Cappella Sistina

Cappella SISTINA

Un lavoro di: Cardella Antonino, Palizzotto Joan, Gottuso Mario, Vicari Marco.

inizio

Storia e contesto

La Cappella Sistina è uno dei capolavori architettonici e artistici più celebri al mondo, situato all'interno dei Musei Vaticani a Roma, Italia. Questa è dedicata a Maria Assunta in Cielo, è la principale cappella del Palazzo apostolico, fu costruita tra il 1475 e il 1481 circa, all'epoca di Papa Sisto IV della Rovere quando decise di ampliare la Cappella Palatina affidando i lavori a Giovannino de' Dolci; gli affreschi furono invece affidati a Botticelli, Luca Signorelli e Ghirlandaio. Nel 1508 il papa Giulio II della Rovere affidò a Michelangelo l'incarico di affrescare il soffitto che, originariamente, raffigurava delle stelle dorate su un cielo blu.

Inizialmente Michelangelo fu chiamato dal papa per dipingere le figure dei 12 apostoli nel settore centrale della navata, ma poi decise di stravolgere completamente il progetto iniziale dipingendo circa 3.000 personaggi. Nelle lunette e nelle vele che congiungono il muro con il soffitto, sono raffigurati gli Antenati di Cristo. Nella parte centrale del soffitto sono rappresentati sulla volta 9 episodi della genesi suddivisi idealmente in 3 gruppi che riguardano l'origine dell'universo, dell'uomo e del Male. Nel primo gruppo troviamo: Separazione della luce dalle tenebre, separazione della terra dall'acqua e creazione della terra, del sole e della luna. Nel secondo troviamo: creazione di Adamo, creazione di Eva, peccato originale e cacciata dal paradiso terrestre. Nel terzo gruppo troviamo: il sacrificio di Noè, il diluvio universale ed Ebbrezza di Noè.

La volta della Cappella Sistina è celebre per gli affreschi di Michelangelo Buonarroti, dipinti tra il 1508 e il 1512. Michelangelo raffigura le storie dell'Antico Testamento e profeti biblici, oltre alla Creazione di Adamo, una delle sue opere più iconiche. Sulla parete dietro l'altare, Michelangelo dipinse il Giudizio Universale tra il 1536 e il 1541. Sopra l'altare si trova un dipinto di Pietro Perugino raffigurante l'Assunzione della Vergine. Vicino all'altare, questa parete è decorata con affreschi di artisti rinascimentali. È conosciuta in tutto il mondo sia per essere il luogo nel quale si tengono il conclave (sala in cui si riuniscono i cardinali) e altre cerimonie ufficiali del papa. Quest’ultima al tempo contava circa 200 membri ed era composta di un collegio di 20 cardinali, di rappresentanti degli ordini religiosi e delle grandi famiglie. Secondo alcuni studiosi, le dimensioni dell’aula (40,23 metri di lunghezza, 13,40 metri di larghezza e 20,70 metri di altezza) ricalcherebbero le misure del grande tempio di Salomone a Gerusalemme, distrutto nel 70 d.C. dai Romani.

affreschi di michelangelo e altri artisti

La decorazione pittorica venne concepita in stretto rapporto con le proporzioni architettoniche della cappella, assecondando la scansione delle pareti. Le partizioni si basano infatti sulla scansione delle finestre, che genera lo spazio per sei riquadri sotto ciascuna finestra delle pareti laterali e per due in quelle frontale e posteriore.Verticalmente gli affreschi sono ripartiti in tre registri: uno inferiore con finti tendaggi; uno intermedio con le Storie di Mosè e Aronne sul lato sinistro e le Storie di Gesù sul lato destro; uno superiore, oltre un cornicione fortemente sporgente. Anche la parete di fondo presentava uno schema simile, con al centro, in corrispondenza dell'altare, una pala affrescata dal Perugino con l'Assunta, a cui era dedicata la cappella, venerata da Sisto IV in ginocchio.

Il messaggio sottinteso è quindi come Mosè, prima guida e legislatore del popolo eletto, con l'aiuto del sacerdote Aronne, prefiguri il Cristo, all'insegna della continuità della legge divina che, nel rinnovarsi delle leggi mosaiche nel nuovo patto del messaggio evangelico, viene poi trasmessa da Gesù a san Pietro e ai suoi successori, cioè i pontefici stessi. In questo senso aveva un ruolo fondamentale la scena della Consegna delle chiavi, affidata al Perugino, che testimonia il passaggio di tali poteri; sul lato opposto la Punizione di Quorah e dei suoi figli, di Botticelli, allude invece alla punizione che spetta a chiunque si opponga all'autorità del pontefice. Si tratta dunque di una solenne riaffermazione di natura politica e dottrinale del primato di San Pietro, della sua sacralità, intangibilità e della pienezza dei poteri del pontefice.

Prove di Cristo è un affresco (345,5x555 cm) di Sandro Botticelli e aiuti, realizzato tra il 1480 e il 1482 e facente parte della decorazione del registro mediano della Cappella Sistina in Vaticano. Il 27 ottobre 1480 Botticelli, con altri importanti pittori fiorentini, partì alla volta di Roma dove era stato chiamato su consiglio di Lorenzo il Magnifico quale "ambasciatore" della superiorità culturale cittadina, in un progetto di riconciliazione con papa Sisto IV. I fiorentini iniziarono a lavorare alla cappella almeno dalla primavera del 1481, affiancandosi al già presente Perugino.

