino dipende dalle proprie scelte in vita passata: l'uomo è artefice del proprio destino. Er ha visto uomini scegliere vite opposte a quelle vissute, ha visto uomini saggi scegliere vite irrazzionali, uomini moderati scegliere vite lussuriose ed viceversa uomini scellerati cambiare vita per intraprendere una vita dedita allo studio. Le scelte dipendono anche da le bellezze che si hanno conosciuto nella vita precedente: se si ha condotto una vita sregolata e contro la legge, difficilemente si sceglierà un percorso dove si coltiveranno virtù come la giustizia. Però, ad esempio, persone come Odisseo, che hanno compiuto vite piene di sacrifici, sceglieranno vite più tranquille. Dopo aver scelto il proprio destino, le anime vanno davanti alle 3 Parche e gli viene consegnato un Daimon, un genio tutelare, che li accompagnerà nella realizzazione del loro destino.

Il mito di Er

Dopo aver visto ciò, mentre le altre anime vanno verso il fiume Lete e bevono la sua acqua per dimenticare la loro permanenza nell'aldilà prima di reincarnarsi, Er ritorna nel mondo dei vivi temporaneamente e racconta la sua storia. Successivamente morirà definitivamente ma in compenso avrà compiuto il suo destino, responsabilizzare gli uomini rendendoli consci di essere artefici del loro stesso destino.

Successivamente andranno da Cloto che farà si che il loro destino di compia e poi da Atropo che condurra l'anima alla realizzazione inevitabile del destino.

Quest'idea verrà poi ripresa nel rinascimento quando si passerà da un pensiero teocentrico medievale a uno antropocentrico rinascimentale.