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LA LIBIA
Saida Fanciullo
Created on March 2, 2024
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Transcript
Settore Primario
SettoreSecondario
SettoreTerziario
Libia
46,4%
1,3%
52,3%
LIBIA
TERRITORIO
- Territorio molto vasto:
- a nord c'è il mar mediterraneo
- a nord ovest si trova l'altopiano Tripolitano
- a sud è situata la zona desertica,composta dal deserto libico e quello del Sahara con distese ciottolose, sabbiose e rocciose.
- I fiumi sono scarsi.
- Sono diffusi gli uidian ovvero torrenti stagionali che si formano per brevissimo tempo nel periodo delle piogge.
- Le coste sono basse a ovest e rocciose a est.
- Esistono laghi di piccole dimensioni per lo più salati come il lago Gaberoun.
Lago Gaberoun
esempio di uidian in Libia
I CONFINI
Ovest: Tunisia, Algeria Sud: Niger, Ciad Sud-est: Repubblica del sudan Est: Egitto Nord si affaccia sul mar meditteraneo
IL CLIMA
- Il paese presenta due tipi di clima.
- Il clima mediterraneo lungo la fascia costiera, dove l'estate è calda e secca e l'inverno è mite con scarse piovosità e il clima desertico nel resto del paese con escursioni termiche tra il giorno e la notte.
- In primavera vi è spesso il famoso Ghibli, vento caldo e secco che fa innalzare la temperatura.
GLI ECOSISTEMI
Oasi del Sahara in Libia
La vegetazione è scarsa. Vicino al mare si trova la macchia meditteranea, mentre nell' interno troviamo la steppa e a sud il deserto al cui interno si trovano delle oasi.
DEMOGRAFIA
CAPITALE: Tripoli CITTA' PRINCIPALI: Bengasi (città portuale) e Misurata (si trova sul golfo della Sirte) POPOLAZIONE: circa 6 milioni di abitanti. La densità media è di 4 abitanti per km^2 . La guerra del 2011 ha interrotto gli intensi flussi migratori dagli altri paesi africani, che erano causa principale della crescita demografica del Paese. Gli abitanti si concentrano nelle città situate lungo la costa: la capitale Tripoli (1 milione ab. circa), Bengasi (700 mila ab. circa), Misurata (600 mila ab. circa). ETNIE: sono presenti Arabi, Berberi e Tuareg (etnia nomade che abita il Sahara). LINGUA: la lingua ufficiale è l'arabo, ma una piccola minoranza parla la lingua berbera. RELIGIONE: il 97% dei Libici è musulmano, è presente una minoranza cristiana. MONETA: dinaro libico GOVERNO: Repubblica parlamentare
la capitale Tripoli
L'ECONOMIA IN LIBIA
L'economia libica dipende principalmente dal petrolio, che contribuisce per il 95% al valore delle esportazioni. I primi giaciamenti d'importanza commerciale furono scoperti nel 1955, ma la commercializazione del greggio ha avuto inizio solo nel 1961
I TRE SETTORI :
Nel settore primario l'agricoltura riveste scarsa importanza. I principali prodotti agricoli sono i cereali : grano e orzo . Nel settore secondario, oltre a quello petrolifero, i più svillupati sono quello tessile e alimentare. Mentre quello terziario è in grande fase di sviluppo, soppratutto per quanto rigurda le reti.
LA STORIA DELLA LIBIA
Dalla Preistoria fino ad oggi
Preistoria -> abitata da popolazioni indigene antenati dei Berberi. Periodo egizio Periodo greco-fenicio Periodo romano Arabi Il dominio ottomano -> fino XX secolo
graffito preistorico in Libia
COLONIZZAZIONE ITALIANA
La Libia era definita la “terra promessa”. Poiché avrebbe potuto ospitare milioni di italiani poveri e senza lavoro, si delineava come una delle principali destinazioni dei flussi migratori italiani, insieme alle Americhe. Il primo ministro Giovanni Giolitti, voleva seguire l’esempio di altre capitali europee e impossessarsi delle terre africane. I turchi cercheranno fino all’ultimo di evitare il conflitto e arriveranno a proporre all’Italia il protettorato, anche dopo l’inizio della guerra (29 settembre 1911). La conquista della Libia si svolse in due fasi: la prima, superficiale e approssimativa, portò gli italiani a impossessarsi di parte del Paese (1911-12) prima di essere respinti e confinati sulla costa intorno a Tripoli e Bengasi (1914-15). La seconda, definita la “riconquista”, venne portata a termine dal regime fascista.
cartolina propagandistica dell'epoca, le truppe italiane sbarcano a Tripoli nel 1911 dando inizio alla Guerra italo-turca
illustrazione del 1911 apparsa sulla prima pagina del giornale francese Le Petit Journal raffigura "l’Italia che porta la civilizzazione in Tripolitania"
Il territorio strappato all’impero ottomano sarebbe rimasto nelle mani dell’Italia di Mussolini fino alla Seconda guerra mondiale, quando la colonia si sarebbe trasformata in un grande campo di battaglia. La sconfitta del fascismo avrebbe segnato la fine del colonialismo italiano e la Libia sarebbe diventata uno stato indipendente.Poco dopo saranno scoperte le enormi fonti di petrolio del Paese.