Il Viaggio di Mosè in Egitto è un affresco (350x572 cm) di Pietro Perugino e aiuti, realizzato verso il 1482 e facente parte della decorazione del registro mediano della Cappella Sistina in Vaticano. Nel 1480 Perugino si trovava nell'antica basilica vaticana ad affrescare una cappella per conto di Sisto IV, ottenendo un tale successo da ricevere, subito dopo, la nuova commissione per la decorazione della ricostruita cappella papale, detta poi Sistina in onore del papa. In quest'impresa venne presto affiancato da un'équipe di pittori fiorentini, inviati appositamente da Lorenzo de' Medici.

L'Ultima Cena è un affresco (349 × 570 cm) di Cosimo Rosselli e aiuti, tra cui Biagio d'Antonio, realizzato tra il 1481 e il 1482 e facente parte della decorazione del registro mediano della Cappella Sistina in Vaticano.

Il Discorso della montagna e guarigione del lebbroso è un affresco (349x570 cm) di Cosimo Rosselli e aiuti, realizzato tra il 1481 e il 1482 e facente parte della decorazione del registro mediano della Cappella Sistina in Vaticano.

La Volta di Michelangelo e Il Giudizio Universale di Michelangelo

Nelle Vele e nelle Lunette sono rappresentate le storie degli Antenati di Cristo; tra una Vela e l’altra sono raffigurati dei Profeti e delle Sibille, mentre nei Pennacchi è rappresentata la Liberazione d’Israele.

Nel 1508 Papa Giulio II commissionò a Michelangelo la ridecorazione della volta della Cappella Sistina, che era già stata dipinta in precedenza con un semplice sfondo blu con delle stelle.Dopo vari studi, Michelangelo decise di dividere la Volta in più zone introducendo strutture architettoniche, come Pennacchi, Lunette, Medaglioni, Vele e Riquadri.

Oltre a decorare la Volta della Cappella Sistina, Michelangelo si occupò anche di decorare la parete dietro l’altare con l’affresco del Giudizio Universale.Il Giudizio universale è un affresco di Michelangelo che rappresenta l’evento dell'ultima venuta alla fine dei tempi del Cristo per inaugurare il Regno di Dio. L'opera segnò la fine di un'epoca e costituì uno spartiacque della storia dell'arte e del pensiero umano: all'uomo forte e sicuro dell'Umanesimo e del primo Rinascimento, subentra una visione caotica e angosciata che investe tanto i dannati quanto i beati, nella mancanza di certezze.

Restauri e Conservazione, Impatto Culturale e Turistico

Restauri precedenti

Gli affreschi sulla volta della Cappella Sistina hanno subito diversi interventi di restauro precedenti a quello del 1980. Ci sono stati numerosi problemi a causa delle infilatrazioni d'acqua, affreschi che sulle volte erano stati danneggiati dal salnitro e dalle crepe.Venne applicato l'olio di lino o olio di noci, al fine di renderlo più trasparente, facendo ciò infatti gli affreschi "erano ritornati alla loro precedente belllezza". Successivamente tra il 1710 e 1713 vennero usate spugne nel "vin greco", per poter togliere la fuliggine e la polvere. Tuttavia il restauro si concetrò principalmente sulle volte mentre perle lunette vennero date poche attenzioni

Resatauro Moderno

La sperimentazione preliminare per il restauro moderno cominciò nel 1979. Il team di restauro assunsero come linee guida le Regole per il restauro delle opere d'arte stabilite nel 1978. Una parte importante della moderna procedura di restauro, come stabilita da queste regole, è lo studio e l'analisi dell'opera. Tra il giugno del 1980 e l'ottobre 1984 il primo stadio del restauro, quello riguardante il lavoro sulle lunette di Michelangelo, era stato completato. L'attenzione dei lavori si trasferì quindi sulla volta, che venne completata nel 1989, e da qui al Giudizio Universale. Lo stadio finale del cantiere fu il restauro degli affreschi murali, approvato nel 1994 e reso pubblico l'11 dicembre 1999.

-Studiare gli affreschi progressivamente;-Riparare crepe e danni strutturali che minacciavano la stabilità delle malte; -Rimuovere ridipinture di altri pittori; -Rimuovere strati di sporcizia; -Rimuovere olii e grassi animali utilizzati in passato

Conservazione

Gli obiettivi che i tecnici della conservazione volevano raggiungere erano:

Dopo:

Prima:

La Cappella Sistina è il più grande tesoro artistico e culturale della Città del Vaticano, Patrimonio UNESCO e meraviglia assoluta.La Cappella Sistina è situata all'interno dei Musei Vaticani, che ospitano una vasta collezione d'arte e reperti storici. Questi musei, insieme alla Basilica di San Pietro, sono mete di pellegrinaggio per milioni di turisti e fedeli cattolici ogni anno, contribuendo anche al turismo a Roma. I Musei Vaticani hanno registrato oltre 6 milioni di visite, nel 2019. Il turismo legato alla Cappella Sistina contribuisce notevolmente all'economia. Le entrate derivanti dalle vendite dei biglietti, i servizi turistici e altri settori correlati giocano un ruolo significativo.

grazie per l'attenzione!

Volta della Cappella Sistina

ìNella parte centrale sono rappresentate nove Storie della Genesi, inquadrate da delle strutture architettoniche; tra una storia e l’altra vi sono due medaglioni e quattro ignudi.L’affresco più celebre delle nove Storie della Genesi è quello della ‘Creazione di Adamo’, pittura in cui è appunto raffigurato il momento in cui Dio da la vita al primo uomo sulla terra, ossia Adamo.