Soldati fascisti italiani
LE PRIMAVERE ARABE E LA GUERRA CIVILE IN LIBIA
Le primavere arabe consistevano in ondate di protesta che ebbero luogo nella penisola araba e nel nord Africa. Tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011 nel Nord Africa milioni di persone si radunarono per chiedere diritti e riforme democratiche. In quel periodo i governi nord africani erano corrotti e la popolazione era esausta dalla violazione dei diritti umani e dalla mancata libertà. Inoltre, a partire dal 2008, l'aumentare dell'inflazione aveva causato un forte aumento dei prezzi. In libia, le primavere arabe si trasformarono in una guerra civile nella quale dovette addirittura intervenire la NATO. Essa finì con l'uccisione del dittatore Gheddafi (al governo dal 1969). Tuttavia, le speranze delle primavere arabe furono deluse in tutti i Paesi coinvolti; in Libia è tutt'ora in corso una guerra civile.
Primavere arabe
La seconda guerra civile in Libia è un conflitto armato scoppiato nel 2014 tra due governi rivali:
- da una parte il governo internazionalmente riconosciuto
- sostenuto dalla Camera dei rappresentanti e dal generale Haftar, l'Egitto e gli Emirati Arabi Uniti
- il governo basato nella capitale Tripoli e sostenuto dal Nuovo Congresso Nazionale Generale e dalla coalizione di Alba Libica.
- Il Qatar e la Turchia hanno aiutato Alba Libica.
- Nell' ottobre 2014 l'ISIS ha fatto ingresso nella guerra, prendendo il controllo prima della città di Derna e poi di Sirte.
- Nel marzo 2016, un accordo di pace negoziato dall'ONU ha portato all'insediamento a Tripoli di un nuovo Governo di Accordo Nazionale internazionalmente riconosciuto, ma non ha ancora ottenuto l'appoggio della Camera dei rappresentanti e del generale Haftar.
- Dal 2016, un crescente coinvolgimento delle potenze occidentali ha visto lo schieramento di forze speciali e bombardamenti statunitensi contro l'ISIS a Sirte.
- Nel 2020 la Turchia ha inviato tanti uomini e mezzi a supporto del Governo di accordo nazionale
PROBLEMATICHE IN LIBIA
l’Onu ha annunciato che in Libia oltre 800.000 persone hanno urgente bisogno di aiuti umanitari.
Discriminazione e violenze di genere: diverse donne impegnate in politica sono stata uccise o sono state vittime di sparizione forzata nel silenzio dello Stato. Nel Paese è stata lanciata una campagna contro la parità di genere, che promuove discorsi d’odio e di incitamento alla violenza contro le attiviste. Soppressione della libertà di espressione: giornalisti, civili, attivisti e difensori dei diritti umani, sono stati il bersaglio di gravi attacchi mirati, aventi lo scopo di limitare l’esercizio del diritto di espressione.
I soggetti più vulnerabili in Libia sono i migranti di ogni nazionalità che, nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. Dopo essere stati intercettati a terra o in mare, vengono rapiti e portati in centri di detenzione detti “lager“. In questi luoghi dilaga la tubercolosi, inoltre, migranti, rifugiati e richiedenti asilo di varia età, provenienza, genere ed estrazione sociale sono sottoposti a tortura, trattamenti disumani e degradanti.
- Sconfiggere la povertà
- Sconfiggere la fame
- Salute e benessere
- Parità di genere
- Acqua pulita e servizi igienico-sanitari
- crescita economica
- Ridurre le disuguaglianze
- Lotta contro il cambiamento climatico
- Pace, giustizia e istituzioni solide
CURIOSITÀ
In Libia l'istruzione è gratuita e obbligatoria per tutti (maschi e femmine). Vi sono cinque Università in tutto il Paese. Vi sono anche numerosi musei. 23 ottobre Giorno della Liberazione: fine della Prima guerra civile libica (2011) 24 dicembre Giorno dell'Indipendenza (1951).
Università Bengasi
Tra i piatti tipici della Libia vi sono pietanze a base di pesce o crostacei arricchiti con delle spezie, il cuscus e la shorba (ereditata dai pastori Berberi), ovvero una zuppa di verdure al peperoncino con la carne, che viene cotta lentamente dentro recipienti di terracotta.La pasta al pomodoro è un lascito della cucina italiana, reinterpretata con l'uso delle spezie.
Melting Pot
Shorba
Sito archeologo di Cirene
Sito archeologo di Sabratha
città vecchia di Gadames
Nel 2022 i siti libici iscritti nella Lista dei patrimoni dell'umanità sono cinque, mentre tre sono le candidature per nuove iscrizioni.
sito archeologo di Leptis Magna
i siti di arte rupestre del Tadrart Acacus
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